15- San Mugo

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La mattina seguente alle sette e mezza Harry Potter era già pronto per andare all'ospedale dal suo ragazzo, nonostante l'orario della partenza fosse previsto per le otto. L'ansia lo divorava ed anche se tutti continuavano a ripetergli che Draco stava bene e che avrebbe dovuto calmarsi lui sapeva che non si sarebbe tranquillizzato finché non avesse verificato personalmente lo stato di salute del suo fidanzato. Durante la giornata precedente gli erano arrivate molte lettere di supporto da parte dei suoi amici i quali erano anch'essi molto preoccupati per Draco, ma non essendo dell'umore giusto Harry aveva deciso di non rispondere per non rischiare di risultare irritante o sgarbato. Nessuno dei ragazzi era riuscito a passare a trovare il ragazzo in ospedale (chi per un motivo e chi per un altro) eccetto Pansy Parkinson. La ragazza era andata da lui la mattina precedente ed aveva riferito ad Harry che Draco stava bene e che aveva chiesto di lui, ciò aveva scaldato il cuore del moro che non vedeva l'ora che giungesse la mattina successiva per andare dal Serpeverde. Per ingannare l'attesa e per distrarsi dal pensiero fisso di Draco, il Grifondoro aveva deciso di andare dalla preside e parlarle dei suoi sospetti in merito a Seamus Finnigan, la donna gli aveva comunicato che era già nella lista dei sospettati e ciò aveva rasserenato il moro che era andato a dormire molto più tranquillo rispetto a prima. Quando furono finalmente le otto in punto Harry si recò dalla McGranitt che aveva il compito di scortarlo al ministero dove un Auror l'avrebbe portato al San Mugo: erano tutti preoccupati che quell'aggressione non fosse un caso isolato e quindi avevano intenzione di preservare al meglio gli studenti di Hogwarts. Giunse all'ospedale, venne accompagnato alla reception ed a quel punto l'Auror che l'aveva condotto fin lí disse che l'avrebbe aspettato seduto là. Le infermiere dopo delle raccomandazioni di routine gli indicarono la camera del biondo, così Harry si apprestò a varcare l'uscio della porta sul quale sostò per qualche secondo ma dopo un attimo di esitazione si fece coraggio ed entrò. Appena i suoi occhi si scontrarono con quelli dell'altro un grande sorriso apparì sul suo volto e gli si avvicinò salutandolo. "Ma che mi combini? Ti lascio da solo per una settimana e ti fai quasi uccidere?" Scherzò. "Mi sei mancato troppo, sono felice di averti qui. Certo non è esattamente l'incontro romantico che avevo programmato ma sempre meglio di niente." Rispose il biondo sorridendo. "Dai, ora dammi un bacio." Continuò poi, ma il moro scosse la testa. "Draco l'infermiera mi ha detto di non affaticarti, forse è meglio evitare." Si giustificò. Il Serpeverde era messo abbastanza male ma comunque meglio di come si aspettasse Harry: aveva dei piccoli cerotti in volto, un occhio nero e dalla sua maglietta bianca si intravedevano delle grandi bende sul torace. "Oh andiamo cretino, non ti ho mica chiesto di scopare seduta stante voglio solo un innocuo bacino. Credi di poter accontentare la richiesta del tuo fidanzatino malato?" Domandò il giovane sporgendo il labbro inferiore. "Se me lo chiedi così come posso resisterti?" Controbatté Harry baciandolo dolcemente. "Come ti senti?" Chiese poi. "Sono stato meglio." Fece spallucce il biondino sorridendo sarcasticamente. "Scherzi a parte, sto bene: mi sento un po' indolenzito e a tratti mi fa male la testa, ma per il resto sto davvero bene. Mi sto rimettendo in fretta per fortuna." Proseguì il ragazzo ferito. "Sai chi è stato?" Lo interrogò di nuovo il Grifondoro. "Certo che lo so Harry, ho visto bene il figlio di puttana che mi ha puntato la bacchetta addosso mentre io ero disarmato e credimi che non la passerà liscia. Purtroppo non ho ancora avuto la possibilità di parlare con gli Auror per testimoniare ma dovrei avere un colloquio con loro proprio oggi pomeriggio. Mia zia ha chiamato il migliore avvocato del mondo magico, Finnigan passerà qualche annetto al fresco e non tornerà più ad Hogwarts." Annunciò il ragazzo. "Quindi è stato Finnigan? Avevo una specie di sospetto ma mi fa strano pensare a lui come a un aggressore. Certo negli ultimi tempi è diventato un po' strano ma non credevo che potesse arrivare a tanto." Commentò il moro. "L'amore acceca la gente e fa fare cose davvero folli, si perde il lume della ragione quando si capisce che la persona amata non contraccambierà mai." Fece spallucce il Serpeverde. "Sarà, in ogni caso sono felice che tu stia bene e sono stato davvero in pena per te, purtroppo l'ho saputo solo ieri mattina dalla Gazzetta del Profeta ed ho cercato di avere tutti i permessi per venire al più presto." Si giustificò Harry. "Mi spiace per te Potter ma non ti libererai di me così facilmente." Ribattè l'erede dei Malfoy. "Oh quasi dimenticavo, Hermione e Ron si scusano per non essere ancora riusciti a venire perché i genitori non gli hanno dato il permesso. Credono che sia troppo pericoloso venire a trovarti finché l'aggressore è ancora in giro." Stettero a parlare per una mezz'ora, fino al momento in cui vennero interrotti da un'infermiera. "Signor Potter devo chiederle di lasciare la stanza, il paziente necessita di riposare." Lo informò. "Esco subito, mi dia solo cinque minuti per salutarlo." Rispose il moro e la giovane donna annuì sorridendo e lasciò la stanza. "Devo andare e non credo che mi faranno tornare, per farmi venire qui oggi la McGranitt ha dovuto contattare mezzo ministero per avere dei permessi speciali e non credo che sia possibile rifarlo. Mi mancherai ma tanto la settimana prossima tu verrai ad Hogwarts, no?" Domandò Harry e l'altro annuì. "Ci vediamo presto vedi di rimetterti velocemente, ti amo." Lo salutò baciandolo e l'altro gli prese la nuca tra le mani. "Fai il bravo e non attirare alcuna attenzione maschile o femminile che sia o giuro che tu ci spedisco io al San Mugo, ti amo." Ghignò il biondo provocando una risatina nel suo ragazzo che si girò per uscire. "Ah, Harry." Lo richiamò. "Mh?" "Amo il tuo culo." Esclamò Draco, così prima di lasciare la stanza il suo ragazzo si girò e gli fece l'occhiolino.

NOTHING WAS THE SAME || DRARRYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora