giornata normale

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"Tobias, seguimi" disse Severus mentre usciva dalla presidenza e vedeva suo figlio passare di la "va bene padre".

Salirono nuovamente nell'ufficio dell'uomo "padre di cosa vuoi parlami?" "Ho saputo che hai fatto perdere punti alla nostra casa, cosa hai fatto?" Disse l'uomo sedendosi "Ho parlato con i Weasley, perché hai imposto questa regola del cazzo padre?!" Disse irritato Tobias "Era la cosa giusta da fare, così non soffrite voi ragazzi" disse levandosi una ciocca di capelli che gli pendeva dinanzi agli occhi "Padre! Non soffrite?! Non soffrite?! Io ho gli amici in grifondoro e secondo te non soffro non parlandogli? Dimmelo!" Disse con gli occhi rossi il ragazzo "non parlarmi con quel tono, capirai che quello che ho fatto l'ho fatto per il tuo bene" disse alzandosi e sovrastandolo con la sua figura "perché lo hai fatto?!" Urlò nuovamente Tobias "Non urlare, moccioso, io ho sofferto a causa di quei grifondoro non voglio la mia stessa condanna anche per te " "sei un'untuoso frocio!" Gli urlò suo figlio, Severus si risentì per quella frase soprattutto perché pronunciata da suo figlio, che si stava dirigendo verso la porta che aveva già semi aperto, fu più veloce di lui, richiuse la porta producendo un secco 'tum' poi prese per un polso suo figlio e lo fece girare poi suadentemente "non osare chiamarmi in questo modo, papà Harry non ti ha mai detto che frocio anche detto ad un gay è offensivo? Non osare più chiamarmi in questo modo se sentirò che mi hai chiamato in questo modo, ne pagherai le conseguenze, anche se lo dirai riferito ad altri, sono stato chiaro?" Disse puntandogli un dito in volto "Si padre"
"Ecco adesso vai! Aspetta un'attimo" disse poi fermandolo "
Stai continuando a parlare con Malfoy?" Venne guardato strano "Si, e non mi importa di quello che pensi, sei entrato adesso nella mia vita e già pretendi di cambiarla" disse poi uscendo, Severus per la frustrazione picchiò un pugno sul tavolo di mogano "Severus, il ragazzo ha ragione" disse Silente "E possibile che Scorpius non è come suo padre, cerca di ragionare" il pozionista lo guardò per poi passarsi una mano in volto come per scacciare qualcosa di fastidioso "Forse hai ragione tu, ho paura che soffra come ho sofferto io" disse "Comprendo, ragazzo ma vedi le strade sono diverse per ognuno di noi e spesso si vanno ad incontrare, incrociare e molto spesso vengono tagliate da strade più grandi, più forti. E molto spesso queste strade incontrano un impedimento, dove non si può più andare oltre e spesso ci si perde, la tua strada è stata ognuna di queste nella tua vita. Vedi ragazzo mio non puoi invadere una strada già percorsa da qualcuno, potresti far soffrire, come non puoi neppure tornare sulla strada già percorsa, devi continuare a camminare, per raggiungere la tua meta sennò ti perdi ed è la fine..." conculse per poi osservarlo.

Il preside uscì dallo studio e si mise a camminare per la scuola aveva bisogno di rilassarsi, percorse tutti i corridoi fino ad arrivare al lago, vide una roccia e ci si sedette, si sciolse i capelli e si mise a guardare la calma superficie rugata solo da piccoli soffi di vento che l'accarezzavano... solo lì si era sempre sentito in pace fin da quando era piccolo, le onde le fronde della grande quercia sotto cui sedeva, ormai erano parte di lui, come i sotterranei, l'aula di pozioni, Hogwarts era come diceva la McGonagall casa di chiunque abbia bisogno di protezione...

Sarry:dopo La GuerraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora