16. Boschi

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La mattina dopo lui si alzò presto e lasciò dormire la donna fino alle otto.
<< Hermione? Hermione svegliati. >>
<< Dra... che- >>
<< Dobbiamo ricominciare. >>
Lei si alzò assonnata e si lavò velocemente la faccia mentre Draco rimpiccioliva la tenda.
<< Draco. >>
Il biondo di fermò e l'aspettò.
<< Possiamo smaterializzarci. Se lo facciamo mattina e sera entrambi avanzeremo più velocemente. >>
<< D'accordo ma comincio io. Sembri esausta. >>
Riuscirono a spostarsi di qualche chilometro più a nord e ricominciarono a camminare.
Hermione si sentì improvvisamente afferrata e stretta tra le braccia di lui.
<< Devono essere qui! Trovateli! Greyback ti conosco. La ragazza non si tocca. >>
<< Cazzo. Tracciano le smaterializzazioni. >>
Ringhiò il biondo a bassa voce mentre una mano era ancora impegnata a tappare la bocca di lei.
La Grifona che aveva la schiena appoggiata al petto di lui gli strinse un braccio e gli indicò una fessura in una roccia, come una piccola caverna.
<< Vai. Io ti copro. Veloce e silenziosa. >>
Riuscirono a nascondersi lì e a renderla invisibile in modo da essere al sicuro.
<< Il piano di smaterializzarci è andato a puttane! >>
Gridò con le mani tra i capelli.
Lo stomaco di Hermione brontolò dalla fame e lei arrossì.
<< Prometto che appena se ne vanno caccio qualcosa. Ho fame anche io. >>
Draco riuscì a prendere una lepre e nel mentre Hermione aveva montato un piccolo fuoco.
<< Tu riposati, per un po' sto sveglia io. >>
<< Grazie. >>
Appena lui si addormentò leu uscì a raccogliere delle foglie poi le mise per terra a formare dei rettangoli e con un incantesimo li trasformò in fogli; lo stesso fece con una piuma d'uccello e con terra mista ad acqua che diventarono penna e inchiostro.

25/11/2006
Draco è continuamente nervoso e arrabbiato.
Scappiamo da un giorno ma stiamo bene entrambi.
Non posso permettermi di perdere il conto dei giorni.
Annotare TUTTO.

Dopo tre giorni di cammino si trovarono a costeggiare un fiume.
Draco aveva appena finito di montare la tenda e raggiunse la riccia, lei sentendolo arrivare nascose il foglio che stava scrivendo nel reggiseno e si alzò fingendosi sorpresa di trovarselo alle spalle.
<< Che facevi? >>
<< Ragionavo, per stare sveglia. >>
Lui continuava ad avere lo sguardo freddo, si era completamente trasformato.
<< Se non ti dispiace vado a prendere una felpa. Ho freddo. >>
Nascose il "diario" sotto il cuscino e indossò la felpa tornando dal biondo trovandolo dove l'aveva lasciato, nella stessa identica posizione.
<< Come vuoi procedere? >>
<< Eh? >>
<< Come vuoi andare avanti? Non possiamo smaterializzarci. >>
<< Camminiamo allora. >>
<< Potremmo cercare un centro abitato e di conseguenza un modo più veloce per spostarci. >>
<< È un idea. >>
<< Draco che ti prende? >>
<< Che intendi? >>
<< Che da quando siamo scappati non sei più tu. Sei sempre arrabbiato e nervoso. >>
Lui sorrise per la prima volta e si avvicinò accarezzandole il viso.
<< Sto bene. >>
<< Non è ve- >>
Il biondo la baciò e lei gli strinse le braccia al collo sciogliendosi in quell'abbraccio.
L'accompagnò fin contro un albero e lì la sollevò.
Dopo essersi assicurato che non scivolasse si slacciò i pantaloni e fece lo stesso a lei lasciando che l'aria fredda di novembre le scatenasse la pelle d'oca.
Fece scivolare la mano destra dal ginocchio fino alla coscia e poi ancora avanti facendola sospirare pesantemente.
Draco si avvicinò il più possibile e la baciò mentre lentamente la fece scivolare sulla sua erezione, Hermione invece si aggrappò alle spalle dell'uomo stringendolo a se e affondando il viso tra il suo collo e la spalla.
Vennero entrambi con una velocità straordinaria.
Il biondo la strinse dando gli ultimi colpi e le baciò una guancia timoroso di metterla a terra o di guardarla negli occhi.
Si staccò lentamente e non alzò lo sguardo vedendola comunque rivestirsi.
Quando la vide dirigersi alla tenda però scattò in avanti e l'afferrò per un polso senza guardarla.
<< Mi dispiace. Non era così che volevo la nostra prima volta ma... ero stufo di fare da solo. Aspettare che tu dormissi per uscire e- >>
Hermione si avvicinò e lo baciò sorridendo.
<< La prossima volta che vuoi fare da solo chiamami. >>
Draco sorrise baciandola ancora.
<< Andrei a dormire. Ho sonno. >>
<< Certo. Buona notte Hermione. >>
<< Buona notte Draco. >>
Dicembre arrivò in fretta e nonostante il freddo non fosse rigido come quello inglese era poco sopportabile.
<< Draco stai bene? >>
<< Si. >>
<< Sei pallido. >>
<< Sto bene Hermione. >>
Invece dopo qualche minuto di camminata cadde sul suolo innevato.
<< Draco! >>
Hermione gli tolse lo zaino dalle spalle e montò la tenda per poi portarlo dentro.
Dopo aver fatto gli incantesimi mise a scaldare l'acqua e prese più coperte poté coprendolo al meglio.
Rovistò nella sua borsetta trovando le erbe che aveva raccolto quando ancora il tempo era buono e la sera preparò qualche infuso svegliandolo per farglielo bene.
<< Herm... >>
<< Bevilo Draco. >>
<< N-no... dove- >>
<< Draco Malfoy bevi questa roba o giuro che te lo faccio ingoiare a forza! >>
Così lui seriamente spaventato dalle urla di lei obbedì senza fiatare.
Sentì la mano della riccia togliergli i capelli dalla fronte.
<< Merda sei bollente. >>
<< Hermione... Granger che... usa questo... linguaggio? >>
Chiese ridendo piano e lei sorrise ma subito dopo tornò seria.
<< Devi riposare Draco. Ci fermeremo finché non starai bene. >>
<< N-no. >>
<< Si Draco. Guardati! Questa folle idea di correre all'ambasciata ti ha ridotto così! >>
Il biondo provò a rispondere la chiuse gli occhi stanco e poggiò la testa sulle gambe di lei.
<< Mi spiace. Volevo metterti al sicuro. >>
<< Io sono al sicuro che sto con te Draco. Okay? >>
Lui annuì senza forze.
<< Ora dormi e domani vedremo come starai. >>
Gli baciò la fronte ustionante e si allontanò.
La notte successiva Draco delirò.
Continuò nel dormiveglia ad agitarsi e gridare chiamando Hermione, sua madre, addirittura Piton ed ogni tentativo da parte della riccia di svegliarlo fu inutile.
Si calmò da solo all'alba e si svegliò poco dopo.
<< Hermione... che ci fai sveglia? >>
<< Ti controllavo. Sta notte continuavi ad agitarti e gridare. Hai iniziato a chiamare aiuto da nulla nominando me, tua madre e anche il professor Piton. Supplicavi qualcuno di lasciati, facevi paura. >>
La Grifona gli tastò la fronte sentendolo più fresco.
<< Però sembra che la febbre sia scesa. >>
<< Hermione? >>
<< Dimmi. >>
<< Vieni qua. >>
Lei sorrise e si sdraiò a fianco a lui nella brandina infilandosi tra le sue braccia.
<< Hai ragione, faremo con più calma. >>
La riccia gli strinse una mano dopo avergli accarezzato una guancia.
<< Ora mi rimetterò e poi rallenteremo riposando di più. Mi dispiace di aver perso la testa. >>
<< Non importa Draco. Da adesso in avanti faremo con più calma. >>

Guerra eterna || DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora