8. Mela caramellata

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Draco impiegò due settimane e mezza per trovare un sostituto che si occupasse di Hermione.
Aveva selezionato i candidati scelti dal San Mugo ulteriormente e personarlmente in base ai bisogni di lei.
<< Ho trovato un sostituto. Tra tre giorni staremo insieme l'intera giornata, se ti piacerà io finirò la settimana e gli lascerò il posto. >
<< Bene. >
Il biondo iniziò a passare la notte solla poltrona in camera di lei, nell'eventualità che avesse altri incubi.
<< Malfoy? >>
Lui aprì gli occhi e cercò di capire se fosse sveglia o stesse sognando.
<< Malfoy so che sei lì. Percepisco le cose oramai. >>
<< Hai bisogno? >>
<< Puoi andare a dormire, non serve che tu stia scomodo per me. >>
<< Sto bene, non ti preoccupare. >>
Lei si scostò e indicò il posto a fianco a se sul materasso.
<< Vieni qua. >>
<< Hermione- >>
<< Prima che ritiri l'invito Malfoy muoviti. >>
Lui sorrise e si sdraiò vicino a lei.
Dopo una ventina di minuti lei, ancora sveglia, si voltò verso il biondo poggiando il viso sulla sua spalla e la mano sul petto.
<< Sta zitto. >>
Borbottò e Draco sorrise divertito.
<< Non ho detto niente. >>
Passò un'ora, poi altri trenta minuti.
<< Malfoy? Dormi? >>
<< No. >>
Si mise seduta e lui la guardò.
<< Parliamo di qualcosa. >>
<< Di cosa? >>
<< Non so, qualcosa. >>
<< C'è un motivo per cui vuoi parlare? >>
<< Ho paura di addormentarmi. Di fare di nuovo quell'incubo. >>
Si mise seduto anche lui.
<< Allora parliamo... cosa vuoi fare una volta guarita? >>
<< Oh non lo so... avevo tanti sogni prima della guerra, ora sembra tutto futile. >>
<< In effetti tutto è... effimero. È difficile che qualcosa duri a lungo ma è comunque importante farla. >>
<< Ti sei mai pentito di qualcosa? >>
<< Uh, domanda difficile. Fammici pensare... si una cosa c'è. Quando ero piccolo, circa sei anni, sono andato ad una fiera di paese con i miei genitori. Ricordo che c'erano banchetti di giochi e dolci in ogni dove. Su un banco ho visto delle bellissime mele caramellate e morivo dalla voglia di prenderne una ma per rendere mio padre fiero di me ho deciso di comportarmi da Purosangue e non cedere a stupidi desideri. >>
Lei lo guardava con un'espressione stupita.
<< Solo questo? >>
<< Si. >>
<< Una mela caramellata? >>
<< Esatto. >>
La vide confusa così continuò.
<< So che ci sono altre cose per cui dovrei essere pentito. Probabilmente, in primis, l'essere diventato un Mangiamorte ma se non lo fossi non sarei cosa sono adesso quindi non me ne pento. >>
Lei sorrise e si sdraiò di nuovo.
<< Sei strano. >>
<< Io l'ho sempre pensato di te. >>
<< Grazie per essere qui. >>
<< Ammetto che ci sto volentieri. >>
Hermione sorrise ancora e chiuse gli occhi riuscendo ad addormentarsi.
***
<< Malfoy a che ora deve arrivare il ragazzo? >>
<< Tra qualche minuto. >>
<< Hai detto che si chiama? >>
<< Luke. >>
Poco dopo sentirono bussare alla porta.
<< Deve essere lui. >>
Draco andò ad aprire ritrovandosi davanti un ragazzo più giovane di lui, castano di capelli e occhi.
Era vestito con una giacca di jeans sopra la t-shirt e i pantaloni di una tuta.
<< Tu devi essere Luke. >>
<< Si, piacere... Draco? >>
<< Esatto. Vieni, entra pure. >>
Richiuse la porta e fece un respiro profondo.
<< Luke. Lei è Hermione, Hermione lui è Luke. >>
<< Piacere Hermione, se... se posso chiamarti per nome. >>
<< Certo, piacere mio Luke. >>
Si sedettero e Draco portò in tavola tè e caffè.
<< Hermione sta recuperando lentamente la vista... >>
Iniziò Draco senza guardare l'ospite.
<< ... ma ci sono parecchie cose che ancora non può fare da sola come cucinare e camminare senza aiuto, un minimo le serve. Dovrai occuparti tu di quasi tutto e dovrai importi perché è testarda e continuerà a ripeterti che ce la può fare da sola quando è palese che non è così. >>
<< Sta esagerando. >>
<< No Granger, sei fastidiosamente orgogliosa. >>
Replicò il biondo ridacchiando all'espressione contrariata di lei.
<< Posso fare una domanda? Più che altro di curiosità. >>
<< Certo. >>
Rispose Hermione.
<< C'è feeling tra voi, si vede. Perché volete separarvi? >>
Draco si irrigidì ma lei lo coprì per l'ennesima volta.
<< Lui deve partire per un'offerta di lavoro e starà via per un po' di tempo. >>
<< Quindi il posto è temporaneo? >>
<< No, sarà già guarita quando tornerò. >>
Per il resto della giornata Draco spiegò al nuovo arrivato tutto ciò che era importante sapesse.
<< Allora? Che ne pensi? >>
<< Mi sembra un bravo ragazzo. >>
<< Gli lascerò il posto a fine settimana, potrai sopportarmi ancora tre giorni? >>
<< A mala pena. >>
Rispose sorridendo lievemente, sorriso che Draco ricambiò prima di mettersi ai fornelli.
Dopo aver mangiato, sotto richiesta di lei la portò in camera.
<< Tu puoi scendere Malfoy. >>
<< Mi sono affezionato alla poltrona. >>
<< Non voglio che tu stia scomodo Draco. >>
Entrambi si zittirono e arrossirono.
<< Mi hai- >>
<< Si, mi è venuto spontaneo. >> disse riferita al fatto di averlo chiamato per nome.
<< Dormi qua. >>
Entrambi si sdraiarono, lei gli diede le spalle e lui fissò per un po' il soffitto poi prese a guardarla
Non voleva andarsene, voleva passare altre mille notti a consolarla o anche solo poter parlare e discutere di libri o notizie.
Il tempo che rimaneva passò velocemente.
Arrivò lunedì, Draco sulla soglia ed Hermione dietro di lui.
<< Grazie per esserti preso cura di me. >>
<< Sai che mi dispiace per- >>
<< Lo so, ma avresti dovuto pensarci prima. >>
<< Già, allora addio. >>
<< Addio Malfoy. >>
Una porta chiusa e due vite separate.

Guerra eterna || DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora