Era finalmente giunto il giorno del famoso ballo Natalizio ed ormai la pausa didattica era iniziata da cinque giorni nei quali Harry e Draco si erano visti praticamente sempre. I due si trovavano davvero bene insieme e si erano meravigliati di come in poco tempo fossero diventati indispensabili l'uno per l'altro. Avevano sviluppato una specie di routine: la mattina a colazione si sedevano vicini (un giorno uno invadeva il tavolo della casata opposta e il giorno successivo toccava all'altro), poi decidevano di comune accordo cosa fare in mattinata, ma solitamente finivano sempre per optare di star seduti sulle sponde del Lago Nero a parlare del più e del meno, saltavano il pranzo ed il pomeriggio sgattaiolavano nelle cucine e sgraffignavano un po' di cibo sfruttando l'amicizia di Harry con l'elfo Dobby. (Nota Autrice: Mi spiace ma io non ho mai superato la sua morte quindi per me è vivo, sorry non sorry.) Il pomeriggio si riunivano con i loro amici che avevano imparato a conoscersi tra loro e si trovavano parecchio bene insieme, poi andavano a cena seguendo lo stesso meccanismo della colazione e dopo cena si radunavano tutti insieme nelle Sale Comuni decidendo volta per volta in quale delle due stare. Insomma tutto sembrava procedere per il meglio ed erano entrambi entusiasti per questo. "Che dici amico, sto bene?" Chiese Ron. "Ron me l'hai domandato circa tre volte negli ultimi cinque minuti e tutte e tre le volte ti ho risposto che stai alla grande, quindi smettila di preoccuparti. Stai da Dio, Hermione ti salterà addosso." Proferì Harry tentando di annodare la sua cravatta con scarsi risultati. "Al diavolo, non la metto!" Imprecò poi quando capì che non sarebbe mai riuscito nell'intento gettandola sul letto disperato. "Vieni qua, te la metto io: mi ha insegnato papà." Lo rassicurò il rosso, il moro si avvicinò a lui e Ron riuscì a fare un perfetto nodo in pochissimo tempo. Harry lo ringraziò e quando finalmente furono pronti lasciarono la stanza entrando nella Sala Comune dove li aspettavano Hermione, Draco, Pansy, Theo e Blaise. "Ce l'avete fatta finalmente, per Merlino ci hanno messo meno le ragazze che voi." Li ammonì Theodore guardandoli male. "Ragazzi ho dimenticato una cosa in stanza, Draco puoi accompagnarmi? Vi raggiungiamo tra pochissimo ma voi iniziate ad andare." Li avvisò Harry. "Oh sì certo, ora si dice «ho dimenticato una cosa in stanza» ai miei tempi si diceva in un altro modo. Fate con comodo." Ironizzò Pansy, tutti risero e si avviarono verso la Sala Grande mentre Harry e Draco rimasero dietro in disparte, per poi incamminarsi verso la camera del moro. Quando entrarono Draco si buttò addosso al Grifondoro facendogli perdere l'equilibrio, così cadde sul letto ed il biondo gli si mise a cavalcioni. "Vederti con questo vestito è troppo per me e per i miei ormoni Potty, non vedo l'ora di passare all'after party." Gli sussurró all'orecchio suscitando in lui Dio solo sa quali pensieri. "Draco smettila di provocarmi o dovrò spogliarti ora e buttarti su questo letto scompigliandoti quei fantastici capelli che ti ritrovi." Lo rimproverò Harry. Restarono per vari minuti in quella posizione a pomiciare, finché Harry non si alzò a malincuore. "Baby dobbiamo andare o faremo tardi." Gli ricordò. "Amo quando mi chiami così anche se non è molto virile, io sono un macho." Rifletté il biondo. "Comunque le star si fanno sempre attendere." Continuò poi. "Tu non sei affatto un macho, io lo sono." Ribatté il moro, e partì un dibattito su chi dei due fosse più virile che si protrasse fino al loro arrivo in Sala Grande. Varcarono le porte della sala e raggiunsero i loro amici che erano in un angolo a parlare tra loro e a sorseggiare drink di uno strano colore. "Hey, cosa bevi?" Domandò Harry alla sua migliore amica la quale scoppiò in una fragorosa risata. "Non lo so l'ho rubati da uno che passava, so solo che è già il quarto e mi gira la testa." Annunciò provocando un risata altrettanto fragorosa nel moro che scosse la testa. "Stai benissimo con questo vestito, sembri una principessa." Si complimentò sorridendo. "Idiota fessa ci sarà qualcun'altra, ma come ti permetti?" Gridò Hermione cercando di sovrastare la musica che si era alzata nella stanza, girandosi poi per prendere un altro bicchiere contenente quel drink. "Ma no, ho detto che sei bella come una principessa." Rettificò il moro alzando anch'esso il tono di voce. "In che senso sembro depressa? Secondo me tu stasera non stai bene!" Esclamò poi la riccia buttando giù un sorso di quello strano alcolico rosso. "Lascia stare Hermione." Rise Harry avvicinandosi a Draco che stava intrattenendo un discorso acceso con Ron e Blaise su chi di loro fosse più bravo a quidditch, mentre Pansy e Theodore ballavano un lento: quei due erano cotti l'uno dell'altro, era ovvio. Si leggeva dai loro occhi e dal modo in cui si guardavano, dal sorriso che spuntava sul volto di uno dei due quando l'altro parlava, da come parlavano e si difendevano vicendevolmente quando parlavano con altre persone del componente della coppia mancante: insomma, si capiva dai piccoli gesti quotidiani anche se non avevano mai ufficializzato la cosa. Immerso in quei pensieri Harry sobbalzò quando due mani si appoggiarono alla sua vita e una voce gli sussurro all'orecchio "Mi scusi lei è impegnato? Le andrebbe di concedermi un ballo?" "Mh non credo sia il caso: il mio fidanzato non ne sarebbe entusiasta." Resse il gioco Harry girandosi verso Draco e guardandolo negli occhi. "Ah lei è fidanzato? Ma certo, come poteva un figo come lei essere single. Ma mi dica, com'è il suo ragazzo?" Scherzò Draco trascinandolo dolcemente in pista, e poi i due iniziarono ad ondeggiare abbracciati a tempo di musica. "Allora lui è un arrogante, un narcisista e un egocentrico ma può permetterselo perché è un figo da paura. Mi creda: è bellissimo, poi è anche molto simpatico, schietto, premuroso, mi riempie di attenzioni e non lo dica a nessuno mi raccomando, ma a letto è una belva." Ridacchiò Harry. "Sei bellissimo." Gli sussurrò poi il moro all'orecchio, a quel punto Draco si fece serio e lo guardò negli occhi. "Ti amo da impazzire Harry, ti giuro che non sono mai stato così bene con una persona. Sei tutto ciò che ho sempre cercato e non lo dico tanto per dire." Gli disse il biondo e l'altro lo baciò. "Ti amo anche io, non immagini quanto." Rispose poi il moro. Quando la canzone terminò i due si spostarono verso il tavolo delle bevande e dopo aver afferrato due drink di uno strano azzurro si avvicinarono ai loro amici. "Potty mi concedi un ballo? Draco ti dispiace se te lo rubo per un po'?" Domandò Pansy e quando entrambi ebbero acconsentito si affrettarono a raggiungere la pista. I due si scatenarono sulle note di una canzone delle Sorelle Stravagarie, continuarono poi ad oltranza per altre tre canzoni e tornarono dagli altri solamente quando prese la parola la preside interrompendo la musica. "Carissimi ragazzi buonasera, sono davvero felice che vi stiate divertendo. Mi auguro che quest'anno possa essere per voi colmo di serenità, gioia ma soprattutto di studio! Non voglio mettervi pressione ma vi ricordo che tra pochi mesi ci sono gli esami quindi cercate di sfruttare al meglio queste vacanze, soprattutto chi le trascorrerà qui ad Hogwarts. Volevo informarvi che terrò dei corsi di recupero quindi chi volesse può venire domani nel mio ufficio per lasciarmi il nominativo. Detto ciò divertitevi, mangiate, bevete ma soprattutto ballate, come diceva il buon vecchio Albus: la musica è una magia che supera tutte quelle che noi facciamo qui, quindi godetevela il più possibile. È passata la mezzanotte e si è fatto tardi di conseguenza noi professori vi lasciamo e gli studenti del primo, secondo e terzo anno devono obbligatoriamente recarsi nei loro dormitori: verremo personalmente a controllare e i trasgressori saranno puniti severamente. Buon proseguimento di serata ragazzi miei, siate responsabili e buone vacanze." Concluse poi la McGranitt sorridendo. "Roba da matti, chi parteciperebbe mai a un corso gestito da quella pazza?" Ironizzo Theo. "Io in realtà stavo pensando di andarci, tanto passo qui le vacanze perché ho molte materie arretrate ed un ripasso non mi farebbe male." Scrollò le spalle il moro. La serata proseguì nel migliore dei modi e i giovani rientrarono in camera solo intorno alle quattro. "Ma che ne dite di dormire tutti insieme?" Propose Blaise. "Per me va benissimo, ci divertiremo da morire!" Accettò Ron entusiasta. "Per me va bene solo se dormiamo nudi." Biascicò Hermione completamente ubriaca e tutti risero. "Ma dove? Se ci mettiamo nei dormitori qualcuno fa la spia e ci scopriranno." Costatò Pansy. "Potremmo andare nella Stanza delle Necessità e stare lì fino a domattina." Suggerì Draco. Tutti acconsentirono, quindi lasciarono la Sala Grande diretti verso la Stanza delle Necessità. Harry si guardò attorno: Pansy teneva Hermione sotto braccio per assicurarsi che non cadesse, Draco chiacchierava allegramente con Ron di quanto Flatcher fosse scarso a quidditch (questo sport era il protagonista del 90% delle loro conversazioni), Blaise e Theodore invece facevano a gara a chi arrivasse per primo alla fine del corridoio saltellando su un solo piede con la lingua fuori. Il moro pensò che in mezzo a quei pazzi finalmente si sentiva completamente felice.
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NOTHING WAS THE SAME || DRARRY
FanfictionHarry Potter e Draco Malfoy si attraggono a vicenda ma nessuno dei due ha il coraggio di ammetterlo quindi mascherano l'interesse con l'odio, fino al momento in cui uno dei due decide di fare un passo decisivo che porta nella mente dell'altro non po...