"Che hai? Sei strano da ieri sera." Constatò Harry accarezzando i capelli del ragazzo appoggiato su di lui. Avevano passato la notte insieme in camera di Draco, ma il moro aveva capito che c'era qualcosa che non andava. Il biondino scosse la testa stringendosi ancora di più al suo fidanzato e sibilò un flebile «niente». "Guardami negli occhi, Draco." Lo richiamò il giovane prendendogli la testa tra le mani e ripetè la domanda. "Sono solo un po' preoccupato per il processo di oggi pomeriggio, niente di che." Rispose il Serpeverde. "Non hai nulla da temere, avrà quello che si merita e noi staremo insieme senza altre rotture di coglioni." Cercò di tranquillizzarlo Harry ma senza ottenere l'effetto sperato. "E se c'è qualcuno qui che deve essere in pena sono proprio io, è colpa mia se sei in questa situazione del cazzo e non me lo perdonerò mai." Continuò il ragazzo intristendosi. "Ma che stai dicendo Harry? Non è colpa tua se quello non ci sta con la testa, ma credimi che anche se fosse stata colpa tua io sarei comunque qui. Prenderei cinque Cruciatus al minuto pur di stare con te, perché tu ne vali la pena." Ribattè Draco e a quel punto l'altro lo baciò prima dolcemente e poi con più foga. "Facciamo il bis?" Chiese ridendo. "Non ti stanchi mai, eh puttanella?"
"Come stai?" Domandò Harry all'uscita del Wizengamot stringendo la mano dell'altro. "Abbastanza sollevato, almeno con la distanza cautelare posso stare tranquillo." Rispose il biondo mentre tornavano ad Hogwarts. Il processo era stato sbrigativo dato che erano in possesso di sufficienti prove e testimonianze per incastrare il Grifondoro e per mandarlo per un po' lontano dalla circolazione. Tutti gli studenti del settimo anno avevano sentito le minacce di Seamus indirizzate a Harry e Draco pronunciate alla festa, i vicini di casa Black l'avevano visto entrare di soppiatto la sera in cui era stato aggredito il biondo e le continue pressioni da parte degli Auror avevano convinto Finnigan a confessare. Sarebbe stato per quasi due anni in un istituto di riabilitazione dove avrebbe terminato gli studi e una volta uscito di lì sarebbe comunque dovuto stare ad almeno cinque metri da Draco. Una volta arrivati al castello si riunirono ai loro amici e raccontarono quanto accaduto in tribunale, poi tutti insieme iniziarono a ripassare per il compito di Trasfigurazione che si sarebbe svolto il lunedì successivo. "A proposito, la McGranitt mi ha chiesto di passare da lei una volta tornato del processo. Menomale che me ne sono ricordato in tempo, ora vado ragazzi, ci vediamo dopo." Li salutò dirigendosi verso l'ufficio della preside. Una volta giunto lì fuori bussò ed entrò salutando la donna che ricambiò con affetto. "Allora Harry, ho saputo delle misure prese nei confronti di Finnigan e mi sembrano più che lecite. Mi spiace di non essermi accorta prima della tensione tra i due sinceramente, come sta Malfoy?" Domandò la donna. "Abbastanza bene, è un po' provato emotivamente ma si sta riprendendo." Rispose il moro e la donna ridacchiò. "Sì e da quanto ho sentito tu sei in prima linea per farlo riprendere: ho saputo delle tue visite notturne al dormitorio dei Serpeverde." Lo schernì ed Harry scoppiò a ridere. "Si fa quel che si può." Ironizzò con tono perverso stando al gioco. "In ogni caso ti ho chiamato anche per un altro motivo: so che non è un bellissimo periodo per te e per i tuoi amici ma mi chiedevo se foste ancora interessati al progetto di tutoraggio di cui vi ho parlato prima di Natale. Ci terrei ad avere in questa attività la signorina Granger come tutor di Rune Antiche, il signorino Malfoy per Pozioni, la Parkinson per Incantesimi e te per Difesa Contro le Arti Oscure." Continuò la McGranitt. "Io sono ancora propenso a partecipare ma non so dirle cosa abbiano intenzione di fare gli altri." Scrollò le spalle il moro. "Allora facciamo così: porta con te questi moduli di partecipazione, se vorranno prendere parte all'iniziativa basterà portarmeli compilati, altrimenti qualora il progetto non fosse di loro gradimento potranno tranquillamente astenersi." Annunciò passandogli i moduli. "Pensateci bene, sarà piuttosto impegnativo e dovrete passare molto tempo con lo studente che vi verrà assegnato peró verrete ovviamente ben ricompensati con molti crediti aggiuntivi. Ora devo salutarti Harry, ho saputo di una rissa tra Serpeverde del primo anno e li ho convocati, saranno qui a breve." Concluse salutando il giovane che si congedò e tornò dai suoi amici. Raccontò loro ciò di cui aveva parlato con la McGranitt, gli interessati decisero di aderire subito al progetto e pensarono di riportarle i moduli l'indomani a lezione. "Che facciamo stasera?" Domandò Theodore quando terminarono di mangiare. "Io non ci sto, sono impegnato." Si defilò Blaise. "E che devi fare?" Chiese Pansy alzando un sopracciglio. "Sono fatti miei." Ribatté il ragazzo schivo. "Oh, Blaise ha finalmente trovato la fidanzatina?" Ironizzò Ron provocando le risatine ironiche del gruppo. "Ehm, una specie." Rispose Blaise arrossendo. "Oddio e chi è? La conosco?" Intervenì Hermione emozionata. "Presentacela!" Aggiunse Harry. "Non se ne parla neanche, la fareste fuggire a gambe levate. Ora devo andare, mi sta aspettando." Concluse il Serpeverde andando via. "Almeno adesso sappiamo cosa fare stasera." Annunciò Draco. "Cioè? Cosa faremo?" Chiese Theodore. "Mi sembra ovvio, lo seguiamo." Scrollò le spalle di rimando il biondino e tutti acconsentirono. Iniziarono quindi a seguire il loro amico a dovuta distanza e quando si fermò a parlare con una Corvonero di loro conoscenza ci fecero poco caso pensando che fosse solo una sua amica che si era fermato a salutare. Ma quando lo videro baciare proprio lei non potettero credere ai loro occhi. "Blaise e Luna Lovegood?" Commentò Harry sconvolto.
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NOTHING WAS THE SAME || DRARRY
FanfictionHarry Potter e Draco Malfoy si attraggono a vicenda ma nessuno dei due ha il coraggio di ammetterlo quindi mascherano l'interesse con l'odio, fino al momento in cui uno dei due decide di fare un passo decisivo che porta nella mente dell'altro non po...