I Membri dell'ES scattarono come molle impazzite, lanciando sui Mangiamorte maledizioni improvvise, avendo a loro favore il cosiddetto effetto sorpresa. Harry, Ron ed Hermione si fecero spazio tra la folla diretti verso il Signore Oscuro che sembrava essersi volatilizzato. I tre continuarono a cercarlo schivando moltitudini di incantesimi e lanciandone altrettanti, quando ad un certo punto Ron intravide la coda dal viscido serpente. "Ragazzi, è lì!" Indicò verso il fondo della sala ed i ragazzi corsero in quella direzione. "Dove pensate di andare, ragazzini?" Chiese Bellatrix Lestrange sbarrandogli il passaggio. Dopo un aspro scontro, Hermione freddò la donna con una maledizione senza perdono e si voltarono verso il punto dove poco prima avevano intravisto Voldemort, notando però con grande rabbia che era sparito. Attorno a loro il caos non faceva che acuirsi ma sembrava che loro fossero in netto vantaggio rispetto ai Mangiamorte che venivano decimati velocemente. Il trio capì ben presto che il Signore Oscuro aveva lasciato il salone, quindi corsero in corridoio intenzionati a sconfiggerlo. Appena varcate le porte di uscita del salone, Ron cadde sul pavimento colpito alle spalle da una maledizione Cruciatus. Prontamente la riccia ed il moro si voltarono e alzando lo sguardo videro Severus Piton con una bacchetta puntata contro di loro. "Ron!" Si disperó Hermione con le lcrime agli occhi mentre il suo ragazzo era in preda a dolorose scosse. "Sei un bastardo Severus, Sectumsempra!" Gridó Harry, ma l'incantesimo venne subito schivato dal professore dai lunghi capelli neri perennemente unti. "Tu osi servirti dei miei incantesimi contro di me, Potter?" Lo schernì per poi avvicinarsi pericolosamente a lui. "Non mi fai paura, non me ne hai mai fatta. Sei solo un fallito, un ipocrita ma soprattutto un falso. Hai voltato le spalle a Silente quando lui ti ha dato più di un'occasione per redimerti, e tu come l'hai ripagato? Uccidendolo!" Proclamò Harry con la voce colma di odio. "Non parlare di cose che non sai, ragazzin-" L'uomo fu colpito da un Crucio alle sue spalle. "Nel mondo babbano c'è un detto, mio caro professore che dice «chi la fa l'aspetti», se lo ricordi." Rise aspramente Ronald Weasley impugnando la sua bacchetta. "Andiamo ragazzi!" Continuò. I tre corsero per il corridoio alla ricerca di Voldemort. "Dove potrebbe essere?" Chiese la riccia. "A quest'ora l'avranno nascosto in un posto sicuro ovviamente, qual è il posto più sicuro del Manor?" Riflettè Harry. "Ma certo! Lo studio di Lucius Malfoy è protetto da numerosi incantesimi ed altre cose strane, mi pare che si trovasse al piano di sopra." Concluse. "Allora andiamo! Non c'è tempo da perdere." Lungo il corridoio la battaglia continuava, ma anche qui sembrava che i membri dell'ES se la cavassero alla grande. Salirono al piano di sopra dove le voci del piano inferiore arrivavano ovattate e quindi rimbombava un insopportabile silenzio, quando giunsero in prossimità dello studio di Lucius schiantarono i Mangiamorte a guardia dell'entrata e si fermarono. "Pare che non ci sia più nessuno, entriamo?" Chiese Ron. "L'apparenza inganna, Weasley." Rispose una voce da dietro di loro. I ragazzi si voltarono e si trovarono davanti Draco Malfoy. "Malfoy, abbassa quella bacchetta, sappiamo tutti che non mi faresti mai del male." Lo provocò Harry avvicinandosi a lui. "Mh e cosa te lo fa pensare Potty? Io sono un Mangiamorte brutto e cattivo, sono capace di tutto." Lo schernì l'altro. "Fai la cosa giusta Draco, schierati dalla parte del bene." Ormai si trovavano faccia a faccia, e fu allora che Draco abbassò la bacchetta. "Fa ciò che devi Harry, io non sono mai stato qui." Il biondo si voltò e scese di sotto. "Okay ragazzi entriamo!" Il moro tornò dai suoi amici che avevano assistito alla scena a bocca aperta. Hermione annullò con non poche difficoltà tutti gli incantesimi presenti su quella porta e finalmente dopo svariati minuti di ansia crescente riuscì a spalancarla. "Guarda un po' chi si vede, Harry Potter. Ti stavo aspettando, sai? Abbiamo dei conti in sospeso." Sibilò Voldemort. Tra i due inizio un duro scontro e ben presto la stanza fu invasa da miriadi di incantesimi colorati. Nel frattempo Hermione dava la caccia a Nagini e quando finalmente riuscì a trovarlo venne schiantata da Lucius Malfoy che venne a sua volta ferito con un Sectumsempra da Ron. Quest'ultimo poi corse in direzione di Nagini e lo trafisse. A quel punto una luce bianca si innalzò nell'intero Manor ed Harry pronunciò quelle due parole che aspettava di pronunciare da tutta la vita. "Avada Kedavra!" A quel punto la luce bianca divenne sempre più forte e salì fino al cielo. Il corpo di Voldemort giaceva accanto a quello del suo serpente, Harry era caduto per la stanchezza, Hermione era ancora distesa per via dell'incantesimo di Lucius Malfoy e Ron cominció a ridere. La sua risata si intensificò sempre di più e corse ad abbracciare Harry. "Ce l'abbiamo fatta amico mio, è finita!" Harry sorrise ed annuì. "È finita."
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NOTHING WAS THE SAME || DRARRY
FanfictionHarry Potter e Draco Malfoy si attraggono a vicenda ma nessuno dei due ha il coraggio di ammetterlo quindi mascherano l'interesse con l'odio, fino al momento in cui uno dei due decide di fare un passo decisivo che porta nella mente dell'altro non po...