parlami

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Severus alle sei di mattina venne svegliato dal telefono babbano (che si era scordato di possedere)ancora nel borsone  del viaggio per Hogwarts che si era messo a squillare...
Si alzò e maledicendo tutti i maghi di tutte le epoche, lo andò a prendere e fece la stupidaggine di muovere il braccio ferito, imprecò tra i denti tenendosi il braccio, poi una volta preso venne accecato dalla luminosità del display e lesse un numero che non riconosceva, rispose comunque  "pronto, chi è?" dall'altra parte rispose una voce maschile "Severus, come, non mi riconosci più?" No,no,  Severus se la ricordava e come quella voce, ma non voleva credere ai suoi pensieri, facevano male  e quindi trattenendo un'insulto tra i denti disse " No, chi sei?" La voce dall'altra parte "Severus, ti sei già dimenticato quattro anni fa? E anche i tuoi vicini? Le nostre notti di passione, le tue mani che magie facevano sul mio corpo e la tua bocc..." il preside l'interruppe brusco "No non me le dimenticherò mai, ma sei tu che mi hai fatto entrare nel giro delle droghe  per questo ti ho lasciato ed è per colpa tua che mi sto continuando a drogare, non di Harry quindi adesso basta" la voce riprese melliflua "Sempre il tuo solito vittimismo Severus , sempre a piangerti a dosso, non ti sembra patetico? Mi ricordo quando mi parlavi di quella ragazza, quella che fù la tua unica amica nella tua scuola di pazzi , come si chiamava? Lily se non mi sbaglio, che nome da puttana non ti sembra? E tu per un periodo ci andasti pure dietro, non accettando di essere un frocio perso, sei sempre stato così patetico" Severus si sentì ferito dalle parole dell'altro ma soprattutto dal commento su Lilly,  lui ci teneva a lei che lo aveva sempre protetto dagli insulti omofobi che gli facevano quando ancora non sapeva neppure cosa voleva dire essere gay "Senti non parlare così di Lily che non la conosci, e non la conoscevi. Se hai le palle come dicevi di averle quando stavamo insieme vediamoci e parliamone, sono stato vittima di uno stupro, non mi fido di persone che non vedo da tempo. Quando  possiamo vederci?"  la voce del dialogante sembrò essere scossa da una risata "Solo uno stupro amore? Possiamo vederci Martedì della prossima settimana? " Rimase perplesso dalla domanda iniziale ma lasciò scorrere, interpretando il tono in cui posto come derisorio "Per me va bene" attaccò  con stizza.

Si lavò si vesti ed entrò nello studio "Severus" fu Silente a fermarlo prima che uscisse dalla porta "Ho capito cosa significano quei tagli, non credo che però ti farà piacere, potrebbe diventare una giornata nuvolosa, potrebbero esserci tempeste" Il pozionista non aveva mai sopportato gli enigmi del vecchio "di tempeste già ci sono state, smettila di parlare per enigmi" l'ex preside aggiustandosi gli occhiali riprese "significa letteralmente 'so quel che ami mi vendicherò perché non mi ami, adesso bisogna capire solo chi è stato' " il corvino rimase interdetto dal significato del messaggio"Severus, hai idea di chi possa essere stato?" Continuò pensoso l'ex preside "No, ho un'idea, Lucius, lui mi aveva detto di provare qualcosa per me, ma quando sono andato..." "il giorno dello stupro" il vecchio gli continuò la frase "Esattamente, mi ha detto che si era solo burlato di me e della mia condizione, non so più cosa pensare e di chi fidarmi, stanno accadendo troppe cose una dopo l'altra, troppo velocemente" si passò una mano tra i lunghi capelli neri, lunghi quasi quanto quelli di Lucius, prese dal pacchetto di sigarette poggiato sulla scrivania una sigaretta ed iniziò a fumarla, molti presidi sembrarono inorridire, ma lui non ci badò molto, si alzò e si mise a girovagare per la stanza "Severus, Harry sa della scritta?" Il pozionista intanto stava sfiorando le copertine in pelle dei libri di pozioni e difesa contro le arti oscure che aveva trasferito dalle sue stanze nei sotterranei "Pensa solo a se stesso, se si sforza a pensare a qualcun altro potrebbe correre il rischio di morire, sai come sono fatti i grifondoro, infondo lo sei stato anche tu" disse sarcastico e pungente " lo so caro ragazzo mio, so però anche come ragionate voi di serpeverde, non vi fidate mai di nessuno e quando lo fate..." "veniamo traditi" aggiunse il giovane che adesso stava sfiorando delle ampolle "non era quello che stavo per dire, non venite creduti, so che hai sofferto molto a causa degli uomini, ma ricordati non fare di tutte le erbe un mazzo" Severus aveva capito benissimo il concetto mentre finiva la sigaretta e la faceva sparire magicamente "Grazie sono sempre molto interessanti le chiacchierate con te Albus, mi hai chiarito le idee" volse poi lo sguardo al quadro di Salazar Serpeverde che gli sorrideva misterioso "Salazar Serpeverde, che onore poterla vedere" disse avvicinandosi all'immenso quadro del fondatore che campeggiava affianco a quelli degli altri fondatori "Onore mio, Severus Piton, un nuovo preside della mia casa, ciò mi rallegra, soprattutto se quest'ultimo sta imponendo regole che avrei imposto anche io medesimo, le uniche cose che ti guastano sono: la tua omosessualità e il tuo sangue" Severus tacque lo sapeva fin troppo bene, infatti da sempre cercava di nascondere sia l'una che l'altro, per questo aveva creato il Principe mezzosangue
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Sarry:dopo La GuerraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora