"Cosa?"disse Severus guardando stranito la donna "Hai capito bene, Lumacorno sta molto male e non può occupare ancora il suo incarico di professore ad Hogwarts" disse quest'ultima, "maledetta!non puoi chiederlo a qualcun altro?" Disse in preda al tormento il suo interlecutore, "no Severus, tu sei l'unico pozionista esperto che conosco, a cui sento il dovere di affidare questo incarico!".
Severus iniziò a camminare avanti e indietro da muro a muro di quel vicoletto con le mani nelle tasche, si mise una sigaretta tra le labbra l'accese e la iniziò a fumare "sai già chi verrà? a quali teste di legno devo insegnare?!" Disse sempre camminando avanti e indietro "no Severus, le lettere non le scriviamo noi vengono scritte e mandate magicamente, e questo lo sai"
L'uomo si sbottonò le maniche della camicia e se le arrotolò sui gomiti, poi ponendosi davanti alla preside gli indicò il marchio nero impresso sul suo braccio, dove su di esso spiccavano i segni bianchi di cicatrici che indicavano che aveva provato a levarselo, alcuni di questi erano abbastanza recenti e cuciti tanto profondi, "io dovrei insegnare a dei ragazzini pozioni, con il peso di tante morti sulla coscienza?Donna dimmi sai che avrei preferito morire invece di continuare a causa di Potter ? Niente può levare il fatto che sono un assassino, che ho fatto del male-abbassò lo sguardo- è un peso che non posso tollerare"
Minerva McGranitt gli sfiorò il volto con una mano e il giovane fu costretto a guardarla, la donna gli abbassò la manica della camicia e lo abbracciò, un abbraccio tenero di conforto, Piton si sciolse in quell'abbraccio e iniziò a piangere "Minerva, sono un mostro" "No Severus sei un uomo giusto che ha fatto tante scelte sbagliate ".Detto questo si salutarono, la vicepreside vide l'ex docente entrare nel nightclub e sbattersi la porta alle spalle.
Il locale era pieno di gente, chi seduto ai tavoli chi in piedi, chi a guardare i ragazzi ballare chi a parlare. Severus si avvicinò al banco "il solito?" chiese il cameriere "si " la vodka arrivò dopo poco e finì in ancor meno tempo.
Si avviò in una stanzina sul retro del locale dove le luci si facevano un po'più soffuse e rosse, scese le scale che portavano in un piano inferiore, dove si trovavano varie stanze accostate tra loro.
Guardò chi occupava ogni stanza, la prima era già piena due ragazzi stavano facendo sesso su un letto logoro, la seconda tre uomini più grandi di lui arrivò all'ultima, un ragazzo stava in piedi, se nella stanza non ci fosse stato il ragazzo sarebbe sembrata ancora più vuota, vi entrò si avvicinò al ragazzo che iniziò a spogliarsi "no! Si fa a modo mio".
Gli sbottonò la camicia e la buttò per terra avvicinò il suo corpo già eccitato a quello del più giovane e prese a strusciarsi contro, inguine contro inguine, gli morse la spalla il ragazzo gemette, gli sbottonò il pantalone che cadde intorno alle sue caviglie.Il ragazzo lo spostò dal suo corpo e prese a spogliare il più grande gli tolse i pantaloni e prese a baciargli il petto ed il collo, Severus lo allontanò "niente baci, solo sesso" lo buttò sul letto e gli tolse i pantaloni prese delle corde che stavano abbandonate sul letto e gli legò le mani lo fece girare e gli tolse le mutande che finirono sul mucchio di vestiti sul pavimento, lo fece girare si mise alle spalle del ragazzo e lo penetrò senza preavviso, il ragazzo urlò, si mosse rapido nel suo corpo con rabbia, lui godeva il ragazzo urlava, venne nel corpo del ragazzo e uscì velocemente, dall'apertura del ragazzo uscì sangue e non ci badó si rivestì gli si avvicinò e gli tolse le corde che gli bloccavano le mani.
Stava per uscire dalla stanza "Piton! Perché viene, mi fa soffrire e se ne va ?!" Senza girarsi "Malfoy, lei ha deciso questa vita, lei è solo uno schiavo del sesso niente di più ".
Detto questo, uscì.
STAI LEGGENDO
Sarry:dopo La Guerra
FanfictionLa guerra di Hogwarts è terminata, molti morti e molte vite cambiate per sempre come nel caso di Piton che ha deciso di abbandonare il mondo magico a causa di Harry Potter, andando a vivere nella periferia della Londra babbana, ma altri cambiamenti...