19- Indifferenza

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I giorni passavano e le cose all'interno del gruppo non facevano che peggiorare: Blaise passava il suo tempo solo con Luna essendo ancora arrabbiato con i ragazzi, Harry e Draco avevano litigato quindi durante i pasti si sedevano in tavoli diversi costringendo anche gli altri a dividersi. Questo stava portando anche il resto della compagnia ad allontanarsi poiché quando si mangiava Hermione e Ron stavano con Harry al tavolo dei Grifondoro, Pansy e Theo con Draco a quello dei Serpeverde, durante tutta la giornata erano impegnati a studiare quindi non avevano possibilità di vedersi e la sera stavano nelle rispettive Sale Comuni. Ormai questa situazione durava da circa tre settimane e sembrava di essere tornati a settembre quando le due Case si odiavano. Harry stava malissimo: dormiva poco, mangiava anche meno e non seguiva molto le lezioni, il pomeriggio faceva svogliatamente da tutor a Jason ritenendolo la causa del suo litigio con Draco, poi tornava in camera dove studiava un po' e dopo aver cenato si metteva a letto per crogiolarsi nel suo dispiacere stringendo la catenina datagli da Draco prima delle Vacanze Natalizie. L'indifferenza da parte del biondo lo stava uccidendo, avrebbe nettamente preferito sguardi di astio piuttosto che quella straziante aridità. Infatti il Serpeverde se lo incrociava nei corridoi cambiava strada, in Sala Grande stava il minimo indispensabile e poi si defilava, se avevano lezione insieme arrivava il più tardi possibile e se ne andava appena suonava la campanella per evitare ogni tipo di dialogo. Dal canto suo Draco stava molto male, anche se cercava di mascherarlo come era abituato a fare. Era intenzionato a chiarire con Blaise quello stesso pomeriggio ma con Harry non se ne parlava. Il pensiero del suo ragazzo con quello stupido belloccio Corvonero lo stava lentamente uccidendo ma per quanto stesse male, per quanto lo amasse e per quanto piangesse per lui in privato, il suo orgoglio da Serpeverde aveva la meglio su tutto. Era ormai fine Gennaio e tra poco ci sarebbe stato il primo test per i ragazzi del progetto di tutoraggio, quindi quel pomeriggio Jason ed Harry stavano ripetendo da ore una formula che proprio non entrava in testa al riccio. "Ti prego concedimi una pausa o la mia testa scoppierà." Lo pregò il Corvonero rivolgendogli uno dei suoi splendenti sorrisi, così Harry annuì con lo sguardo perso nel vuoto. "Harry, che cos'hai? Sono tre settimane che vai avanti così, parlandone potresti stare meglio." Lo incoraggiò il giovane parandosi dinnanzi a lui per farsi guardare, ma il Grifondoro scosse la testa e voltò lo sguardo dal lato opposto. A quel punto l'irlandese gli si avvicinò e gli prese la testa tra le mani obbligandolo a guardarlo negli occhi. "Tu ora mi dici che cos'hai va bene? È per Draco?" Domandò poi ed Harry annuì. "Che ti ha fatto, Harry? Lo ammazzo con le mie stesse mani." Proclamò ma il moro scosse la testa. "Non mi ha fatto niente Jason, era solo geloso di te quindi abbiamo discusso. Poi la situazione è velocemente degenerata ed abbiamo alzato i toni, così alla fine l'ho sbattuto al muro mandandolo a fanculo e sono uscito dalla stanza." Proferì Harry tutto d'un fiato allontanandosi da Jason. "Senti io penso che dovremmo smetterla con questo progetto, è stata una pessima idea. Andrò a parlare personalmente con la preside e ti farò avere un nuovo tutor va bene?" Continuò poi. "Ma che stai dicendo? Io mi trovo da dio con te e sto imparando velocemente tutto ciò che ho arretrato in questi anni, quindi non ci penso proprio a lasciarti andare." Si allarmò ben presto Jason avvicinandosi pericolosamente ad Harry. "Ascoltami, se Malfoy non capisce il tuo valore e ti lascia così è proprio un coglione e non ti merita va bene? Conosco io una persona che si farebbe in quattro pur di stare con te." Terminò il Corvonero alzando un sopracciglio. "A me non interessa di nessuno eccetto di Draco, lui è il mio ragazzo e lo amo." "Oh andiamo Harry, non è più il tuo ragazzo, non vi parlate da tre settimane se la starà sicuramente spassando con qualcuno mentre tu sei qui a disperarti per lui. E poi non sei curioso di sapere chi è la persona di cui parlo?" Lo provocò nuovamente il giovane. "Mh e chi è?" Domandò Harry con tono scocciato, così Jason si avvicinò nuovamente al Grifondoro puntando il suo sguardo ammaliante in quello dell'altro. "Ce l'hai davanti, Harry." Pronunciò infine il riccio non staccando nemmeno per un attimo le sue iridi azzurre da quelle verdi che lo fronteggiavano. Harry indugiò un attimo guardandolo, poi scosse la testa girandosi di spalle e si passò una mano in faccia sbuffando. "Non posso Jason, io sono fidanzato." Gli ricordò. "Ancora con questa storia? Ripeto: non vi parlate da settimane Harry, non state più insieme. Non ti sembra l'ora di andare avanti?" Chiese il riccio per poi fiondarsi sulle labbra del moro portando le mani nei capelli di quest'ultimo, a quel punto Harry si ritrasse come scottato. "Che stai facendo? Quante volte devo ripeterlo ancora? Io amo ancora Draco, non si dimenticano così le persone." Sbottò scostandosi dal suo tocco. "E chi ha mai detto che devi amare me? Ci sarà tempo per questo Harry, non vuoi una seconda chance? Non ti va di ricominciare? Guarda che anche lui se ne sarà fatto una ragione e starà vedendo qualcun altro." Lo incitò Jason alzando un sopracciglio, e l'idea di Draco avvinghiato al corpo di qualcuno che non fosse lui fece imbestialire il Grifondoro che decise di spegnere i pensieri per un po'. Così Harry si avvicinò a lui e lo baciò timidamente, ma ben presto il Corvonero intensificò il tutto baciandolo con foga. Lo sbatté contro il muro e sorrise nel bacio portando le sue mani sui pettorali scolpiti del moro che a sua volta gli strinse i capelli tra le mani. "Anche meglio di quanto avessi immaginato in questi giorni." Esclamò Jason tornando poi a baciarlo, e facendo scendere una mano sul sedere del moro. Harry ansimò nel bacio per quel contatto cercando di avvicinarsi ancora di più al ragazzo, poi arpionò le sue gambe al bacino dell'altro. Il Corvonero lo prese in braccio e lo fece sedere su un banco, la sua bocca scese sul collo del Grifondoro e lasciò un segno violaceo. "Okay okay, può bastare." Concluse Harry allontanando Jason con una mano. "Ma come? Mi interrompi sul più bello?" Ammiccò quest'ultimo volendo finire ciò che aveva iniziato. "Jason non voglio illuderti, va bene? Non sono intenzionato ad iniziare una nuova relazione, sono ancora troppo confuso ed innamorato. Facciamo finta che non sia successo niente, io devo mettere le cose a posto con il mio ragazzo perché è lui che voglio e questo bacio me ne ha dato la conferma. Mi dispiace essermi lasciato andare, se ti pesa stare con me posso farti cambiare tutor." Sentenziò il Grifondoro mettendosi a posto capelli e camicia, ma il Corvonero scosse la testa. "No Harry va bene così, ho sbagliato io a insistere. Se per te va bene possiamo comunque restare amici, apprezzo molto la persona che sei e non voglio perderti." Comunicò il riccio sorridendo, a quel punto Harry annuì, radunò tutte le cose e si voltò per andar via. "Harry?" Lo richiamò il ragazzo, così il moro si voltò a guardarlo. "Non pensavo seriamente ciò che ho detto prima su Malfoy, l'ho detto solo perché motivo dalla voglia di baciarti. Penso che dovresti andare da lui, sai? Siete fatti per stare insieme, va a riprenderti ciò che è tuo."

NOTHING WAS THE SAME || DRARRYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora