Mentre Coraline percorreva quel tanto odiato corridoio, riusciva a malapena a respirare. Non le era mai capitato di finire in presidenza, ne tanto meno essere insultata da qualcuno... Odiava farsi i nemici. E' sempre stata quel tipo di persona che ama stare per i fatti suoi, evitando però le relazioni con sconosciuti così da non creare problemi a nessuno. Certo, le capitava delle volte di interagire con qualcuno in classe, ma la ragione per cui lo faceva era solo per educazione... Non provava niente per loro. Le uniche persone a cui le importava erano Wybie, Alex e la sua famiglia.
' Perchè ci deve essere sempre qualcuno a peggiorare le cose? Io... Però... Non voglio arrendermi. Dirò tutta la verità al preside, non tralascerò niente. Spero che almeno così... Le parole lo raggiungano. Molte volte, anzi... sempre... Le persone non riuscivano a capire quello che volevo realmente dire. Solo sfogandomi con Wybie sono riuscita finalmente a farmi capire da qualcuno... E se l'ho già fatto con qualcuno... Forse ci riuscirò anche ora. O almeno, potrò dire di averci provato... '
Le cose accadono sempre così all'improvviso e Coraline lo sapeva fin troppo bene, proprio per questo odiava le sorprese. Non sapere ciò che le riserverà il futuro... La terrorizzava. Ma, malgrado ciò, faceva dal suo meglio.
" Preside, scusate il disturbo ma... questi ragazzi hanno creato fin troppo scompiglio nella classe. Due di loro hanno anche utilizzato un linguaggio inappropriato! "- disse la professoressa di chimica, irritata.
" Si calmi, si calmi... " - il preside chiuse il libro che aveva in mano, poi alzò il capo e ricominciò a parlare.
" Allora, chi di voi sa dirmi cos'è successo? "
...
Dopo aver sentito entrambe le versioni, il preside sospirò e riprese il libro.
" Tutto questo casino per un banco? Sinceramente non vorrei darvi una punizione perchè mi sembra piuttosto da stupidi ma... Considerando il fatto che la professoressa non è riuscita a gestire questi inconvenienti per il troppo caos, allora sarò obbligato a prendere dei provvedimenti. Mhhh... " - si alzò dalla sua scrivania ben ordinata e si avvicinò alla sua piccola libreria.
" ecco! " - prese un libro color blu e lo mostrò a tutti e quattro.
" vi do un mese per leggerlo, dopo di che dovrete farmi un riassunto a voce... Siamo intesi? " -
La professoressa prese il libro e posò la sua mano sulla spalla di Wybie.
" A partire da domani, Un'ora al giorno, dovrete andare nell'aula insieme ad un professore di sostegno... Non sono mica così stupido da farvelo leggere per conto vostro, con internet è facile trovare un riassunto di tutto " - rise il preside, la prof lo seguì.
" Ora potete andare " - così fecero.
" ti teniamo d'occhio " - disse Natalie, socchiudendo gli occhi.
Coraline sospirò, poi guardò Wybie. Erano sul punto di riderle in faccia, ma non lo fecero.
In un certo senso, ora si era calmata. Forse non avrebbe dovuto prendere il loro banco, alla fine non era che un gesto infantile e sicuramente questo non le sarebbe servito a nulla, anzi...
Ma non è facile controllare sempre le proprie emozioni, perchè alla fine si rischia di esplodere e commettere anche fin troppi errori... sopratutto quando ci sono troppi problemi a cui pensare. Ha fatto tutto questo perchè era nervosa e... semplicemente stanca di tutto.
" meglio non lasciarsi più coinvolgere, chi le vuole sentire ancora quelle urla isteriche...! " - disse Wybie, accarezzandole i capelli. Grazie alle sue parole e al suo gesto, Coraline sorrise.
" Ma hai visto che occhi dolci faceva la prof al preside? Da non crederci " - disse lei, ridendo.
Le ore successive passarono velocemente e, per sua grande fortuna, nessuno aveva chiamato i genitori di Coraline. Non ci pensò neanche a dirlo al suo amico, non voleva farlo soffrire facendogli pensare al suo passato.
FLASHBACK.
Dopo essersi rincorsi per un po' di tempo, i due ragazzi si distesero sull'erba, ormai senza fiato.
" Wybie... Ma i tuoi genitori dove sono? Non li ho mai visti " - chiese la ragazza, sentendo il dolce profumo del fiore che aveva trovato a terra.
Non sentendo subito la risposta del suo amico, si girò verso di lui toccando con le mani l'erba umida. Si era coperto la faccia con le braccia, come per nascondere qualcosa...
" Sono morti quando avevo sei anni, il giorno del mio compleanno... Quel giorno io volevo quelle candele pirotecniche sulla mia torta ma... non ce n'erano. Allora entrambi sono andati a comprarle... ' aspettaci eh '... Quelle sono state le ultime parole che ho sentito da mia madre... Sai... Li ho aspettati così a lungo ma... ancora non sono tornati " - sorrise tristemente alle sue ultime parole.
" Scusa... " - disse poi Coraline, sentendo il suo cuore fermarsi per un attimo.
" no, va bene... è passato così tanto tempo ormai... " -
" ... anche se fosse, ci stai ancora male... vero? " - disse la ragazza, prendendo la mano del suo amico. Lui la strinse...
" mh... " -
Coraline non avrebbe mai capito quello che provava Wybie perchè lei è riuscita a riportare i suoi genitori indietro, salvandoli... Mentre lui non avrebbe potuto fare niente per loro.
...
" Siamo tornati, scusa per averti fatto aspettare! "
Le parole che non potrà mai sentire,
Le parole che ha sempre voluto ascoltare,
le parole...
che più lo fanno soffrire.
FINE FLASHBACK.
E' da un bel po' che non scrivevo... E il motivo per cui non lo facevo erano dei problemi emotivi( niente dettagli... ). Nel precedente capitolo, infatti, ci sono state delle parole poco appropriate e per questo mi scuso. Le emozioni influenzano le mie storie, perciò avevo deciso di non continuare finchè tutto non sarebbe passato. Ma ora va un po' meglio :) Grazie per l'attenzione, e grazie sopratutto di sopportarmi e di aspettare con pazienza ( credo ) la storia :) Buon Natale in ritardo T.T
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Coraline 2 - Il gioco ricomincia
FanficPassarono gli anni e Coraline aveva quasi rimosso dalla sua memoria la sua esperienza da incubo con l'Altra Madre. Ma la situazione cambiò il giorno del suo 16esimo compleanno, a causa di uno stupidissimo scherzo. Due ragazze invidiose, con la scusa...