23- Vacanze Pasquali

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Il mese di Aprile ormai volgeva al termine e mancava sempre meno agli esami, quindi l'ansia cresceva negli studenti. Durante quelle vacanze i giovani stavano cercando di studiare quante più materie possibili ed erano veramente stremati. Ron ed Hermione alla Tana ripetevano giorno e notte sotto forte insistenza della ragazza, Pansy e Blaise si incontravano ogni pomeriggio a casa del ragazzo per fare dei ripassi generali di tutto il programma, Blaise odiava studiare in compagnia quindi aveva sempre rifiutato gli inviti dei suoi amici preferendo farlo da solo, invece Harry e Draco stavano trascorrendo insieme le vacanze a Grimmauld Place ed anche loro si stavano impegnando molto nello studio. Avevano riorganizzato la casa cercando di renderla meno tetra e ci erano riusciti alla grande: sembrava un posto completamente diverso e i colori più vivaci lo facevano persino sembrare più ampio. Siccome nessuno dei due aveva voglia né di farsi ospitare da qualche parente, né di scroccare casa dei loro amici, tantomeno di restare ad Hogwarts avevano deciso di andare entrambi nella casa che Harry aveva ereditato da Sirius. Il moro dopo la morte dell'uomo non ci aveva mai più messo piede ed entrarci gli era stato molto difficile, ma la presenza di Draco al suo fianco aveva semplificato tutto. Era il lunedì dopo Pasqua, precisamente il 28 Aprile, quindi era anche il compleanno di Blaise e per l'occasione il gruppo aveva deciso di fare un picnic all'aperto in un parchetto non molto distante da Diagon Alley. Al Serpeverde non piacevano le feste, quindi aveva deciso solamente di incontrarsi con i suoi più cari amici senza fare nulla di particolare, inoltre gli aveva imposto di non fargli alcun regalo ma i ragazzi avevano disobbedito. Quella mattina si alzarono tutti molto presto e per le undici si trovarono fuori a questo famoso parco. Appena si videro si abbracciarono forte, quasi come se non si vedessero da mesi nonostante fosse passata solamente circa una settimana e mezzo dal loro ultimo incontro. Andarono a posizionarsi su un punto isolato sull'erba dove appoggiarono la tovaglia ed il cestino contenente tutti i manicaretti per l'occasione, poi si accomodarono. "Blaise hai avuto notizie di Luna?" Domandò Hermione, da un po' di tempo (già da prima delle vacanze da scuola) la Corvonero e il ragazzo stavano avendo dei problemi ed avevano pensato a una pausa di riflessione: stavano insieme da circa tre mesi, ma Blaise aveva capito che erano veramente diversi ed iniziava a sentirsi a disagio con lei.  Un pomeriggio aveva deciso di vuotare il sacco e Luna, nonostante ci fosse rimasta visibilmente malissimo, aveva acconsentito alla pausa di riflessione. "Mi ha mandato una lettera di auguri, niente di che." Lasciò cadere il discorso Blaise, così nel tentativo di cambiare argomento ognuno di loro gli fece gli auguri consegnando il proprio regalo. Il Serpeverde inizialmente finse di arrabbiarsi con il gruppo per aver speso dei soldi per lui, ma ben presto si lasciò andare all'euforia e prese a spacchettare tutti i regali. "Ancora non riesco a credere che tu mi abbia regalato un paio di mutande con su scritto «touch my dick», sei davvero trash Theo." Rise Blaise scuotendo la testa e tutti lo seguirono. Avevano spacchettato tutti i regali e mangiato le deliziose pietanze preparate dalla mamma di Blaise per l'occasione, ora erano sdraiati sull'erba godendosi il timido sole di Aprile. "A che state con il programma?" Domandò poi il biondino ai suoi amici scostandosi una ciocca di capelli ricadutagli sugli occhi. "Noi abbiamo ripassato praticamente tutti gli argomenti degli ultimi due anni, ci manca solo l'ultimo capitolo di Trasfigurazione." Li informò Hermione soddisfatta. "Già, il programma degli ultimi due anni." Confermò Ron con tono scocciato, alzando gli occhi al cielo. "Il quindici si terrà l'ultima partita in veste di studenti di Hogwarts, come vi sentite a riguardo?" Domandò Theo. "Non trovate poetico che l'ultima nostra partita sia Grifondoro-Serpeverde? Tutto finisce come è iniziato." Osservò Harry con un sorriso malinconico. "Mi dispiace da morire, sinceramente: devo molto, forse tutto a questa scuola. Non voglio lasciarla, ho finalmente trovato una famiglia." Continuò poi il moro. "Tra due mesi tutto questo sarà finito, riuscite a crederci?" Aggiunse poi Pansy quasi con gli occhi lucidi. "Pansy Parkinson che mostra le sue emozioni, ti senti bene ragazza?" Chiese Ron poggiandole una mano sulla fronte per verificarne la temperatura e provocando una risata generale. "Mi mancherete da morire, promettetemi che non perderemo i rapporti." Disse Hermione seria. "Granger non ti libererai di noi così facilmente." Annunciò Theo sorridendo. Dopo un breve momento di malinconia l'umore generale si risollevò e continuarono quella giornata nel migliore dei modi. Quando il sole tramontò si decisero a tornare verso casa, salutandosi affettuosamente. Harry e Draco si smaterializzarono direttamente fuori casa e subito entrarono. "È stata una bella giornata, no?" Domandò Harry togliendosi la t-shirt. "Sì, molto bella ma conosco un modo per migliorarla ancora." Ammiccò il biondino con tono malizioso sfilandosi i pantaloni. "Mh, davvero? E quale sarebbe questo modo?" Gli resse il gioco Harry avvicinandosi pericolosamente al biondino mezzo nudo. A quel punto il Serpeverde lo buttò sul letto e fissandolo famelico negli occhi prese a sfilargli i pantaloni e i boxer, per poi iniziare a baciargli il collo. Scese lentamente sull'addome scolpito del moro lasciandogli tanti segni violacei ai quali il ragazzo rispondeva gemendo, e proprio mentre stava per avventarsi sul sesso del moro quest'ultimo lo interruppe. "Vasca?" Domandò con tono voglioso, così il biondo lo assecondò e si fiondarono nella vasca dove terminarono ciò che avevano iniziato. Dopo essersi asciugati, Harry si andò ad appoggiare sul letto mentre Draco prendeva una bottiglia di Champagne babbano dal figo in cucina. Tornò in camera e si stese stappando la bottiglia, versò il liquido in due bicchieri e ne diede uno al moro. "A noi." Annunciò facendo scontrare il bicchiere con quello del suo ragazzo facendolo sorridere. Harry si appoggiò con la testa sul petto del biondino che stava sorseggiando lo champagne e non riusciva a smettere di sorridere pensando a quanto fosse fortunato ad averlo con sé. "Che faremo l'anno prossimo?" Domandò un po' preoccupato il Grifondoro guardando l'altro. "Che intendi dire?" Gli chiese il biondo accarezzandogli i capelli. "Sì insomma, io penso che andrò a studiare per fare l'Auror, tu che vuoi fare?" Spiegò meglio. "Sinceramente non lo so, mi piacerebbe fare il pozionista per il San Mugo ma dubito che assumerebbero un ex Mangiamorte." Spiego Draco con un tono di voce triste. "Tu non sei più quella persona, non lo sei mai stato. Si accorgeranno ben presto della tua bravura e ti prenderanno sicuramente." Lo confortò per poi farsi serio. "E invece, che sarà di noi?" Lo interrogò Harry. "Harry per me questo non è un gioco, io faccio sul serio con te." Affermò Draco, poi si sedette costringendo anche l'altro a tirarsi su e lo guardò negli occhi. "Io ti sposo Harry." Proclamò serio non distogliendo nemmeno per un attimo lo sguardo dalle iridi del Grifondoro che sorrise a trentadue denti e lo baciò.

NOTHING WAS THE SAME || DRARRYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora