Witch

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Il rosso è sempre stato un bel colore.
Non sui miei capelli.
Anche il verde.
Ma non nei miei occhi.
Le mie lentiggini poi mi rendevano repellente.
Figuriamoci l'amore che potevo provare per chiunque.
Ero vista come una prostituta, un demone.
Una creatura infernale mandata da Satana per fare razzia di anime.

Tutto inizió ad andare sempre peggio quando saltó fuori il termine "strega".
I trucchi con le carte non sono magie!
Sono truffe! Raggiri!
Ma questo non importava.
Una su un milione, rossa e lentigginosa contro tante pecore more.
Ma ancora non era ancora il peggio.
Arrivó tutto quando scoprii cos'era l'amore.

Oh avevo giurato che se qualcuno avesse ferito il suo cuoricino sarebbe marcito.
Avevo pregato anche lei di starmi alla larga, di dare ascolto alle mie povere parole, ma mi fu amica.
-Trova chiunque ma non me.
-Ma se io volessi te?
Per un attimo balenó in me il pensiero che fossi tornata una persona e che la mia immagine di emissaria degli inferi fosse scomparsa e quell'amore fu suggellato in un bacio.

Un bacio sbagliato, che lei dimenticó presto.
C'era stato tutto e c'era stato nulla per noi.
La mia felicità la loro sciagura.
La loro felicità la mia sciagura.

Ma quando oramai, privata di vestiti e capelli, umiliata in pubblica piazza, sola, pregai che tornasse da me anche se la mia ora era quasi giunta, mi ricordai del mio bellissimo sbaglio e la guardai negli occhi.
-Non prenderó niente di niente da nessuno tranne te.
E inespressiva prese la fiaccola che come per un suo tremore, cadde.

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