27/01/2022 Triggered warning: scene di violenza e stupro
La storia verrà revisionata e corretta nei prossimi mesi, sono cosciente che le cose scritte in questo capitolo e nei prossimi sono presentate nel modo sbagliato.
Lavorerò per correggerle.Elly
Purtroppo per Hermione, secondo la prassi, Luke avrebbe dovuto occuparsi di lei per altre due settimane.
Erano entrambi in salotto, lei si era isolata a leggere un libro quando la finestra esplose in mille pezzi e due ombre nere iniziarono a volare tra la confusione della stanza.
Hermione tentò di raggiungere la propria bacchetta mentre Luke veniva tramortito, l'aveva quasi raggiunta quando le ombre atterrarono e quella di fronte a lei fu più veloce ad afferrare l'arma.
Rabastan e Rodolphus Lestrange.
Hermione provò a scappare ma uno l'afferrò per i capelli e l'altro con un colpo alla tempia le fece perdere i sensi.
***
Quella sera l'allarme del Manor scattò avvertendo i proprietari che qualcuno si era smaterializzato all'interno dei confini.
Draco strinse la bacchetta e superò sua madre che lo pregava di non uscire.
Davanti a lui, all'inizio della scalinata d'entrata della grande villa c'era McNair con un sorriso maligno sul volto.
<< Draco Malfoy... >>
Il giovane si guardò intorno notando con terrore tutte le guardie del ministero accasciate a terra.
<< Si riprenderanno, dormiranno per un po', sai...la stanchezza; li fai lavorare come cani. >>
<< Cosa vuoi McNair?! >>
<< Oh beh, questo è semplice. Te, Draco. Narcissa... sempre bellissima. >>
<< Madre vai dentro! >>
<< Ti prego Walden, lascia stare mi figlio, prendi me. >>
<< No! >>
Draco afferrò per un polso la donna che aveva già iniziato ad avvicinarsi al nemico.
<< Atto di coraggio Narcissa e molto nobile da parte tu ma noi vogliamo tuo figlio. >>
<< Parli tanto McNair ma non agisci. Sono qui, perché non combattiamo? >>
<< Perché non servirà. Ti consegnerai a noi se non vuoi che la ragazza a cui tieni tanto si faccia male. Hai due giorni poi lei inizierà a soffrire. >>
Detto ciò scomparve lasciando i due confusi e spaventati.
L'elfo arrivò in sala con un vassoio ricco di bustine di te di ogni tipo e i biscotti.
<< Draco devi calmarti. >>
<< Chi è? >>
<< Draco... >>
<< Devo sapere chi è madre! >>
<< Lo so ma devi calmarti come prima cosa. >>
Narcissa di portò la testa del figlio al petto e gli accarezzò i capelli calmandolo leggermente.
<< Andiamo a dormire, domani ci penseremo. >>
<< Ho solo due giorni! >>
<< Lo capiremo in tempo ma non se tu continuerai ad essere così agitato. >>
***
Hermione si svegliò intontita, la tempia pulsava dolorosamente, ci mise qualche minuto a mettere a fuoco e fare mente locale.
L'ambiente che le si parava davanti era una camera da letto, ottocentesca, sfarzosa, la carta da parati rossa e la moquette dello stesso colore facevano pensare a dei proprietari benestanti.
C'era una grande finestra che dava su un'enorme giardino ma era sbarrata da una griglia di ferro.
Scostò le coperte per alzarsi e solo all'ora di accorse di indossare una vestaglia bianca, arrivava sopra al ginocchio, una striscia di pizzo nero era cucita sotto il seno e il tutto era tenuto su da sue sottilissime spalline.
Di certo non era vestita così quando l'avevano rapita e l'idea che il suo aguzzino l'avesse spogliata e cambiata la fece rabbrividire di disgusto.
L'arrivo di un elfo la fece sobbalzare.
<< Tamani è al suo servizio. >>
<< Dove sono? >>
<< Questo Tamani non può dirlo. Vuole che Tamani le porti qualcosa? >>
<< Dell'acqua! Per favore... >>
Quando l'elfo tornò Hermione era di nuovo assorta nei pensieri.
<< Ecco l'acqua, per qualunque cosa Tamani la servirà. >>
<< Voglio vedere il tuo padrone. >>
<< Tamani riferirà. >>
Hermione dovette aspettare quasi due giorni prima di ricevere una visita da Rabastan Lestrange.
<< Buongiorno dolcezza. >>
La riccia scattò giù dal letto e lo guardò.
<< Penso di dover presentarmi, io sono- >>
<< Lestrange, Rabastan Lestrange. >>
L'uomo sorrise compiaciuto.
<< Tu sei Hermione Granger, la migliore amica di Potter ed Eroina del Mondo Magico. >>
<< Cosa vuoi da me? >>
<< Arrivi subito al sodo eh? >>
<< Di certo servo a qualcosa, se fosse stato per vendetta mi avreste già torturata o uccisa. >>
<< Hai ragione. Starai qui e nessuno ti farà del male finché non avremo ciò che vogliamo. Tutti i Mangiamorte hanno l'assoluto divieto di toccarti se qualcuno di azzarderà basterà che tu me lo dica. Tamani si occuperà di te. Spero per entrambi che il tuo soggiorno qui sia breve. >>
Si avvicinò alla porta e strinse la maniglia ma prima di uscire si girò a guardarla.
<< Quella vestaglia ti sta divinamente. >>
Non appena lui se ne andò lei si lasciò cadere sul letto con la testa tra le mani.
Il pomeriggio successivo la porta della stanza dove era ospitata si spalancò sbattendo contro il muro e Rabastan fece il suo ingresso.
Hermione saltò giù dal letto e indietreggiò vedendolo camminare troppo deciso verso di lei.
<< Vieni qua! >>
L'afferrò per un braccio mentre lei cercava di liberarsi invano.
<< No! >>
<< Sta ferma! >>
Riuscì e farla cadere sul letto e bloccarla.
<< No! Lasciami! >>
<< Calmati tesoro, se ti agiti peggiorerai le cose. >>
<< Avevi detto che non mi avreste toccato! >>
<< Ora che abbiamo quello che volevamo tu non servi più, tantomeno sana. >>
<< Cosa centro io?! >>
<< Servivi per attirare qui il ragazzo e lui è subito accorso in tuo aiuto, chi l'avrebbe detto eh? >>
<< Harry! >>
Il Mangiamorte rise di gusto.
<< Potter? Già, Potter sarebbe un bel bottino ma c'è chi deve pagare per averci tradito. >>
Hermione ci mise meno di un minuto ad arrivarci.
<< Malfoy... >>
<< Esatto piccola, Malfoy. >>
La mano dell'uomo scivolò sulla coscia di lei che ricominciò a lottare.
<< Toglimi le mani di dosso! No! Malfoy! >>
Lestrange rise ancora.
<< Chiami Malfoy? >>
<< Portami da lui. Per favore... Malfoy... >>
Sussurrò spaventata e piena di sensi di colpa.
<< Forza alzati! >>
La strattonò e tenendola ben stretta afferrò una camicie e gliela porse bruscamente obbligandola ad indossarla poi la spintonò e strattonò ancora portandola nelle segrete.
Draco era lì, due catene intorno ai polsi che andavano fino al soffitto di pietra per tenerlo in piedi; la camicia trappata per mettere in mostra il torace segnato da alcune ferite fresche.
<< Draco! >>
Rabastan la lasciò e lei si precipitò davanti al biondo non sapendo dove mettere le mani per non fargli male.
<< Oh mio dio... Draco... >>
<< Hermione...? >>
<< Sono qui. Sono qui Draco. >>
<< T-tu... vedi? >>
<< Si Draco, ci vedo, si. >>
Il biondo rise.
<< Avrei voluto... che... mi, vedessi... in un'altra situazione. >>
La riccia gli accarezzò una guancia.
<< Che scena commovente. >>
Draco strinse i pugni con rabbia invece Hermione rimase con lo sguardo fisso sul viso di lui.
Mentre i Mangiamorte guardavano la scena divertiti Lestrange le puntò la bacchetta addosso.
<< Imperio. >>
Il più giovane vide gli occhi della ragazza farsi vuoti e assenti.
<< Hermione... Draco ha avuto una giornata dura oggi. Perché tra tutto questo dolore non gli fai provare un po' di piacere? >>
Non appena lui la vide inginocchiarsi tentò di fermarla.
<< No... Hermione no! Alzati! >>
Eppure lei sotto la forza troppo potente della maledizione gli aveva già slacciato i pantaloni e ora gli stava abbassando i boxer.
<< No... >>
La mano della riccia impugnò l'erezione con un'espressione totalmente apatica e cominciò a dargli piacere mentre lui pensava disperatamente a come poterla fermare.
Lestrange si appoggiò al muro osservando sorridendo.
<< Si Hermione, non lo vedo abbastanza rilassato. >>
Draco sentì un calore umido avvolgerlo e capì cosa stesse succedendo.
Il Mangiamorte costrinse la Grifona a continuare fino a che lui nonostante avesse provato a trattenersi esplose nella bocca di lei.
I compagni applaudirono per scherno con fischi e grida.
La maledizione si interruppe lasciando che lei capisse cosa era appena successo poi ricominciò ad avere il controllo.
<< No! No. Lasciala andare. >>
<< E vuoi interrompere così questo divertimento? Abbiamo tutto il tempo per svagarci. >>
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Guerra eterna || Dramione
Fanfiction#1 per l'ashtag "mangiamorte" il 23/06/2018 Siamo sempre impegnati a combattere contro qualcuno o qualcosa, la maggior parte del nostro tempo è una battaglia continua perchè in fondo la vita è una guerra eterna. Dal capitolo 11 "A cosa sei disposto...