32. Draco Lucius Malfoy

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Anche John non seppe dire cosa Draco avesse e appena Narcissa si ritrovò un'Hermione disperata tra le braccia decise di parlare.
<< Siediti Herm. Da quando sei qua non hai mai sentito parlare di Lucius ma ora è il momento. Come credo tu sappia mio marito è morto anni fa. Gli avevano riscontrato una grave rara malformazione cardiaca ma poterono dirlo e non certi del tutto solo dopo numerosi esami. Era incurabile e la cosa peggiore è che è ereditaria. Come ce l'aveva Abraxax ce l'aveva Lucius e ne è vittima anche Draco. Tesoro mi dispiace dirtelo solo adesso ma eri così determinata a curarlo e quando mi hai detto che avresti contattato un medico babbano non ho voluto dirtelo nella speranza che lui trovasse una soluzione. >>
La riccia la guardò con gli occhi spalancati e increduli.
<< Mi dispiace Hermione. >>
La più giovane si spostò vicino a Narcissa e l'abbracciò.
<< L'hai detto tu, Draco è forte. Se la caverà. >>
Qualche sera dopo il Manor fu invaso da ospiti.
<< Hermione. >>
<< Harry! >>
La Grifona lo abbracciò e lo stesso fece con George.
<< Non dobbiamo più far passare così tanto tempo senza vederci. >>
Draco li raggiunge barcollando e dopo averli salutati si sedette stanco.
Passarono la serata a mangiare, bere e giocare a carte; quando gli ospiti se ne andarono i padroni di casa si stesero sotto le coperte e Draco strinse la riccia tra le braccia.
<< Penso di sapere perché sono malato. >>
Disse ad un tratto spingendo Hermione a mettersi seduta e a guardarlo tristemente.
<< Mio padre- >>
La riccia lo zittì con un dito sulle labbra e scosse la testa.
<< Lo so, ho parlato con tua madre qualche giorno fa e mi ha raccontato tutto ma non ne voglio parlare. >>
<< Hermione- >>
<< No Draco, tu... sei sopravvissuto a una guerra, un rapimento, delle torture e Azkaban. Non sarà una malattia a portarti via da me. >>
Il biondo sorrise e la baciò poi quando lei provò ad alzarsi lui l'afferrò per un polso.
<< Vorrei dannatamente fare l'amore con te. >>
<< Non possiamo Draco. Non voglio che tu faccia sforzi. >>
<< Lo so ma ti sento lontana, io sono lontano. >>
<< No, no Draco. Non dire così, non è vero. Stiamo più insieme ora che prima. >>
Il biondo tutto ad un tratto cominciò a ridere e lei non capì.
<< Stavo pensando che...si sono... invertiti i ruoli. >>
<< Che intendi? >>
<< Che tutto è cominciato con e che mi prendevo cura di te ed ora è l'esatto contrario. >>
La moglie sorrise e annuì poi Draco sbadigliò e Hermione gli accarezzò la fronte.
<< Buonanotte. >>
Due anni dopo Draco era al limite, stanco e malato, costretto definitivamente a letto faticava anche a parlare.
Quel pomeriggio al Manor erano presenti Harry e il medico del San Mugo.
Hermione era seduta a gambe incrociate a fianco al marito e gli stringeva una mano.
<< P-Potter... >>
<< Sono qui Draco. >>
<< Pro-metti-mi che... ti... pren-de-rai... cura di-... lei. Harry... >>
<< Lo farò Draco. Te lo prometto. >>
Il biondo sorrise guardandoli entrambi poi diede due colpi di tosse.
<< Io... voglio ben-e... a Scorpius. >>
<< Lo so Draco. Lo so amore e lo sa anche lui. >>
<< Ehi... Harry. Tu... che sei... esperto. >>
Annaspò ridendo.
<< Fa male... morire? >>
<< È più veloce che addormentarsi. >>
Draco annuì e guardò la moglie che tremava e le sorrise dolcemente.
<< Ti amo... Hermione. >>
Poi chiuse gli occhi, poggiò il viso sul cuscino e la stretta intorno alla mano di lei venne meno.
La riccia mentre una lacrima cadeva sulle lenzuola gli baciò le fronte.
<< Ti amo anche io Draco. >>
Harry le circondò le spalle con un braccio e le posò un bacio sulla tempia.
<< D-devo... scrivere a-Scop. >>
<< Adesso lo facciamo Herm. >>
La donna si lasciò andare tra le braccia di lui e pianse mentre Harry la strinse accarezzandole lentamente la schiena.
<< Usciamo Herm? Ti va? >>
Hermione annuì ed Harry la fece alzare per portarla in giardino, prima però passarono a prendere una lettera bianca e una penna.
La Grifondoro tentò di scrivere ma la mano le tremava come un sismografo nel pieno della scossa, il moro le tolse la penna e l'abbracciò ancora.
<< Vuoi che scriva io? >>
<< N-no. Scop... Scorpius non può vedermi così. >>
<< Hermione deve saperlo. >>
<< Lo-so ma... >>
Harry sospirò affranto e le accarezzò la testa riuscendo dopo qualche minuto a calmarla.

"Scorpius,
ti scrivo riguardo a tuo padre. Torna a casa, la preside è avvertita, falle vedere questa e potrai tornare. Ti aspetto.
Mamma."

l gufo volò via silenziosamente e lei poggiò la testa sulla spalla di Harry.
<< Vuoi qualcosa Herm? >>
<< No, no aspetto Scorpius. >>
<< Scorpius arriverà tra qualche ora. Potresti provare a dormire, io rimarrò qua. >>
La riccia ci pensò poi annuì ma decise di mettersi sul divano mentre Harry si sedette sulla poltrona e prese un libro.
Hermione si addormentò quasi subito e dopo qualche minuto il moro la vide rigirarsi, chiuse il libro e si alzò sistemandole meglio la coperta per evitare che cadesse di nuovo e si risedette.
Scorpius arrivò dopo un'ora ed Hermione dormiva ancora.
<< Mamma? >>
Harry si alzò e gli andò incontro.
<< Ciao Scorpius. >>
<< Oh, Harry, ciao. Dov'è mia madre? >>
<< Sta dormendo. >>
Disse indicando la donna sdraiata sul divano.
<< E... mio padre? >>
<< Mi spiace tanto Scorpius. >>
<< Posso vederlo? >>
<< Scorpius? >>
<< Mamma. >>
Il ragazzo l'abbracciò.
<< Stai bene mamma? >>
<< Ora che sei qui si Scop. >>
<< Posso vedere papà? >>
Hermione guardò Harry poi annuì.
Scorpius salì in camera dove il medico aspettava di poter procedere.
<< Sembra addormentato. >>
Hermione seguì il figlio e gli strinse una mano.
<< È freddo. >>
Mormorò Scorpius triste.
<< Ciao papà. >>
Al funerale vennero i Weasley, i Potter, gli amici più stretti di Scorpius e Draco e tutti si strinsero intorno alla famiglia distrutta.
<< Blaise... >>
<< Ciao Hermione. >>
Si abbracciarono.
<< Herm se hai bisogno sappi che io e mia moglie ci siamo. >>
<< Grazie davvero Blaise. Domani... domani Scop torna ad Hogwarts e io ho accettato l'offerta di Harry e Ginny, passerò un paio di giorni da loro. >>
<< Fai bene. Per qualsiasi cosa scrivici o presentati a casa, senza farti problemi. Okay? >>
<< Lo farò Blaise. >>
La mattina dopo Hermione raggiunse Scorpius in camera.
<< Scop? >>
Il ragazzo era davanti alla finestra e singhiozzava.
<< Scorpius... >>
<< Mamma. >>
Si asciugò velocemente le lacrime e sorrise alla madre che lo guardava dolcemente.
<< Siamo solo noi Scorpius. >>
Il biondo corse ad abbracciarla piangendo.
<< Mi manca mamma. >>
<< Manca anche a me Scop. >>
Gli accarezzò affettuosamente i capelli.
<< Te la senti di tornare a scuola? >>
<< Devo mamma, è l'ultimo anno. >>
<< Lo so. Allora prendi la roba e torna dai tuoi amici, pensa ad altro. >>
<< Tu resti qua? >>
<< Io vado da Harry per qualche giorno. Sai dove abitano, se hai bisogno vieni lì okay? >>
<< Si mamma. >>
<< Bene. >>
L'accompagnò davanti al camino e lo abbracciò ancora.
<< Scrivimi okay? >>
<< Si mamma, lo farò. >>
<< Ti voglio bene Scop. >>

Guerra eterna || DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora