12- Festa Rovinata

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Harry si stava preparando per la festa di quella sera: l'indomani tutti i suoi amici sarebbero dovuti partire per le vacanze natalizie, quindi avevano deciso di concludere in bellezza. Avevano organizzato una grande festa per gli studenti del settimo anno di tutte le casate, ormai erano ritenuti i migliori organizzatori di feste e festini e ne facevano circa uno a settimana. Mentre si sistemava i capelli Harry pensò che quello sarebbe stato il primo anno da quando era ad Hogwarts in cui avrebbe passato il Natale da solo: nonostante i Weasley avessero insistito tantissimo il moro aveva deciso di non andare alla Tana per non avere distrazioni e poter studiare in santa pace, ma si stava un po' pentendo di quella scelta. Insomma, sarebbe dovuto stare da solo per ben tre settimane dato che i suoi amici sarebbero partiti il ventuno Dicembre e tornati l'otto Gennaio. Ron ed Hermione avrebbero passato le vacanze insieme alla Tana, Theo e Blaise sarebbero stati ospiti della casa in campagna della nonna di Theo, Pansy sarebbe tornata dai suoi genitori e Draco da sua zia Andromeda. Quest'ultimo però era molto restio a partire dato che per lui sarebbe stata una novità quella di passare il Natale dai Black  poiché era il primo anno in cui i suoi genitori non c'erano più. Aveva espressamente detto ad Harry di voler restare lì con lui ma quest'ultimo gli aveva fatto capire che non sarebbe stato giusto nei confronti di sua zia che cercava disperatamente da mesi di costruire un rapporto con lui, quindi Draco aveva accettato di partire ad una condizione: sarebbe tornato il due Gennaio così avrebbero avuto una settimana tutta per loro prima che tornassero tutti gli altri. Quando Harry finì di prepararsi si avviò in Sala Comune dove recupererò i suoi amici intenti a pomiciare sul divano ed insieme si diressero al terzo piano in una sala da ballo insonorizzata inutilizzata che avevano adibito come location per le loro festicciole. Entrarono e subito una forte musica colpì i loro timpani mentre il forte odore di alcol invadeva le loro narici. I tre iniziarono a cercare il loro gruppo di amici e li trovarono a ballare proprio nel centro della pista: Pansy e Draco ballavano mantenendo una certa compostezza mentre Blaise e Theo erano completamente andati. Ad un certo punto i due Serpeverde impazziti iniziarono a twerkare e a sculacciarsi a vicenda, per poi fare degli strani saltelli. Quella strana coreografia provocò una fragorosa risata tra i presenti, Harry si avvicinò a Draco e vedendolo per bene quasi gli mancò un battito: era bellissimo. Lo salutò e si fiondò sulle sue labbra, l'altro lo assecondò portando le mani sul suo sedere per poi sorridergli. "Vai dritto al punto, Malfoy?" Domandò Harry ironico. "Ti piacerebbe Potter." Rispose l'altro sulle sue labbra, per poi leccargli il labbro inferiore e baciarlo nuovamente. I due iniziarono a ballare in modo molto sensuale e si isolarono dal resto della sala: c'erano solo loro. "Andiamo a bere qualcosa?" Chiese il biondino, l'altro annuì e si incamminarono mano nella mano verso il tavolo delle bibite. Improvvisamente la costosa camicia nera di Draco venne sporcata da un drink rovesciatogli volontariamente addosso e quando alzò gli occhi per vedere chi fosse il responsabile di tale scempio non si meravigliò affatto trovandosi davanti Finnigan che sorrideva. "Questa è la volta buona che ti crucio." Lo minacciò, ma Harry si mise prontamente tra i due. "Non ne vale la pena, lascia stare amore: non facciamoci rovinare la serata. Finnigan esci di qui, non ti vuole nessuno." Disse Harry per poi pronunciare un breve incantesimo per pulire la camicia del biondo. Intanto Seamus farneticava qualcosa sul fatto che il moro in realtà lo volesse ma non ne fosse ancora del tutto cosciente e mentre Harry stava per rispondere intervenne una voce esterna. "Finnigan vai via, mi sembra di capire che qui non sei il benvenuto." Annunciò Padma Patil. "Infatti, è mai possibile che devi perseguitare questi poveri ragazzi? Ma lasciali stare, si amano e stanno insieme tu fatti da parte." Aggiunse sua sorella. Il grifondoro tentò di replicare, ma a quel punto la musica si stoppò e l'attenzione di tutti si concentrò su di loro. "Vattene idiota!" Urló un Serpeverde dal fondo della sala. "Ci stai rovinando la serata." Aggiunse una Corvonero. "Lasciali in pace o te la vedrai con noi." Conclusero Tyger e Goyle e a quel punto un coro di "fuori!" si sollevò nella sala. Si aprì poi un corridoio per farlo uscire e tutti continuarono ad invitarlo a lasciare la sala e a fischiare. "Non finisce qui, io vi rovino!" Gridò prima di uscire e quando finalmente lasciò la sala partì un forte applauso. "Io vi ringrazio tutti per averci difeso, la situazione peggiora giorno dopo giorno: mi segue ovunque io vada, mi importuna in ogni modo, si fa trovare negli stessi posti dove devo andare io. Questa cosa sta diventando insostenibile, domani lo comunicherò alla McGranitt e le chiederò di prendere provvedimenti una volta per tutte. Vi ringrazio nuovamente, detto ciò fate ripartire la musica e scateniamoci!" Ringraziò il moro dopodiché tutti ripresero a ballare. Harry e Draco tornarono dai loro amici e dopo aver commentato brevemente l'accaduto tornarono a divertirsi. Parlarono del più e del meno, ballarono, bevvero e chi più ne ha più ne metta. La serata stava procedendo una meraviglia fino a quando un ragazzo entrò di corsa nella sala col fiatone ed iniziò ad urlare di spegnere la musica. "Seamus ha spifferato tutto alla McGranitt, sa che siamo qui e sta arrivando. Corriamo via, abbiamo meno di dieci minuti per sparire tutti!" Strillò. Tutti iniziarono ad accalcarsi verso l'uscita, raccolsero velocemente quello che c'era sul pavimento e con l'aiuto della magia fecero sparire tutto. Successivamente corsero velocemente verso i dormitori: in cinque minuti erano tutti nelle proprie stanze a fingere di star dormendo, infatti quando la McGranitt giunse nella sala la trovò deserta. "Ti sembra uno scherzo simpatico da fare, Finnigan? Domattina prima di partire passa nel mio studio e avrai la punizione che meriti per aver mentito." Lo ammonì arrabbiatissima per poi girarsi e tornare nella sua stanza sotto le proteste e le imprecazioni del ragazzo. La serata era saltata ma almeno il giovane aveva avuto quello che meritava.

NOTHING WAS THE SAME || DRARRYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora