E ancora una volta, Harry si trovava in uno scompartimento del treno che l'avrebbe portato ad Hogwarts. Era con i suoi due migliori amici Ron ed Hermione, anche se definirli "migliori amici" era un eufemismo. Qualcosa in lui stava cambiando, qualcosa gli diceva che quello non era il suo posto. Negli ultimi mesi si erano allontanati molto, Harry stava mettendo in dubbio tutta la sua vita, amici compresi. Voleva un po' di tranquillità, un briciolo di comprensione: qualcuno che lo riuscisse a capire, cosa che negli ultimi tempi i suoi amici non facevano. Non lo ascoltavano più, soprattutto da quando si erano messi insieme e questo gli dava un enorme fastidio.
"Harry, mi stai sentendo?!" Chiese Hermione con la sua solita voce acuta.
"Si, certo. Scusami, ho un'improvvisa urgenza, vado in bagno." Proclamò svignandosela.
"Ma Harry-"
Harry fece spallucce e si incamminò per il treno. Osservava i vari scompartimenti chiusi, immerso nei suoi pensieri. Ad un certo punto inciampò per colpa dei suoi lacci sciolti.
Sfortunatamente per lui, cadde difronte allo scompartimento di un certo biondino. Il rumore fece allarmare i Serpeverde presenti nello scompartimento, che aprirono la porta scorrevole per controllare l'accaduto.
"Oh, ma guarda chi si vede!" Ridacchiò Pansy Parkison.
"Lo Sfregiato!" Borbottò il biondo con un finto disprezzo nella voce.
"Lasciatemi stare." Harry si alzò e si incamminò nuovamente.
"Che fai? Corri da mammina? Ah non ce l'hai!" Rise Draco Malfoy e alla risata si aggiunsero anche gli altri Serpeverde.
"Malfoy mi sembri un po' cresciutello per battute del genere, dovresti rimodernare un po' il tuo repertorio, stai diventando monotono."
Harry gli rivolse un ghigno accompagnato da occhiolino ammiccante e continuò per la sua strada. Un po' invidiava il rapporto che legava i Serpeverde tra loro: non erano espansivi, anzi erano molto freddi ma erano estremamente leali e si fidavano ciecamente l'uno dell'altro. D'altronde il cappello parlante l'aveva detto: «O forse a Serpeverde, ragazzi miei, voi troverete gli amici migliori. Quei tipi astuti e affatto babbei che qui raggiungono fini ed onori!» Immerso in questi pensieri raggiunse finalmente i bagni e sospiro: non si sentiva molto bene. Aveva il respiro accelerato e gli girava la testa. Stette un bel pó in quella posizione finché capì che era passato troppo tempo. La cicatrice gli dava fastidio e questo dolore era sempre più frequente negli ultimi tempi. Si riscosse, sciacquo le mani e si giro per uscire dal bagno, ma venne bloccato da una voce a lui familiare.
"Oh Harry, ciao." Sorrise Seamus entrando.
"Ciao, che piacere vederti Seam. Come te la passi?" Rispose il moro.
"Io tutto bene, tu? Non hai un bell'aspetto, sicuro di sentirti bene?"
Ad un certo punto il treno si bloccò e si alzarono varie urla, così i ragazzi si affrettarono ad uscire per capire cosa stesse succedendo. Trovandosi davanti al caos più totale si infilò nel primo scompartimento a lui vicino.
"Harry! Che sta succedendo?"
"Non ne ho la più pallida idea Dean, ma temo che non sia niente di positivo."
Harry sospirò ed uscì dallo scompartimento trovandosi dinnanzi a un putiferio: ragazzine del primo anno che gridavano impaurite, bambini che cercavano di nascondersi negli scompartimenti, ragazzi del sesto e settimo anno che urlavano per cercare di riportare la calma per quanto fosse possibile. Harry cercava di farsi spazio tra la folla per giungere alla causa di tutta quella confusione. La causa? Beh, dei Mangiamorte. Harry sfoderó la bacchetta.
"Stupeficium!" Urlò e vide un uomo schiantarsi al suolo. Iniziò a lanciare svariate Maledizioni cercando di proteggersi, e venne seguito dai suoi amici. All'improvviso un Mangiamorte lo afferrò cercando di portarlo via. "Ho preso il ragazzo, andiamo!" Urló. Harry si dimenava cercando di liberarsi, ma l'aguzzino rafforzava la presa. "Cazzo, Harry! Sto arrivando!" Lo rassicurò Ron. Quest'ultimo corse nella sua direzione e lanciò uno Stupeficium al rapitore del suo migliore amico. Harry si liberò dalla presa e continuò a difendersi finché non si fece avanti Severus Piton. "Crucio!" Urló in direzione del moro. Quest'ultimo fu scosso da fitte di dolore immenso.
"Andiamo via, ritirata! La missione è fallita!" I Mangiamorte si ritirarono e Harry si riprese. Vide tra le vittime sul pavimento un volto a lui familiare: Hermione Granger.
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NOTHING WAS THE SAME || DRARRY
FanfictionHarry Potter e Draco Malfoy si attraggono a vicenda ma nessuno dei due ha il coraggio di ammetterlo quindi mascherano l'interesse con l'odio, fino al momento in cui uno dei due decide di fare un passo decisivo che porta nella mente dell'altro non po...