8- Mi devi delle scuse

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Harry giunse nel punto in cui aveva lasciato Draco dieci minuti prima ma quest'ultimo non era più lì, quindi scese nei sotterranei diretto alla Sala Comune dei Serpeverde. Arrivato lì fuori bussò ma nessuno sembrava sentirlo, quindi si armò di tanta pazienza e decise di aspettare che qualcuno dovesse uscire o entrare per sgattaiolare dentro. La sua occasione arrivò giusto cinque minuti dopo quando un ragazzino del primo anno dovette entrare, quindi Harry si affiancò a lui ed invase il territorio delle Serpi. Camminò verso la stanza di Draco e bussò, ma non ricevendo risposta decise di entrare anche senza il suo permesso. Quando fu dentro si meravigliò di trovare la stanza vuota, quindi uscì ed andò verso la stanza di Theodore Nott. Bussò e quest'ultimo gli aprì. "Potter, che ci fai qui? Stai cercando Draco?" Domandò ed il moro annuì. "Da quanto ne so dovrebbe essere in biblioteca, doveva fare un- uhm un progetto." Nott stava mentendo ed Harry lo aveva capito. "Theodore ho bisogno di parlare urgentemente con Draco e se vengo a sapere che per tutto questo tempo tu sapevi dove si trovasse e mi hai mentito io ti spacco il cranio, ci siamo intesi?" Lo minacciò Harry, e poteva giurare di aver sentito una risatina del biondo. "È qui! Spostati Nott, dico sul serio." Esclamò tentando di entrare nella stanza, ma l'accesso gli veniva negato dal corpo possente del Serpeverde. "Okay non vuoi farmi entrare? Mi accamperò qui fuori fino a quando Draco non uscirà, a quel punto lo prenderò e lo costringerò a parlarmi. A che serve evitarmi? Viviamo nello stesso castello ed abbiamo un sacco di lezioni in comune, non puoi fuggire per sempre Draco. Hai capito, mi stai ascoltando? Spero di sì e comunque sei tu quello che è venuto a cercarmi prima per chiarire, cosa è cambiato in mezz'ora? Io proprio non ti capisco." Sbuffò e si voltò per andare via quando la voce del biondo lo fermò. "E va bene Potter sono qui, dove si va?" "Avremmo potuto risparmiare questa inutile scenetta ed adesso avremmo già chiarito tutto. Vabbè adesso seguimi." Lo rimproverò. I due uscirono dalla Sala Comune dopo aver salutato Nott e si incamminarono verso la Torre di Astronomia che essendo Domenica era vuota. Si sedettero e iniziarono ad osservare il fantastico panorama, quando finalmente Draco prese parola. "Mi devi delle scuse Potter." "Come? Io devo delle scuse a te? Semmai sei tu quello che deve scusarsi." Rispose il moro oltraggiato. "Ti ho trovato a strusciarti addosso ad uno stupido grifondoro cotto di te, mi hai mancato di rispetto Harry." "Mancato di rispetto?" Rise il moro. "Malfoy io non ti devo niente, noi non siamo fidanzati quindi non ho mancato di rispetto proprio a nessuno." Continuò e quasi gli fece paura l'espressione che sopraggiunse sul volto del biondino. "Quindi io cosa sono per te Potter? Un giocattolino? Uno sfogo? Pensi di poterti fare tutti i ragazzi di questo castello e poi tornare da me?" Sbraitò Malfoy. "Io pensavo che noi stessimo costruendo qualcosa di vero, sì credevo che stessimo per metterci insieme Harry. Ma quanto sono stupido? Vai al diavolo." Continuò poi alzandosi per andare via. Il moro si alzò e lo segui, gli prese un polso e lo fece girare verso di sé ma il Serpeverde si dimenava cercando di liberarsi. "Lasciami andare o ti crucio, è finita stupido Grifondoro." Disse provando a spostarlo ma il moro lo avvicinò a sé e lo baciò. Inizialmente l'altro lo respinse tentando di scostarsi ma quando Harry lo strinse ancora di più a sé si lasciò andare. "Va bene Draco, scusami: sono stato un coglione e non pensavo veramente quello che ti ho detto. Credo anche io che stiamo costruendo qualcosa di vero e magnifico e giorno dopo giorno mi affeziono sempre di più a te, quindi non posso permettermi di perderti." Disse Harry quando si staccò dal biondo. "Mi dispiace per l'altra sera ero completamente andato per colpa dell'alcol. Ora è ufficiale, stiamo insieme." Continuò sorridendo. "No, ora non ti voglio più levati." Scherzò il biondino. "Ah no? Mh allora andrò a baciare Seamus, lui sì che mi vuole." Resse il gioco Harry girandosi e fingendo di andare via. "Cretini, tu non vai proprio da nessuna parte." Lo sgridò Draco tirandolo nuovamente a sé. "Ma alla fine cosa voleva dirti Finnigan?" Domandò il biondo. "Credimi, non ti piacerebbe saperlo." Rise Harry.

NOTHING WAS THE SAME || DRARRYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora