18. Controllati

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<< Vado io! Buongiorno. >>
<< Buongiorno Signorina Granger, come sta? >>
<< Bene grazie. Cosa la porta qui? >>
<< C'è una serata di gala sta sera e l'Ambasciatore mi ha mandato a dirvi che siete invitati. >>
<< Partecipiamo. >>
La voce di Draco la fece sobbalzare prima di percepirlo alle spalle.
<< Ottimo. Vi farò arrivare il necessario. >>
Dopo che il ragazzo fu lontano Hermione richiuse la porta e guardò il compagno.
<< E così stasera rivivrai la quotidianità del Manor. >>
<< Devo ammettere che mi manca. Soprattutto ora che ho un gioiello come te da mostrare. >>
<< Quindi per te sono un oggetto da mettere in mostra? >>
Chiese indispettita incrociando le braccia sotto il seno.
<< No, no aspetta non intendevo questo. >>
<< E allora cosa? >>
<< Io... mi sono espresso male. >>
<< Lo spero. >>
<< Oh dai Herm. Vieni qui. >>
Tentò di baciarla ma lei lo allontanò e sorrise sghemba.
<< Sta sera, se farai il bravo. >>
<< Cos'è un ricatto? >>
<< Esatto. >>
Rispose lei allontanandosi divertita.
Dopo pranzo arrivarono i vestiti.
Per Draco avevano portato un completo grigio accostato ad una camicia bianca e una cravatta blu.
Per Hermione invece avevano portato un vestito lungo, stretto, color corallo e arricchito con dei brillanti, insieme a ciò ricevette dei tacchi e una trousse di trucchi.
Hermione uscì dal bagno pronta e guardò Draco seduto sul letto intento ad allacciarsi le scarpe.
<< Draco? >>
Lo vide irrigidirsi e deglutire a vuoto.
<< Wow... sei... sei bellissima Hermione. >>
<< Non è esagerato? >>
<< Assolutamente no e abituati, quando saremo tornati a casa succederà di continuo. >>
Le porse il gomito e lei lo prese sottobraccio, così uscirono dalla stanza e raggiunsero la sala.
<< Comunque non vedo l'ora di toglierti questo vestito. >>
Sussurrò vicino al suo orecchio vedendola arrossire.
<< Signorina Granger, Lord Malfoy. Venite. Vi presento alcuni degli ospiti. >>
Passarono la serata a conoscere gente, Draco perse il conto di quante volte dovette cedere Hermione a qualcuno per ballare.
Approfittò del cambio di musica per afferrarla e trascinarla in un angolo della sala, fuori dalla pista.
<< Ci controllano. >>
<< Cosa? >>
<< Guardati intorno. >>
La riccia obbedì notando una decina di uomini che gli osservavano e ogni tanto parlavano nel polsino sinistro.
<< Non eri tu che dicevi che non avevano torto ad avere dei dubbi? >>
<< Li stai giustificando?! >>
<< No, assolutamente no, mi dà fastidio ma- >>
<< L'ho detto per calmarti, eri nervosa e stavi per fare una scenata. >>
<< Si toglieranno i dubbi che hanno su di noi Draco e quando lo faranno e avremo il permesso di chiamare qualcuno contatteremo Harry. Siamo qua solo da un giorno. >>
<< Non dubitano certo di te. >>
<< Draco... non hanno motivo di accusarti. >>
<< Vorrei tornare in camera. >>
<< Draco... >>
<< Lasciami Hermione. >>
<< Vieni a ballare. >>
<< Non ho voglia. >>
<< Sei il mio ragazzo e hai il dovere di ballare con me. >>
<< Hermione- >>
<< Non mi toglierai nessun vestito sta sera se ora non balli con me. >>
Draco legato e umiliato da quel ricatto annuì lasciandosi portare in pista.
Incominciarono a volteggiare per la sala e dopo poco il biondo ci prese gusto; finita l'ennesima canzone l'attirò a se e la baciò.
<< Possiamo andare ora? >>
La riccia acconsentì e tornarono in camera.
Si tolsero le scarpe lasciandole vicino alla porta e lei si mise davanti allo specchio, l'uomo le si avvicinò guardandola attraverso la lastra e abbassò la zip del vestito lasciando che questo si accartocciasse a terra e le baciò prima una spalla poi il collo.
In camera si lasciò spogliare dopo di che le prese i polsi e glieli portò sopra la testa.
<< Resta così. >>
Lei annuì e il biondo cominciò a percorrere tutto il corpo di lei con le labbra, morse delicatamente ogni porzione di pelle a sua disposizione.
Hermione provò ad accarezzargli i capelli ma lui le afferrò nuovamente i polsi riportandoli nella posizione precedente.
<< Ferma. >>
La riccia sentì uno strappo all'altezza del ventre quando la voce tremendamente bassa e roca di lui le accarezzò i timpani poi lo guardò negli occhi notando che il nero della pupilla stava letteralmente inghiottendo il grigio dell'iride.
Dalla gola di lei uscì un urlo strozzato quando Draco cominciò a torturarle il seno e senza pensare alle parole di lui spostò le mani sulla sua nuca, questa volta la serpe le afferrò gli avambracci e si alzò leggermente da lei per guardarla.
<< Devi. Stare. Ferma. >>
Ordinò mentre lei emetteva un lamento di offesa.
<< Che deve fare la brava ora? >>
La riccia a quelle parole si imbronciò.
<< Sei cattivo. >>
Glielo disse così, con voce terribilmente da bambina e lì Draco capì di amarla davvero.
Era incredibile come passasse dall'avere il comando ad arrendersi così tra le sue braccia.
Dopo che entrambi furono venuti l'ex Mangiamorte la strinse a se e coprì entrambi.
<< E così sarei cattivo? >>
Chiese beffardo ridendo quando lei mormorò qualcosa affondando il viso nel suo petto.
<< Ti amo Hermione. >>
Sussurrò togliendole i capelli da sopra l'orecchio.
<< Ti amo anche io. >>
Rispose lei in bilico tra la veglia e il sonno.
La mattina vennero svegliati poiché gli Auror italiani fecero irruzione nella loro stanza.
Una decina di uomini puntarono la bacchetta contro Draco, un altro fece alzare Hermione e le porse un accappatoio per coprirsi.
<< Allontanati da lei! Tieni le mani in vista! >>
<< Ehi! Ehi calma! Che diavolo- >>
<< Draco?! Lasciami! >>
<< Tieni le mani in alto Malfoy. >>
<< No! Lasciatela! Toglietele le mani di dosso! >>
<< Stai fermo Malfoy! Abbiamo l'autorizzazione di colpire e non esiteremo a farlo! Fermo! >>
<< Venga con me Signorina Granger. >>
<< No! No! >>
<< Vestiti Malfoy. >>
Il Serpeverde di vestì velocemente prima che un poliziotto lo ammanettasse con le mani dietro la schiena.
<< Draco Malfoy, sei in arresto per il rapimento di Hermione Granger. Verrai trattenuto finché la corte italiana non deciderà di espatriarti. >>
<< Cosa?! No! Non è vero! Non mi ha rapita! No! State sbagliando! >>
La porta si aprì di nuovo ed entrò un uomo sulla sessantina accompagnato da due Auror.
<< Hermione! >>
<< Papà?! >>
<< Oh piccola mia! >>
L'uomo la strinse forte e le baciò la fronte mentre lei era visibilmente confusa.
<< Stai bene? Ti ha fatto qualcosa? >>
<< Cosa? No. Tu- >>
<< Signor Granger la porti via, ci occuperemo noi del prigioniero. >>
<< Andiamo Hermione. >>
Hermione che cercava di capire come fosse stato possibile tutto ciò non si oppose.
<< Ehi Malfoy! >>
Draco guardò sconvolto e arrabbiato.
<< Questa volta affonderò personalmente il pugnale. >>
Sia Draco che Hermione capirono il riferimento e mentre lui tentò di avvicinarsi lei tentò di scappare ma l'uomo fu troppo veloce e si smaterializzò sparendo in qualche posto sperduto.

Guerra eterna || DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora