Potrebbero esserci scene violente che magari non vi piacciono perció se non amate questo genere di One Shot saltate il capitolo.
Grazie.Anjieru era tornata in quella foresta, ormai non le apparteneva piú. Se n'era andata e ora era giusto che lasciasse quei confini per sempre.
Ma lei era ritornata a cercare perdono.
-Colyne! Voglio parlare! Ti prego raggiungimi!
In un'attimo si udirono dei fruscii e una ragazza mora, con una felpa nera il cui cappuccio era calato sulla fronte e una maschera in viso, le comparirono davanti.
-Anjieru... Cosa ci fai qui?
La voce di quest'ultima era fredda come il ghiaccio mentre dentro di lei ribollivano odio e collera.
-Volevo cercare il tuo perdono... E magari parlare con Jo-
-NON PRONUNCIARE QUEL NOME.
Disse irata Colyne andandole contro.
-Non sei degna nemmeno di pensarci...
Le disse con odio, digrignando i denti. I suoi istinti omicidi stavano per avere il sopravvento, la sclera dei suoi occhi si colorava di nero mentre iride e pupilla diventavano rosse come il sangue. Era un demone e niente e nessuno l'avrebbero fermata di fare ció che voleva fare.
Prese Anjieru per il collo e la spinse contro un albero.
I suoi artigli crescevano e delle ali rosse comparivano sulla sua schiena.
L'erede del signore del cahos era lì, pronta a fare giustizia.
Intanto Anjieru si dimenava cercando di liberarsi, Colyne la lasció crollare a terra affannata e posó un piede sul suo stomaco e premette.
-Questo è per aver cercato di uccidermi tempo fa...
Inizió a pestarle l'addome con i suoi scarponi finchè non ruppe una costola, poi la sollevó per i capelli e con gli artigli le taglió di nettó la coda dei suoi capelli color zucchero filato.
-Questo è perchè non sei bella. E sono perchè hai una quarta finta di reggiseno non ti ci devi fingere.
Anjieru soffriva e urlava ma Colyne aveva il male dentro, e quel male di vendetta non si ferma.
La mora sollevó la ragazza spiengendola con lo scarpone fino ad appoggiarle la testa su un'albero e prese ad artigliarle la schiena, riempiendola di solchi sanguinanti.
-Questo è per aver tradito la mia fiducia molteplici volte.
Le ferite a contatto con l'aria bruciavano ma Anjieru era troppo debole per fare qualsiasi cosa.
Colyne non aveva ancora finito, trapassando le spalle dell'altra con gli artigli e la scaraventó su un'altro albero.
Le strinse il collo e sempre tenendola ferma contro il tronco con violenza avvicinó i suoi artigli alle labbra della ragazza.
-Non oso pensare a quante persone abbiano visto queste labbra.... Puttana.
Poi, lentamente gliele taglió via e sul volto di Anjieru rimase solo un buco che mostrava dei denti sporchi di sangue.
Colyne la lasció e la ragazza dai capelli rosa crolló a terra con violenza, fratturandosi probabilmente il cocige.
-Sei stata una stronza. Per tutti questi anni, noi ti siamo stato vicini, siamo stati la tua famiglia.... Joni ti amava piú della sua stessa vita ma a te non importava tu lo tradivi e nonostante lui fosse distrutto dentro trovava sempre la forza per perdonarti. Non parliamo dei tuoi figli, che non ricordi nemmeno che faccia abbiano. Parliamo di tutte le fiduce che hai tradito. Parliamo di me, che io ti volevo bene ma mi hai trattata come l'ultima dell sceme ma sai... Chi semina, raccoglie anche e tu stai raccogliendo i frutti del tuo operato...
Colyne si tolse con forza la maschera dal volto, rivelando il suo viso che l'ira aveva deformato in uno sguardo orrendamente carico d'odio e i denti stretti, come una bestia.
-Ora... Guardami bene in faccia, Anjieru Iriamuzu, guardami bene in faccia così che quando Černobog ti chiederà chi è stato a ridurti in questo stato tu risponderai "Colyne Rekrap" erede del signore del cahos.
Detto questo piantó i suoi artigli nel petto della ragazza facendo schizzare il sangue sui suoi vestiti. Quando ebbe toccato la colonna vertebrale tiró fuori con violenza la mano, sul cui palmo, vi era intatto il cuore della ragazza.Tornata a casa, si diresse in camera di suo fratello adottivo Joni.
-Hey, Joni...
Lui alzó lo sguardo rivelando gli occhi arrossati e l'iride quasi nera dalla depressione che lo affliggeva.
-Guarda cosa ti ho portato!
Disse prorgendole il cuore di Anjieru.
Joni prima lo guardó e poi guardó gli occhi nocciola di Colyne, ormai tornati normali.
Ad un tratto fu come sentirsi liberi da un peso e i suoi occhi, pur non tornando verde smeraldo, si riavvicinarono al verdastro.
-Grazie Colyne...
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