Ufficio della McGranitt

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Dopo aver pranzato Harry fece per alzarsi ma venne fermato dalla voce della preside "Harry! Dopo nel mio ufficio"

La stanza era rimasta invariata, con tutti i gingilli appartenuti al vecchio preside, in aggiunta solo qualche libro di trasfigurazione.
La McGranitt lo aspettava seduta sulla poltrona, si sedette di fronte alla donna "Preside, perché mi hai convocato?"si alzò e prese a parlare"Vedi, forse non hai capito il male che hai fatto a quell'uomo, ma io si, quando sono andata a parlargli per dargli la cattedra di pozioni, indovina dove abitava?"
Harry guardò negli occhi la donna " in una casa abbastanza spaziosa per due persone e bambini, nel centro della Londra babbana" la donna lo guardò furente e gli si avvicinò minacciosa e guardandolo negli occhi "No! In uno squallido appartamento in un quartiere malfamato di Londra, intento a fumare, incazzato con il mondo e con se stesso per la stupidità, per aver donato il proprio cuore ad un uomo che glielo ha distrutto!
Porta sulla pelle i segni del suo odio verso se stesso! Lui crede che non glieli abbia visti i buchi degli aghi ! Crede che non abbia capito che piange ogni santissimo giorno da quando tu lo hai rifiutato il giorno delle nozze ?!"

Harry perse un battito e guardò la donna con gli occhi umidi
"Quindi ci teneva a me?"
"Si pezzo di idiota! Ti ama, porta ancora al dito il segno di quello che per te è un gioco ma per lui è amore"
Il giovane si prese il volto tra le mani e iniziò a piangere di un pianto silenzioso
"Cosa ho fatto!"
"Chissà cosa starà facendo adesso!"disse preoccupata la donna "Potter non perdiamo altro tempo, dobbiamo andare a controllare"

Scesero negli appartamenti del pozionista, bussarono, nessuna risposta, nessun rumore proveniva dalla stanza "halomora !" Disse la McGranitt la porta si aprì cigolando sui cardini, entrarono, Harry fu il primo a vedere lo stivale dell'uomo riverso sul pavimento, gli corse affianco, vide il volto rigato da segni di lacrime e la siringa poco distante, il braccio dalla pelle lattea scoperto con segni evidenti di punture e con le vene violacee in evidenza, gli prese il volto tra le mani e tra le lacrime gli bació le labbra tremante " che ti ho fatto!"
Severus aggrappandosi alla spalla del più giovane aperti gli occhi iniziò a tossire tenendosi il collo con il segno del morso di Nagini con la mano libera, venne aiutato a sedersi dai due presenti.

Si sedette sulla poltrona e guardando il fuoco si rivolse ad Harry " Perché te ne sei fuggito prima del matrimonio schiantandomi?"Harry passandosi una mano tra i capelli "ho avuto paura"

"Potevamo risolvere tutto insieme" disse il pozionista continuando a guardare il fuoco "no, se hai paura che l'altro ti tradisce "Severus si girò verso l'uomo ancora in piedi "chi ti ha portato a credere che ti tradissi? Non ho avuto nessuno oltre a te nel periodo in cui siamo stati insieme, nessuno, solo te"
Strinse con le dita i braccioli della poltrona, e rivolgendo lo sguardo nuovamente verso il camino, batté un pugno sul bracciolo "io ti amo! E tu? Per una falsa voce te ne vai prima delle nostre nozze?"

Harry non sapeva che dire, era a disagio e capì il grande errore che aveva fatto, si mise in ginocchio tra le gambe dell'uomo, gli prese il volto tra le mani, si guardarono negli occhi "Sai, sono entrato in quella che sarebbe stata la nostra casa, non è cambiato nulla, da quando abbiamo portato là le nostre cose" una lacrima scese sulla guancia di Severus dopo aver fatto quella constatazione, il giovane gli asciugò repentino la lacrima con un dito e avvicinatosi al suo volto prese tra le sue labbra quelle dell'altro, si baciarono "scusami per tutto quest'inutile dolore" disse il giovane, ripresero a baciarsi "non voglio più soffrire per amore" disse Piton, più a se stesso che al ragazzo, fu un bacio appassionato, ma anche salato di lacrime, incuranti che la McGranitt li stava osservando ancora.

Uscita dalla camera, si spostarono in camera da letto, Severus spinse sul letto il ragazzo, prese a baciargli il collo, sbottonandogli la camicia ad ogni tocco, rimasero a petto nudo, entrambi, e presero a strusciarsi l'uno contro l'inguine dell'altro, Harry sbottonò la cinta del più grande, e gli tolse il pantalone, rimasero entrambi nudi, scambiandosi baci appassionati, le mani di Severus dai capelli corvini corsero alle natiche stringendogliele facendolo sedere sul suo membro, presero a muoversi all'unisono completandosi.

Stanchi si ritrovarono sdraiati vicini Potter con la testa sul petto di Piton che si alzava ed abbassava lentamente "c'è qualcos'altro che mi vuoi dire Harry?" "Severus, non ti sono stato fedele nel periodo in cui me ne sono andato, ho frequentato uno" disse sincero " me lo aspettavo da uno come te,mi hai rifiutato, non ti ho rincorso" disse con amarezza il pozionista "lo apprezzo, mi hai voluto lasciare i miei spazi, ma non meritavi di soffrire così tanto, sono uno stolto" sorrise tristemente"che sei uno stupido non era un mistero...nessuno merita di soffrire così tanto"

Detto ciò si addormentarono nudi e abbracciati.

La mattina seguente, Severus fu il primo ad alzarsi, si pentì immediatamente di quello che aveva fatto la sera prima, si andò a lavare da tutto quello schifo che provava, si vestì e indossato il mantello si accese una sigaretta camminando nervosamente per il suo studiolo, sentì la porta della sua camera da letto, dove aveva giaciuto con Harry, aprirsi, vide il ragazzo nudo che si stava dirigendo verso il bagno "Harry, non ti ho perdonato ancora, sappilo".

Detto questo uscì dai suoi appartamenti

Sarry:dopo La GuerraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora