Erano passati ormai sette giorni da quando i suoi amici erano partiti ed Harry non faceva che studiare: la mattina si svegliava presto e correva a seguire i corsi di recupero nei quali era estremamente attento, faceva domande, interveniva e prendeva appunti di ogni parola che uscisse dalla bocca dei professori. Alle tredici andava a pranzare e non appena finiva tornava subito in aula per seguire le lezioni che terminavano alle diciassette, orario in cui andava in biblioteca per svolgere i compiti assegnatigli e per approfondire gli argomenti trattati in mattinata. Verso le diciannove cenava, dopodiché andava nel suo dormitorio dove dopo aver fatto una bella doccia ed essersi messo il pigiama rispondeva alle lettere del suo ragazzo per poi leggere un buon libro e dormire. Questa routine per quanto fosse stancante era veramente efficace e in quei pochi giorni Harry aveva abbondantemente recuperato e approfondito. Era stato colmo di lavoro tutta la settimana fermandosi solo mezza giornata a Natale, ma il pomeriggio di quel giorno lo aveva comunque trascorso in biblioteca tra una ricerca e l'altra. Riempiendo le sue giornate di studio era riuscito a non sentire troppo la mancanza dei suoi affetti che nonostante fosse attutita dall'istruzione era comunque molto presente. Gli mancavano le battute pungenti di Pansy, le abbuffate di Ron, gli abbracci di Hermione, l'ironia di Blaise, la pessima risata di Theo, i baci di Draco, i suoi sguardi e perché no, anche le loro nottate intense. A dirla tutta Harry era leggermente preoccupato: la sera precedente il biondo non gli aveva scritto, non gli aveva inviato un bigliettino né niente del genere e non era una cosa da lui, ma cercò di non farci troppo caso per non risultare ossessivo. A malincuore controllando tra la posta ricevuta quel giorno dai suoi amici notò che mancava di nuovo una lettera da parte di Draco. Sapeva che era una situazione temporanea e che ben presto sarebbe tornato tutto alla normalità: tra cinque giorni il suo ragazzo sarebbe tornato ed Harry ne era entusiasta. Nei giorni precedenti era andato dalla McGranitt per parlarle della situazione in corso con Seamus e ora si sentiva molto più sicuro. La donna l'aveva tranquillizzato dicendogli che l'avrebbe punito e tenuto d'occhio e che se fosse diventato un pericolo per la loro incolumità l'avrebbe allontanato dall'istituto. Il moro finì di scrivere la lettera per il suo ragazzo ma essendo troppo stanco e non desiderando altro che dormire decise di spedirla l'indomani prima di andare a fare colazione, quindi si addormentò. La prima cosa che fece la mattina successiva dopo essersi preparato fu dirigersi verso la guferia per spedire la lettera: si era svegliato più tardi del previsto ed era già in abbondante ritardo per la colazione. Quando ebbe terminato la sua commissione si affrettò a raggiungere la Sala Grande sperando di riuscire a mettere qualcosa sotto i denti prima dell'inizio delle lezioni, ma evidentemente il destino amava giocargli brutti scherzi. Harry si trovò davanti Colin Canon che iniziò a scattargli ripetutamente delle foto chiedendogli cosa ne pensasse dell'accaduto. "Ma che stai dicendo Colin, a cosa ti riferisci? E piantala con quel dannato flash!" Lo rimproverò coprendosi gli occhi con le mani. "Ma come Harry, non sai niente?" Domandò Colin sconvolto passando subito all'altro una copia della Gazzetta del Profeta. A quel punto Harry sgranò gli occhi e si sentì mancare l'aria leggendo il titolo in prima pagina. «Figlio dei Malfoy, nota famiglia Purosangue, aggredito da un suo coetaneo nell'abitazione in cui stava trascorrendo le vancanze Natalizie.» Recitava il titolo, Harry dovette appoggiarsi al muro per non cadere per lo shock e una volta trovate le forze necessarie continuò a leggere l'articolo. «L'aggressore si sarebbe introdotto nella dimora dove alloggiava il giovane e l'avrebbe aspettato fino al suo rientro. Una volta tornato gli avrebbe lanciato addosso una scarica di maledizioni differenti ed avrebbe lasciato l'abitazione senza soccorrerlo in alcun modo. Ancora ignoti i motivi di tanta violenza nei confronti dell'erede dei Malfoy, ma non si esclude alcuna opzione. Al momento è stato individuato un possibile aggressore ma non si può rendere nota l'identità per motivi di privacy, per quanto riguarda il giovane ferito è attualmente ricoverato da due sere al San Mugo, pare che abbia subito parecchi danni fisici ma che le sue attuali condizioni siano stabili e che si stia riprendendo abbastanza velocemente." Harry si portò una mano alla bocca sconvolto e quando Colin domandò cosa ne pensasse dell'accaduto e se volesse rilasciare un'intervista lo mandò al diavolo e corse in presidenza. Si diede mentalmente dello stupido per aver pensato che il suo ragazzo lo stesse ignorando di proposito e si sentì male all'idea che mentre due sere prima lui formulava quei pensieri Draco stesse rischiando la vita. Senza bussare entrò nell'ufficio della McGranitt e quando lo trovò vuoto andò su tutte le furie e si chiese dove potesse essere. Corse in Sala Grande e fortunatamente incontrò la donna che stava uscendo di lì. "Professoressa, ho letto l'articolo della Gazzetta, voglio un permesso speciale per andare da Draco." Disse velocemente. "Stavo venendo proprio da te Harry, vedrò cosa posso fare. Vieni con me nel mio studio così possiamo parlarne un po' e capire come gestire la situazione al meglio." Rispose la preside. "Sta tranquillo, Malfoy è forte e si riprenderà." Continuò per poi abbracciarlo calorosamente. I due si recarono a passo spedito nell'ufficio della McGranitt e dopo aver spedito un paio di lettere ad alcuni contatti della donna al Ministero per avere i dovuti permessi, si accordarono affinché Harry partisse per il San Mugo l'indomani mattina. Il moro passò la giornata in uno stato di agitazione e decise di non seguire i corsi né tantomeno di studiare, si chiedeva chi potesse essere stato ed a un tratto la risposta si palesò nella sua mente. La voce di Finnigan la sera della festa prima della partenza dei suoi amici riecheggiò nella sua testa: «ve la farò pagare.»
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NOTHING WAS THE SAME || DRARRY
FanfictionHarry Potter e Draco Malfoy si attraggono a vicenda ma nessuno dei due ha il coraggio di ammetterlo quindi mascherano l'interesse con l'odio, fino al momento in cui uno dei due decide di fare un passo decisivo che porta nella mente dell'altro non po...