La mattina seguente Harry si svegliò con un allucinante mal di testa, i vestiti della sera precedente ed un vuoto totale in testa. Sbadigliò ripetutamente cercando di riprendere contatto con il mondo esterno.
"Oh Merlino!" Scattò dal letto ricordandosi di quanto accaduto con Draco e Seamus e notò con dispiacere e rabbia che il biondino non l'aveva più raggiunto per chiarire. Vide che i suoi compagni non erano in stanza e capì di essersi svegliato molto tardi, quindi si affrettò a raggiungere il bagno per lavarsi. Quando fu pronto controllò l'orologio: era ora di pranzo. Corse fuori dalla Sala Comune e si affrettò verso la Sala Grande per mettere qualcosa sotto i denti e cantarne quattro al Serpeverde che affollava i suoi pensieri da vari mesi. Fortunatamente era Domenica e non doveva preoccuparsi delle lezioni, pensò mentre correva tra i corridoi deserti. Giunse in Sala Grande e cercò con lo sguardo il biondo, trovandolo a ridere e scherzare con i suoi compagni. Dannazione, solo lui era preoccupato per la situazione creatasi la sera precedente? Vedendo Draco così allegro decise quindi che non sarebbe andato lui a chiarire, ma che se il biondo avesse avuto qualcosa da dirgli avrebbe dovuto farsi avanti lui. Prese posto accanto ai suoi amici sbuffando. "Alla buon'ora, ho cercato di svegliarti in ogni modo ma non c'è stato niente da fare. Ho pensato che fossi troppo stanco e ti ho lasciato dormire." Lo informò il rosso. "Si grazie amico, ero distrutto: ieri sera ho alzato un po' il gomito." Si scusò Harry provocando una risata alla sua migliore amica. "Un po'? Harry eri completamente andat- Oh, mi sa che c'è qualcuno per te." Constatò Hermione. Il moro percepì una lieve pressione sulla schiena, così capì che qualcuno lo stava chiamando e si voltò. "Harry scusami se ti disturbo, volevo parlarti un po' di ieri sera." Era Seamus Finnigan con un'aria piuttosto imbarazzata e vari lividi sul volto. "Oh Seamus certo, dopo pranzo facciamo due passi, okay?" Il giovane annuì e si allontanò ed Harry continuò il suo pasto. Sbirciò in direzione dei Serpeverde e con grande gioia notò che il ghigno che poco prima affollava il volto di Malfoy mentre scherzava con i suoi amici era sparito lasciando spazio ad un'espressione indignata. Sorrise soddisfatto, ma percepì una certa disapprovazione sul volto dei suoi amici. "Che vi prende ragazzi?" Chiese quindi. "Harry che intenzioni hai con Seamus e Draco?" Domandò Ron. "In che senso? Con Seamus non c'è niente, eravamo entrambi ubriachi e presi dal momento. Andiamo, non sappiamo nemmeno se è gay, ma anche se fosse non è il mio tipo e mi sta pure un po' antipatico. Con Draco la situazione è ferma, ieri notte mi ha detto che sarebbe venuto a chiarire ma non si è presentato. Io non andrò di certo a parlargli e lui non sembra minimamente preoccupato per quanto successo. In ogni caso è lui che mi deve delle scuse per l'inutile scenata che ha fatto: io non ho fatto niente di male, ma anche se fosse lui non ha alcun diritto su di me. Non stiamo insieme nè niente del genere, ci vediamo di tanto in tanto per spassarcela un po'." Scrollò le spalle il moro. "Harry per quanto riguarda Seamus è cotto di te da ben due anni: lo sanno anche i muri, ha sempre cercato di fartelo capire ma tu sei tonto. Draco invece lo vedo molto preso da questa situazione, mi sa che è innamorato. Forse per te non è niente di serio ma per lui sì, io credo che dovreste parlarne una volta per tutte senza barriere né filtri e capire cosa fare." Annunciò Hermione. Harry non sapeva se essere più sconvolto per quanto detto di Seamus o di Draco, ma decise che per il momento non voleva preoccuparsene, quindi scosse la testa e scacciò via questi pensieri. Finì di pranzare e uscì dalla Sala Comune chiacchierando con i suoi migliori amici. "Oh Harry, facciamo quei due passi di cui parlavamo prima?"Lo raggiunse Seamus. "Va bene, andiam-" Venne interrotto subito da una voce inconfondibile. "Potter, ti devo parlare!" Riconobbe subito Draco. "Malfoy, ti sei degnato di parlarmi, finalmente." Disse alzando un sopracciglio. "Muoviti deficiente, non ho tempo da perdere." Annunciò il biondo prendendogli un polso e dirigendosi verso l'uscita. "Malfoy c'ero prima io." Seamus afferrò l'altro polso. "Finnigan vuoi che finisca il lavoro di ieri sera? Vedo che hai solo un occhio nero, vuoi che ti colori anche l'altro?" Lo sfidò. "Andiamo, smettetela!" Urló Harry. "Sono grande abbastanza per decidere con chi parlare, non credete?" I due annuirono e Harry continuò: "Parlerò prima con Seamus dato che sarà una cosa veloce e poiché me l'ha chiesto prima." Si voltò e seguì il grifondoro sotto lo sguardo stizzito di Malfoy. Giunsero nella Sala Comune che era fortunatamente vuota e si appartarono in un angolo. "Harry mi dispiace di averti creato problemi con Malfoy, ma non riesco proprio a sopportarlo: è così irritante. Senti, volevo dirti una cosa da un po', ho cercato di dirtela qualche mese fa sul treno ma poi c'è stato l'attacco dei Mangiamorte e non mi sembrava il caso, ecco." Annunciò Seamus. "Sputa il rospo." Proferì Harry annoiato. Seamus era una brava persona ma ad Harry non interessava minimamente stare lì con lui, l'aveva fatto solo per dare fastidio al Serpeverde. "Beh Harry, tu mi piaci da molto tempo, ma non ho mai trovato il coraggio necessario per dirtelo. Ieri sera però ho capito che anche tu ricambi i miei sentimenti e mi hai reso il ragazzo più felice del mondo." Sorrise il Grifondoro, poi si allungò per baciarlo ma Harry lo respinse allontanandosi. "Seamus mi sa che hai frainteso: io non provo niente per te se non una forte amicizia. Mi sto frequentando da un po' con Draco e mi trovo bene con lui, ma anche se non ci fosse tu non saresti comunque il mio tipo. Ieri sera ero ubriaco fradicio, mi stavo solo divertendo un po' e pensavo che per te fosse lo stesso. Mi dispiace averti illuso ma questa è la verità." Scrollò le spalle il moro provocando delle lacrime sul volto dell'altro. "Dannazione Harry come osi dire «mi stavo solo divertendo un pò?» Lo sanno tutti che sono cotto di te, tu hai giocato con i miei sentimenti! Sei un bastardo." Concluse Seamus prima di sparire e rintanarsi in bagno. Harry sospirò "che giornata del cazzo" pensò, ed uscì a cercare Draco.
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NOTHING WAS THE SAME || DRARRY
FanfictionHarry Potter e Draco Malfoy si attraggono a vicenda ma nessuno dei due ha il coraggio di ammetterlo quindi mascherano l'interesse con l'odio, fino al momento in cui uno dei due decide di fare un passo decisivo che porta nella mente dell'altro non po...