12. Salvi

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Per i giorni successivi fu Rodolphus a portarle i pasti e a controllare come stesse.
<< Sei pallida. >>
<< Ho poche forze. >>
Le tastò la fronte sentendola bollente.
<< Hai la febbre. Si vedeva che c'era qualcosa che non andava. >>
Hermione sospirò stanca e guardò il pranzo sentendo il senso di nausea arrivarle in gola.
<< Sarebbe meglio facessi un bagno freddo per abbassare la temperatura, scotti davvero. >>
<< Ho già freddo. >>
<< Lo so ma ti aiuterà. >>
Le porse una mano per aiutarla ad alzarsi e quando le gambe le tremarono la sollevò senza fatica.
Hermione fu restia a spogliarsi davanti a lui ma alla fine si arrese ed entrò in acqua.
Rodolphus le prese delicatamente il polso e le tolse le benda per medicarla, la ferita stava guarendo troppo lentamente e non aveva un bell'aspetto.
La medicò e la lasciò in acqua una ventina di minuti poi l'aiutò ad asciugarsi e le raccomandò di stare al caldo e mangiare.
Dopo aver chiuso la porta raggiunse il fratello.
<< Rab. >>
<< Dimmi. >>
Il maggiore staccò gli occhi dal prigioniero e guardò il fratello.
<< La ragazza sta male. >>
<< In che senso? >>
<< Ha la febbre, la ferita guarisce lentamente e si sta infettando. Hai esagerato Rab. >>
<< È quello che si merita quindi evita di fare il magnanimo ora. Non mi dirai che ti importa di lei? >>
<< Giorni fa ho trovato McNair in camera sua e puoi immaginare che non ci fosse andato per parlare. >>
<< Dovrebbe importarmi? >>
<< È una donna Rabastan! >>
<< È una Mezzosangue! Mettitelo bene in testa! È una cazzo di Mezzosangue! Si merita tutto quello che i nostri compagni le faranno. >>
Rodolphus non rispose capendo che sarebbe stato inutile e se ne andò.
Passarono in totale due settimane lì prima che una squadra di Auror facesse irruzione della villa.
Il minore dei Lestrange era da lei quando si accorse di cosa stava succedendo e senza preoccuparsi di lei corse fuori ad aiutare i suoi compagni, in questo modo Hermione poté uscire e tentare la fuga.
Purtroppo Rodolphus se ne accorse e riuscì a riafferrarla facendola cadere a terra.
<< Dove pensavi di andare? >>
<< Lasciami! >>
<< Non credo proprio. >>
Il Mangiamorte si alzò tirandola in piedi ma venne colpito da uno schiantesimo e mollando la presa ricadde a terra privo di sensi.
Hermione ricominciò ad allontanarsi correndo fino a che venne di nuovo bloccata.
<< No! Lasciami! >>
<< Hermione sono io! >>
<< Harry... Harry! >>
Lo abbracciò forte contenta di rivederlo.
<< Dobbiamo andarcene Hermione. Gli Auror penseranno a tutto. >>
<< Harry c'è- >>
<< Malfoy nelle segrete, lo so. Ron è da lui. Dobbiamo andarcene. >>
Lei annuì e indossò la giacca del moro prima che lui si smaterializzasse al San Mugo.
<< Draco! >>
<< No Hermione! Devi farti controllare. >>
<< È grave, va in urgenza, servono liquidi. >>
<< Draco... >>
<< Signorina Granger venga con me, sarà veloce. >>
Dopo aver curato con varie pozioni e creme la ferita la bendarono meglio di quanto il Mangiamorte aveva fatto.
<< Dovrebbe spogliarsi. >>
<< Perché? Era una cosa veloce. >>
<< Dobbiamo controllare che non abbia traumi, di qualsiasi genere. >>
<< Io... non mi hanno violentata. >>
<< Può non ricordarselo, potrebbero averla drogata. Sarà veloce e poco invasivo, promesso. >>
Quando ebbero finito le diedero dei vestiti puliti che indossò insieme alla giacca di Harry e cercò Draco.
<< Hermione fermati! >>
<< Signorina non può passare. >>
<< Devo vederlo. >>
<< Hermione. >>
<< Mi dispiace ma non posso farla passare. >>
<< La prego! >>
<< Hermione... >>
Harry l'aveva raggiunta e l'aveva stretta tra le braccia appoggiando la tempia contro la sua.
<< Do-v'è? >>
<< In sala operatoria Signorina. Quando uscirà mi assicurerò che sia la prima a saperlo. >>
<< Andiamo Hermione. >>
<< Io devo- >>
<< Andremo da lui appena sarà fuori, okay? >>
Lei annuì e si lasciò stringere una mano.
<< Come stai Herm? Cos'è successo? >>
<< I Lestrange mi hanno rapita e mi hanno detto che servivo per attirare qualcuno, all'inizio ho pensato a te ma quando hanno specificato che era per vendetta ho capito che si trattava di Malfoy. Due giorni dopo mi hanno portato nelle segrete e lui era lì... legato e ferito... per colpa mia- >>
<< No. Hermione non è assolutamente colpa tua. >>
<< È quasi morto per colpa mia Harry. >>
<< Tu non potevi farci niente Herm. >>
<< Starà bene vero? Harry starà bene? >>
<< Certo Hermione, si riprenderà. >>
Si sedettero insieme a Ron e gli altri Auror di guardia in sala d'attesa.
<< Hermione! >>
Ronald la strinse forte.
<< Stai bene Hermione? >>
<< Si, sto bene Ron. >>
<< Siediti e riposa Herm. Quando Draco uscirà ce lo diranno. >>
Il biondo rimase sotto i ferri quattro ore e quando lo riportarono nella stanza lei lo raggiunse.
Nel giro di poche ore arrivò anche Narcissa che si stupì di trovare la riccia seduta accanto a suo figlio.
<< Lei dev'essere sua madre. >>
<< Si, e lei deve essere la Signorina Granger. >>
Hermione annuì tendendole una mano che la più anziana strinse.
<< È uscito qualche ora fa dalla sala operatoria. >>
<< Come sta? >>
<< Dicono che si riprenderà. Mi dispiace di averlo messo in questa situazione. >>
<< Oh non è colpa sua. Draco era al corrente di essere sempre in pericolo. Vorrei tanto che potesse avere una vita tranquilla. >>
Hermione rivolse uno sguardo a lui che dormiva sotto l'effetto degli anestetici e sorrise.
<< Mi ha parlato molto di te sai. >>
<< Davvero? >>
<< Si, mi ha confidato la paura che aveva quando ti ha visto per la prima volta. Mi ha spiegato il perché si è finto un'altra persona e quando vi siete separati mi ha confessato quanto stupido si è sentito per aver perso questa occasione. >>
<< Occasione? >>
<< Di riconciliarsi con te, con voi in realtà. Con le persone che lo hanno aiutato nonostante lui le avesse sempre schernite. >>
<< Avrà un'altra possibilità. >>
I due giorni successivi fu impossibile staccare la riccia dalla sedia vicino a lui se non per pochi minuti.
Era primo pomeriggio quando Draco si svegliò.
<< Draco. >>
Lui la guardò sorpreso dopo averla riconosciuta.
<< Ciao. >>
Sussurrò sorridendo contento di vederla.
<< Come ti senti? >>
<< Si sono ribaltati i ruoli. >>
Lei rise con le lacrime che le solcavano il volto.
<< Ehi, piangi? Per me? >>
<< Sei venuto a salvarmi Draco. >>
<< Mi dovevo occupare di te. >>
<< Hai rischiato la tua vita per qualcuno che hai odiato per anni. >>
Lui guardò fuori dalla finestra pensando a quelle parole ma sentì la mano calda di Hermione premere sulla sua guancia per farlo voltare.
<< Grazie. >>
<< Cosa ti hanno fatto? >>
<< Niente Draco, Rodolphus mi ha protetto in un certo senso. >>
<< Mi dispiace di averti messo in pericolo. >>
<< Draco smettila, sono qua, sto bene e tu anche. >>
<< No. No Hermione. Per colpa mia ti hanno quasi uccisa e- >>
Il biondo non riuscì più a parlare poiché Hermione gli aveva preso il viso tra le mani e lo aveva baciato.
Lui fu preso alla sprovvista ma gli bastarono pochi secondi per intrecciare la mano tra i ricci di lei e ricambiare quel bacio.
<< Perché? >>
<< Per zittirti. E perché volevo farlo da quanto il tuo nome era Anthony. >>
Draco si tirò a sedere gemendo e la baciò ancora.
<< Forse qualcuno dovrebbe avvertire che ti sei svegliato. >>
<< Tornerai? >>
<< Ti sono stata accanto da quando ci hanno portato qui, non smetterò di certo adesso. >>
Lui sorrise e poggiò la testa contro il muro guardandola uscire.
Hermione tornò la sera.
<< Come stai? >>
<< Bene. Mi hanno riempito di pillole e visitato continuamente. >>
<< Mi spiace. >>
Draco le sorrise accarezzandole il dorso di una mano.
<< Cosa fai sta sera? >>
<< Resto qua. >>
<< Hermione no- >>
<< Tu l'hai fatto per me Draco. >>
<< Si ma non è il caso che tu stia qui tutta la notte- >>
<< Voglio farlo. A casa sarei da sola e se andassi da Harry o Ron mi starebbero addosso. Apprezzo che siano preoccupati per me ma forse lo sono troppo. >>
Il Serpeverde si scostò e poggiò una mano a fianco a se.
<< Vieni. >>
Hermione sorridendo come una bambina accettò molto volentieri l'invito e si sdraiò a fianco a lui per poi togliergli un ciuffo biondo dalla fronte.
Draco a quel gesto chiuse gli occhi stanco e rilassato e lei ne approfittò per posarli un leggero bacio sulle labbra poi lo imitò chiudendo gli occhi.
<< Harry hai visto Hermione? È tardi. >>
<< No Ron, la stavo cercando. Sarà da Malfoy. >>
<< D'accordo, io vado un attimo in bagno e ti raggiungo. >>
<< Va bene Ron. >>
Harry aprì piano la porta e la scena che gli si parò davanti lo fece sorridere.
<< Harry che- >>
<< Shh! Guarda. >>
Sussurrò il moro dando la possibilità a Ron di guardare.
<< Che cosa?! >>
<< Non urlare. >>
Harry richiuse la porta e guardò Ron che era visibilmente scosso.
<< Cos'abbiamo visto?! >>
<< Hermione che dorme con Malfoy. >>
<< Erano abbracciati! >>
<< L'ho visto Ron. >>
<< E... non dici niente? >>
<< Ron ascolta- >>
<< Non è possibile. >>
<< Perché no? Hanno passato tanti momenti insieme, lui si è quasi fatto uccidere per salvarla. >>
<< Questo non vuol dire che debbano dormire abbracciati! >>
<< Oh andiamo Ron! >>
<< Non può andarti bene! >>
<< Vediamo che piega prende okay? Se diventerà pericolosa cercheremo di farla ragionare okay? >>
<< Okay. >>
<< Bene. Ora va a casa, Sharon ti starà aspettando. >>
La mattina seguente lui si svegliò all'alba ed era ancora stretto alla riccia.
Stanco di essere confinato a letto si districò da quell'abbraccio e si sedette sul letto per poi poggiare i piedi sul pavimento.
Si allungò a prendere una felpa appoggiata su una sedia e dopo averla indossata si alzò.
Le gambe gli tremavano, riuscì a fare qualche paio di passi prima di doversi velocemente aggrappare al comodino e nel farlo urtò un bicchiere che si frantumò appena toccata terra e il rumore svegliò la riccia.
<< Draco! >>
Si mise in piedi di corsa per raggiungerlo.
<< Sto bene Herm. >>
<< Che stavi facendo? >>
<< Volevo fare due passi. Guardare fuori. >>
Lei sorrise e prese la sedia mettendola vicino alla finestra e poi lo accompagnò fino ad essa.

Guerra eterna || DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora