18- Litigi e Gelosia

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Quando era iniziata quella settimana nessuno di loro avrebbe mai immaginato che di lì a qualche giorno sarebbe andato tutto a rotoli, anche perché era cominciata nel migliore dei modi. Quel lunedì mattina il gruppo di amici si diresse ridendo e scherzando verso l'aula di Trasfigurazione per consegnare i moduli del tutoraggio e per seguire la lezione. La McGranitt diede loro appuntamento per quella sera alle nove dopo cena in Sala Grande, dove si sarebbe tenuta una riunione per conoscere i rispettivi partner e definire gli ultimi dettagli. Erano tutti molto emozionati all'idea di questa attività poiché pensavano che sarebbe stata molto arricchente, anche se a ognuno di loro dispiaceva poter passare meno tempo con i propri amici. Seguirono tutti la lezione con attenzione e poi si separarono dandosi appuntamento al pranzo in Sala Grande dato che per il resto della mattinata i Grifondoro avrebbero avuto Storia della Magia e i Serpeverde Cura delle Creature Magiche. Pranzarono insieme iniziando a formulare ipotesi su chi potesse essere il loro ipotetico compagno per il progetto e Pansy ed Hermione non stavano più nella pelle: volevano conoscerlo assolutamente. Theodore, Ron e Blaise (che non avrebbero partecipato al progetto in quanto non eccellessero in nessuna materia) osservavano la scena annoiati, non capendo il motivo di tanta eccitazione. "Ragazze ma che vi prende? È solo uno stupido progetto, dovrete spiegare argomenti noiosissimi a degli stupidi imbecilli che non li hanno capiti. Io sinceramente non ci vedo proprio nulla di fantastico." Scrollò le spalle il rosso. "Dici così solo perché tu fai parte degli stupidi imbecilli che non li hanno capiti, Weasley." Scherzò Pansy e tutti risero. "Io sono emozionata perché è una buona occasione per divertirsi imparando e anche per conoscere gente nuova." Si giustificò Hermione. "Blaise ma com'è andato l'appuntamento dell'altra sera? Che avete fatto?" Cambiò discorso Harry punzecchiando il suo amico. "Bene bene, abbiamo sgraffignato dei dolci dalla cucina e li abbiamo mangiati camminando lungo le sponde del Lago Nero. Più tempo passo con lei e più capisco che mi piace davvero molto." Rispose il diretto interessato con occhi sognanti. "Wow amico sei cotto a puntino, avremo mai il piacere di conoscere la sfortunata?" Domandò il biondo. "È ancora presto Draco, non c'è ancora nulla di ufficiale e poi temo che non vi piaccia. Non è esattamente una ragazza comune, mettiamola così." Controbatté il Serpeverde scrollando le spalle. "Oh andiamo Blaise, a noi è sempre stata simpatica Luna Loveg- Oh miseriaccia!" Si tappò la bocca Ron dopo essere stato interrotto da una gomitata assestatagli da Hermione. A quel punto tutti lo guardarono male e sul volto di Zabini apparì un'espressione sconvolta. "E voi come diavolo lo sapete?" Chiese alzando il tono di voce. Ron provò a rispondere ma venne subito zittito da uno sguardo truce di Malfoy che lo ammonì dicendo "Hai già fatto abbastanza Weasley, tieni la bocca chiusa." "L'altra sera stavamo andando a fare un giro per i corridoi e ti abbiamo visto con lei." Mentì Harry con un tono di voce tremante: era pessimo a dire bugie. "Oh e va bene, ti abbiamo seguito ma solo per un pochino. Volevamo accertarci che fosse tutto okay e non appena abbiamo visto che si trattasse di Luna siamo andati via." Proclamò Hermione. "Amico sei sparito senza dare spiegazioni, avevamo paura che ti cacciassi in qualche guaio." Replicò Theodore dando un pungnetto affettuoso sulla spalla di Blaise, ma il ragazzo si scostò. "No Theo, non è così. Io vi ho dato una spiegazione, vi ho chiaramente detto che sarei uscito con una ragazza e che non volevo si sapesse. Ho diciotto anni e voi non siete i miei genitori quindi non devo rendervi conto di ciò che faccio okay? Al diavolo." Sbottò alzandosi e dirigendosi fuori dalla Sala Grande con grandi passi. "Ronald hai combinato un casino." Scosse la testa Pansy sospirando. "Mi dispiace ragazzi non volevo, mi è scappato di bocca istintivamente." Si scusò il rosso ma nessuno rispose. Finirono di pranzare silenziosamente e lasciarono la Sala Grande dirigendosi verso le rispettive aule. Quella giornata passò velocemente e ben presto si fecero le nove così Hermione, Pansy, Harry e Draco si diressero in Sala Grande per la riunione. Si accomodarono a un tavolo ed aspettarono qualche minuto che arrivassero tutti cosicché la McGranitt potesse iniziare il discorso. "Buonasera ragazzi, innanzitutto grazie per essere qui e per aver aderito a questa iniziativa: vi assicuro che sarà arricchente e che ne uscirete come persone più complete e migliori. Ora vi spiego meglio le modalità e le dinamiche di questo progetto: a ognuno di voi sarà assegnato uno studente non molto bravo nella materia in cui voi eccellete, lavorerete insieme durante le ore di lezione in cui avrete la suddetta materia e vi incontrerete anche il pomeriggio per studiare insieme e ripassare. Di mese in mese verranno fatti dei test sull'alunno per constatare gli eventuali progressi, alla fine dell'anno ci sarà un esame riepilogativo in cui si verificherà se il ragazzo ha recuperato o meno. L'alunno che avrà fatto apprendere meglio la materia al proprio compagno farà guadagnare ben 100 punti alla sua Casa, inoltre ognuno di voi verrà ricompensato con dei crediti extra che andranno a sommarsi al voto dei vostri M.A.G.O.  Qualora i ritmi di questo programma diventassero troppo pesanti per voi non esitate a venire da me per parlarne, troveremo la soluzione insieme. È tutto chiaro? Avete domande?" Espose la preside e dato che nessuno intervenne per palesare i propri dubbi la donna continuò. "Perfetto, allora io direi di iniziare subito a formare le coppie." Iniziò ad elencare una serie di materie e di nomi e chi veniva chiamato doveva avvicinarsi a lei e accompagnarsi al proprio partner, dopodiché si sarebbero dovuti sedere vicini. "Per Pozioni: Draco Malfoy e Padma Patil." Annunciò la donna, così il biondo lasciò la mano del suo ragazzo sorridendogli e si incamminò verso la giovane Corvonero. "Per Incantesimi: Pansy Parkinson e Dean Thomas." Il Grifondoro si avvicinò alla giovane moretta sorridendole e si presentò. "Per Rune Antiche: Hermione Granger e Hannah Abbott." La giovane biondina appartenente ai Tassorosso camminò timidamente verso Hermione e le due iniziarono ben presto a chiacchierare. "Per Difesa Contro le Arti Oscure: Harry Potter e Jason Walsh." Harry si guardò intorno spaesato: non conosceva nessuno che si chiamasse così, quindi non sapeva dove andare. Pertanto rimase fermo al suo posto continuando ad occhieggiare in giro finché non sentì un colpetto sulla schiena e si girò. Restò immobile e fu catturato da un paio di magnetici occhi azzurri. Quel ragazzo era un vero e proprio dio greco: aveva dei fantastici capelli ricci corvini, una bocca molto carnosa incorniciata da delle fossette che spuntavano quando sorrideva. Aveva inoltre un fisico prestate messo in mostra dalla divisa dei Corvonero che gli calzava a pennello. "Ciao, io sono Jason."  Sorrise il giovane porgendogli la mano. "Io sono Harry, piacere. Non ti ho mai visto da questi parti, come mai?" Rispose il moro ricambiando il sorriso e stringendoli la mano. Poteva sentire lo sguardo truce del suo ragazzo su di sé quando la mano di Josh indugiò sulla sua, ma decise di non farci caso. Infondo non stava facendo niente di male, si stava solo presentando al suo partner di studio. "Oh sono nuovo da queste parti, andavo in una piccola scuola in Irlanda ma ho avuto un po' di problemi con i professori, quindi prima di Natale ho fatto richiesta di trasferimento qui. Frequento questa scuola dagli inizi di Gennaio ma ho passato la maggior parte del tempo chiuso in camera per cercare di recuperare col programma." Spiegò mantenendo quel sorriso amichevole, così Harry si sentì quasi intimidito e sovrastato da tanta bellezza. "E così hai difficoltà in Difesa Contro le Arti Oscure eh?" Domandò. "Già, nella vecchia scuola non ho mai approfondito più di tanto la materia perché la professoressa era la mamma del mio ragazzo e mi faceva dei favoritismi. Venendo qui ho capito di saperne poco e niente in materia e mi sono iscritto a questo corso di tutoraggio, fortuna vuole che il mio insegnate sia il Salvatore del Mondo Magico." Rise Jason. "Mh già, sei stato proprio fortunato." Scherzò Harry. "E come hai fatto col tuo ragazzo? Come ha preso l'idea del tuo trasferimento?" Lo interrogò ancora una volta il Grifondoro. "No in realtà è proprio lui la causa del mio trasferimento. Quando ci siamo lasciati, o meglio quando l'ho lasciato, non l'ha presa affatto bene e ha iniziato a perseguitarmi. Ovunque andassi lui mi seguiva, cercava di allontanarmi dai miei amici, mi portava dei regali: insomma era ossessionato da me, ha persino provato a rifilarmi un filtro d'amore. Ho deciso quindi di rivolgermi alla preside per farmi lasciar stare ma come ti ho già detto sua madre era una professoressa della scuola ed era anche molto amica della preside. Per questo motivo non mi ha preso in considerazione, il mio ex ha continuato a perseguitarmi e sua madre mi ha messo tutti i professori contro. La scuola era diventata un vero inferno per me, quindi ho deciso di venire qui." Spiegò il Corvonero. "Mi dispiace tanto Jason, immagino che non sia stato facile per te. Ho subito anche io una cosa del genere da parte di un tipo fissato con me che poi è sfociata in violenza nei confronti del mio ragazzo, quindi capisco bene cosa hai passato." Lo confortò Harry. "Sei fidanzato quindi?" Chiese Jason con tono curioso ed Harry annuì. "Con chi?" Continuò poi ed il moro fece un cenno del capo verso Draco che li stava fissando. "Ah stai con Draco, avrei dovuto capirlo dal modo in cui mi sta fulminando con lo sguardo da quando mi sono avvicinato a te. Abbiamo avuto sempre gusti molto simili in fatto di ragazzi effettivamente." Ridacchiò il giovane. "Che intendi dire? Voi due vi conoscete?" Lo interpellò il moro e il nuovo arrivato annuì. "Oh eccome se ci conosciamo, da bambini eravamo amici poi crescendo abbiamo avuto dei disguidi, chiamiamoli così. Io poi mi sono trasferito in Irlanda ed abbiamo perso i contatti." Harry stava per chiedere delucidazioni in merito quando venne interrotto dalla voce della McGranitt. "Bene ragazzi per stasera è tutto, il progetto avrà inizio domattina. Salterete l'ultima ora di lezione prima di pranzo per ripassare insieme ed organizzarvi su chi andrà nella classe dell'altro e stabilire un calendario delle lezioni pomeridiane, mi aspetto massima efficienza da voi. Buon lavoro e divertitevi, ora tutti a letto." Li congedò la donna, così Harry salutò velocemente Jason dirigendosi dal suo ragazzo che camminava a passo spedito verso l'uscita immerso in una marea di persone. Il Grifondoro si fece spazio tra la gente cercando di raggiungerlo e quando finalmente fu dietro di lui lo prese per un braccio facendolo voltare. "Che ti prende? Perché sei scappato via senza aspettarmi?" Domandò Harry. "Oh scusami, credevo che fossi troppo impegnato con il tuo nuovo ragazzo." Rispose il biondino con un finto tono mieloso. "Che stai dicendo Draco? Ci stavamo presentando e basta." Ribattè Harry alterato, intanto avevano imboccato la strada per la Sala Comune dei Serpeverde dove li aspettavano gli altri. "Non gli hai staccato gli occhi di dosso nemmeno un attimo, te lo stavi spogliando col pensiero. Abbi  almeno la decenza di farlo in mia assenza, schifoso." Proclamò Draco con tono sprezzante varcando la soglia della Sala Comune dove i loro amici li salutarono venendo però ignorati. Seduti sul divano vi erano Ron, Theo, Pansy ed Hermione (che erano arrivate giusto cinque minuti prima), Blaise invece era rintanato in camera deciso a non parlargli. "Ma che stai insinuando? Non farei mai una cosa del genere, sto con te perché ti amo e non mi serve nessun altro." Si addolcì Harry cercando di far breccia nel cuore dell'altro ma con scarsi risultati, così il biondo lo ignorò iniziando a parlare con gli altri. "Ma che succede ragazzi?" Tentò di chiedere Theo non venendo però minimamente considerato. A quel punto il Grifondoro prese per il colletto della divisa il suo ragazzo e lo sbatté al muro. "Pensa pure quello che vuoi coglione, mi hai seriamente scocciato. Se non ti fidi di me allora puoi andare tranquillamente al diavolo." Terminò girandosi ed uscendo dalla stanza infuriato. "Dove stai andando?" Chiese Draco. "A spassarmela con Jason." Concluse Harry con tono perfido varcando definitivamente l'uscita della Sala.

NOTHING WAS THE SAME || DRARRYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora