19. Vendetta Potter

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Si era smaterializzato in un tunnel scavato sotto terra, buio, umido e con un terribile odore di chiuso e muffa.
Hermione con uno strattone si liberò dalla presa del suo aguzzino e provò a scappare ma dopo poco un uno schiantesimo la colpì facendola ruzzolare a terra.
Riuscì a girarsi per guardarlo e rimase pietrificata; il viso dell'uomo ribolliva letteralmente, i capelli stavano passando da essere corti grigi a ricci e castani, il colore degli occhi era già cambiato e sul volto stava comparendo una cicatrice lungo tutta la guancia destra.
<< Rabastan... lo sapevo! >>
Sussurrò con rabbia.
<< Ti sono mancato dolcezza? >>
<< Eri... come... cos'hai fatto a mio padre?! >>
<< Tranquilla dolcezza, il tuo paparino è salvo. >>
<< Perché non mi uccidi subito bastardo? >>
Il Mangiamorte rise di gusto.
<< Perché sarebbe uno spreco e ho tanta voglia di divertirmi. >>
La sollevò di peso e se la caricò in spalla con una facilità impressionante.
<< No! Lasciami! >>
<< Smettila di lamentarti! >>
<< Lasciami! Lasciami subito andare! >>
Tramite una scala arrivarono ad un camino e da lì con la metro-polvere si spostarono ancora.
Arrivarono in un salone dove la riccia riconobbe i Carrow, Greyback, McNair e Rodolphus.
<< Dov'è il ragazzo? >>
<< L'hanno arrestato per rapimento. Abbiamo lei. >>
Disse strattonandola per un polso e mostrandola come un trofeo.
Hermione impaurita cercò lo sguardo dell'unica persona che l'aveva aiutata e lo trovò, quegli occhi scuri erano puntati su di lei e avevano una luce diversa da tutti gli altri.
<< Io mi prenoto. >>
Ringhiò Amycus Carrow scatenando le risate di tutti compreso il più piccolo dei Lestrange che però emise solo un piccolo sbuffo sorridendo.
<< Tieni a freno il tuo uccello Amycus. Avremo tutto il tempo. >>
Disse accarezzandole il viso mentre lei schifata tentata di allontanarsi.
Fu costretta a servire la cena poi finalmente poté tornare in camera si vestì il più possibile e si gettò sul letto stringendo il cuscino.
Si svegliò in piena notte, la stanza era buia per la mancanza della luce lunare e seduta sul suo letto c'era una sagoma scura.
Hermione lanciò un grido che venne soffocato dalla mano dell'intruso mentre con l'altra accendeva la candela a fianco a loro.
<< Sh... non ho intenzione di farti del male. >>
<< Rodolphus... >>
La riccia si portò le coperte al collo e sospirò.
<< Pensavo fossi qualcun altro. >>
<< Volevo vedere come stavi. >>
<< Bene... >>
<< Ti hanno fatto qualcosa? >>
<< No ma Rabastan ha fatto arrestare Draco. Devo... devo liberarlo. >>
<< Hermione se continuerai a stare con lui rischierai sempre di più. >>
<< Io... >>
<< Non so cosa riuscirò a fare per te ora. Non sono sicuro di poterti evitare torture o peggio. >>
<< Io lo amo. >>
Rodolphus si alzò e si avvicinò alla porta ma le parole di Hermione lo bloccarono.
<< Dove siamo? >>
La guardò e lei gli si avvicinò lentamente.
<< Ti prego dimmi solo dove sono. >>
<< Non posso ma sei in Inghilterra, sei a casa in un certo senso. >>
Lei annuì sconfortata.
<< Rifletti sulle mie parole Hermione. Ci vediamo domani. >>
Il giorno seguente Hermione era inginocchiata a togliere dal pavimento una macchia che Greyback aveva lasciato apposta quando sentì una mano accarezzarle la schiena.
Scattò in piedi spaventata e vide McNair davanti a se.
<< Ciao bellezza. Stavo proprio pensando che qualche tempo fa ci hanno interrotto sul più bello. >>
<< Non mi toccare. >>
Il Mangiamorte l'afferrò per un polso e la spinse su uno dei divani presenti in sala.
<< Dicevi? Non ho sentito. >>
La riccia tentò di scappare ma di nuovo venne gettata sul divano e bloccata dal peso dell'uomo.
<< Non c'è motivo di scappare, ci divertiamo solo un po'. >>
<< Lasciami! Non toccarmi! No! >>
Lui riuscì a bloccarle le braccia e lì Hermione capì che avrebbe potuto fare ben poco per salvarsi ma improvvisamente McNair la lasciò e spalancò gli occhi insieme alla bocca.
Dietro di lui Lestrange l'aveva afferrato per il collo e ora stava stringendo la presa togliendogli l'aria.
<< Non ti è ancora entrato in mente eh? >>
Lo trascinò giù dal divano.
<< Non sui miei divani, non in casa mia, non quando ci sono io. >>
Lo lasciò e l'uomo più vecchio si alzò guardandolo in cagnesco.
<< Vedrai come me la farò appena tu sarai distratto. >>
<< Fino a quel momento gira al largo. >>
Hermione si alzò dal divano e cominciò ad allontanarsi ma Rodolphus le prese un braccio sentendola sobbalzare.
<< Stai bene? >>
<< Si. >>
Guardò il proprio braccio intrappolato e l'uomo fece lo stesso prima di mollare la presa.
Rodolphus si avvicinò e le tolse i capelli dal viso.
<< Io... devo finire- >>
<< Perché non fai una pausa? Dirò che sei impegnata con me. >>
<< Perché lo fai? >>
<< Vuoi restare a sgobbare per chi ti tiene prigioniera? >>
Lei scosse la testa sorridendo lievemente e lui ricambiò il sorriso.
<< Vieni. >>
La condusse in una camera e accostò la porta mentre lei curiosa aveva già iniziato a guardare tutti i libri sulle mensole.
<< Ti piace l'astronomia? >>
<< Si, è affascinante. >>
La riccia sorrise e spostò lo sguardo sui libri poggiati sulla scrivania.
<< Sei appassionato anche di pozioni? >>
<< Si, è un passatempo. >>
<< Anche Draco ne è appassionato, andava meglio di me a scuola in pozioni. L'ho sempre invidiato. >>
Ricordò ridendo.
<< Pensi che gli faranno del male? >>
<< Per aver rapito l'Eroina del Mondo Magico ed essendo un ex-Mangiamorte? Mi stupirei del contrario. >>
<< Lui non mi ha rapita. >>
Mormorò abbattuta e Lestrange l'affiancò.
<< Lo so. >>
Le raccolse i capelli sentendola rabbrividire e guardò la sua mano accarezzare la copertina di un libro.
<< Se vuoi puoi prenderlo. >>
<< Oh... no pensavo... a Draco. >>
<< Dovresti seriamente pensare ad altro per un momento. >>
<< Come pensi che possa fare?! L'uomo che amo è tenuto prigioniero in un paese straniero accusato di avermi rapita e... io... non posso fare alcunché. >>
<< Devi pensare a salvarti da quelli animali che sono la fuori, McNair per primo. >>
<< Tu non sei come loro. >>
<< Cioè? >>
<< Tu sei diverso, tu hai un cuore. >>
<< È qui che ti sbagli Hermione. Io sono esattamente come loro; io torturo, uccido, semino panico e dolore insieme ai miei compagni. Il semplice fatto che non voglio che facciano del male ad una giovane ragazza come te non significa che sia diverso. >>
<< Eppure- >>
<< Ho solo eseguito gli ordini quando mi sono preso cura di te. >>
<< Hai fatto di più. Più di quanto tuo fratello ti avesse ordinato. >>
<< Si, è vero. >>
Rodolphus si sedette sul letto e invitò lei a fare lo stesso.
<< La porta della camera è aperta, quando vorrai andartene sarai libera di farlo. >>
Lei annuì ma non si mosse e l'uomo sorrise.
***
Narcissa aveva denunciato la scomparsa del figlio insieme ad Hermione ma gli Auror non erano ancora riusciti a mettersi in contatto con il paese straniero.
***
Quando dopo due giorni dall'arresto una guardia scese nelle prigioni Draco si alzò e si sporse il più possibile da dietro le sbarre.
<< Ehi! Ehi! >>
<< Fa' silenzio. >>
<< Ascoltami! Per favore. >>
<< Cosa diavolo vuoi biondo? >>
<< Ho il diritto di fare contattare qualcuno e avvertirli che sono qua. >>
La guardia assottigliò lo sguardo e scomparve mentre il Serpeverde si sedette sconfortato sulla sua panca.
Dopo qualche minuto la guardia tornò, aprì la porta e lo ammanettò per poi trascinarlo al piano di sopra, farlo sedere su una sedia e assicurarsi che fosse ammanettato alla scrivania in modo che non potesse scappare.
<< Pronto? >>
<< Potter. >>
<< Malfoy? Come mai mi chiami da un numero estero? >>
<< Siamo in un casino Potter. >>
<< Siamo? >>
<< Io ed Hermione. >>
<< Cos'è successo? >>
<< Devi venire in Italia. >>
<< Che? >>
<< Hai sentito Potter, mi hanno arrestato, sono all'ambasciata di Torino. >>
<< Ed Hermione? >>
<< Non lo so, l'hanno portata via ma non so dove. Potter muovi il culo! Ti spiegherò tutto quando sarai qua. >>
Quando il Bambino Sopravvissuto arrivò Draco era nella sua cella sdraiato sul letto.
<< Malfoy, hai visite. >>
<< Potter! Non avrei mai pensato di dirlo ma sono felice di vederti. >>
<< Sempre simpatico Malfoy, vorrei farti notare che sono qui per salvarti il culo. >>
L'uomo di guardia aprì la cella e Harry entrò.
<< Cosa diavolo è successo? >>
Draco raccontò da quando erano arrivati a Rimini fino a quando l'avevano arrestato.
<< Era un Mangiamorte, di certo e sono quasi sicuro che fosse Rabastan. >>
<< Da cosa lo dici? >>
<< Prima di smaterializzarsi mi ha rassicurato che questa volta avrebbe affondato il pugnale lui stesso. >>
<< Signor Potter, se mi posso permettere non abbiamo prove che confermino la versione dell'arrestato. >>
<< Lui stesso è una prova - Harry si sporse a leggere il nome sul cartellino appeso al torace del giovane- Caleb; con i suoi trascorsi è una fonte affidabile e io gli credo. >>
Draco non seppe dire quando quelle parole gli fecero piacere.
<< Dove l'hanno portata Draco? >>
<< Non lo so; per quando ne sappiamo potrebbero avere una base anche qua. >>
<< Sta per caso insinuando che i Mangiamorte abbiano una base nel nostro paese a nostra insaputa? >>
<< Si. È esattamente quello che sto- >>
<< Okay, okay Draco. Calma. Il qualità di Auror del Ministero della Magia Inglese ed essendo quest'uomo un mio connazionale mi prendo la responsabilità delle sue azioni e da qua in poi me ne occuperò io. Lo liberi e dica a chi di dovere che vorremo una camera per riposarci. >>
Vennero accompagnati nella stessa suite che da quando gli Auror avevano fatto irruzione era stata sistemata.
Draco si bloccò sulla soglia fissandosi intorno spaventato e il moro se ne accorse.
<< Draco? >>
<< Dobbiamo trovarla Harry. Dobbiamo assolutamente trovarla. >>
<< La troveremo Draco, te lo prometto. >>
Il biondo mentre Potter lo sospingeva ad entrare si massaggiò i polsi segnati dalle manette.
<< Lavati Draco, detto sinceramente puzzi e poi voglio capire alcune cose. >>
<< Si, d'accordo. >>
Harry si stupì del fatto che la sua precedente nemesi non avesse risposto a quella leggere offesa e capì che stava davvero male. L'ex-Mangiamorte si lavò con estrema velocità e dopo aver indossato finalmente degli abiti puliti raggiunse l'altro sul divano.
<< Spiegami perché ce l'hanno con te. >>
<< Vendetta Potter. Mio padre li ha traditi e ora che è morto la colpa ricade su di me. Hermione è una vittima innocente di questo gioco malato. >>
<< Sai che intenzioni hanno? >>
<< No ma ti ho detto che cosa mi ha promesso il rapitore e ti prego non farmelo ripetere. >>
<< No, certo che no. Merda... >>
Harry si passò le mani sul viso e si alzò.
<< Ci conviene andare a dormire. Domani cercheremo di risolvere il tuo problema. Io dormo sul divano, tu cerca di riposare bene. >>
<< D'accordo; 'notte. >>
<< 'notte Draco. >>

Guerra eterna || DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora