parlando di sport

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La domenica sembrò volare, fu una giornata particolarmente nuvolosa e le nuvole minacciavano pioggia.

Severus sentì qualche goccia di pioggia sui capelli, affrettò il passo riparandosi sotto il porticato, vide una figura che riconobbe...Harry che come lui si riparava dalla pioggia, si accorse di essere osservato solo quando alzò la testa "Severus" disse il più giovane correndogli incontro ed abbracciandolo,  e accarezzandogli il viso mantenendo il contatto visivo " sediamoci " disse poi il ragazzo con un lieve imbarazzo "come va con il quiddich?" "Niente di nuovo, tuo figlio è bravo" "nostro figlio, ha preso da te" disse guardando il grifondoro "Severus, tu hai mai fatto sport?" Il pozionista si legò i capelli in una coda stretta "si fino ad un'anno fa ho fatto pattinaggio sul ghiaccio, il mio coach era un certo Victor russo, campione mondiale per 5 anni consecutivi" Harry sembrò meravigliato "perché hai lasciato?" "La scuola, la droga, ma vorrei ricominciare" disse sorridendo al ricordo di come eseguiva quel salto axel con grande maestria atterrando altrettanto maestosamente "volendo potrei imparare?" Chiese Harry "si, ma è più dura del quiddich" il pozionista si alzò e gli tese una mano "ti istruirò io"

Si allontanarono dai confini della scuola e guidati da Severus si smaterializzarono...
Comparvero in una distesa nevosa "Severus! Dove mi hai portato?!" Chiese il più piccolo stretto nelle braccia per il freddo "Harry, siamo in Russia" poi guardandolo e prendendolo per mano entrarono in una struttura bassa "mi devo andare a vestire, tu aspetta qua" disse il corvino sparendo negli spogliatoi per poi ricomparire alcuni minuti dopo con una tuta aderente con decori verdi sul petto e sui lati delle gambe con paliettes, il tutto metteva in risalto i  glutei e le gambe toniche, le braccia e le mani erano rigorosamente coperte dal tessuto luccicante nero e verde "ho portato i pattini anche per te" disse l'insegnate sorridendo tendendogli "grazie ma non so pattinare" disse Harry tirandosi indietro e mettendo le mani avanti "è una cosa semplice ti insegno io".
L' occhialuto fu costretto a metterseli, non appena ebbe finito di chiudere i lacci venne tirato sul ghiaccio dal serpeverde "hey! Io non so pattinare!" "Guarda che è facile" disse mentre dopo aver fatto un mezzo giro tirava la gamba in alto in una spirale, per poi compiere un salto axel atterrando con una leggerezza felina e maestosa, Harry rimase a bocca aperta, mentre il più grande lo raggiungeva con un leggero sorriso in volto "Intendi rimanere a bocca aperta ogni qualvolta compio dei salti?" Disse con un tono leggermente acido "No... hai partecipato a qualche gara importante?" Chiese ancora basito "Si tre Gran Prix, a due dei quali sono arrivato primo, all'ultimo ha iniziato a far capolino la dipendenza quindi sono arrivato secondo, poi ho dovuto lasciare" disse abbassando lo sguardo "Ma bando alle ciance, seguimi" compirono due giri di pista poi con grande sorpresa, Harry venne sollevato in una presa, dalla quale uscì quasi traumatizzato "ma che ti è saltato in mente?!" "Niente pensavo volessi provare tutto" disse con leggerezza "cos! Non ho mai detto niente del genere!" Ricevette un'occhiata sbieca "Non è la stessa cosa che dici a letto" "Vaffanculo"
...

Sarry:dopo La GuerraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora