Capitolo 18

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Jane

E' passata 1 settimana dall'uscita con Harry. Stiamo insieme dalla mattina fino alla sera. Usciamo, andiamo in spiaggia, ci baciamo...Ci baciamo!

Più passa il tempo più mi innamoro di lui. Non posso smettere di pensare a lui, è sempre nella mia mente.

Il suo sorriso.

I suoi occhi.

I suoi capelli.

Le sue mani.

Sono così felice. Il mio sogno si è avverato. Però Harry non ha ancora confermato niente. Non sò nemmeno se siamo fidanzati o no. Ma ho paura di chiederglielo.

Ma ho paura anche di un'altra cosa...Tra 3 settimane Harry ritornerà alla sua vita da pop star e tra di noi cosa accadrà?? Mi dimenticherà di nuovo??

Poi..."noi" non sò nemmeno se posso chiamarci in quel modo.

I miei pensieri vengono interrotti dal mio telefono che squilla. Guardo il display e leggo "Harry".

Accetto la chiamata.

"Ehiii"

"Ehi bellissima!"

"Piantala! Io non sono bella!"

"Che cosa?? Ma ti sei guardata allo specchio??"

"Si! E sono brutta!"

Lo sento sospirare. "Pensa a quello che vuoi per me sei bellissima!"

"Grazie..." Sussurro. Lo sento ridere. "Perchè mi hai chiamato??"

"Scusa se ti volevo sentire!"

"Bhè adesso mi stai sentendo contento??"

"Si!" Rido. "Oggi è una splendida giornata andiamo al mare??" Mi chiede.

"Certo!"

"Perfetto arrivo allora!"

"No aspetta!"

"Che c'è??"

"Aspetta 10 minuti e vieni!"

"Perchè...??"

"Pronto?? Forse perchè mi devo mettere il costume??"

"Va bene va bene però muoviti!"

"Sisi a tra poco"

"A tra poco bellissima"

Sbuffo e attacchiamo.

Corro al mio armadio per cercare il costume. Quando lo trovo corro nel bagno e mi cambio.

Dopo 10 minuti ero pronta. E sento il clacson di Harry fuori casa.

"Vado al mare ci vediamo stasera!!" Urlo prima di uscire. Non aspetto la risposta che esco e mi dirigo alla macchina di Harry.

"Ciao bellissima!" Mi bacia.

"Dovresti smetterla di chiamarmi così!"

Lo sento sbuffare. Mette in moto e guida verso il mare.

Per tutto il tragitto siamo stati in silenzio. Pochi minuti dopo siamo arrivati. Scendiamo dalla macchina. Vedo Harry che sta davanti a me, di solito si avvicina e mi prende per mano ma questa volta no.

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