capitolo nove

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<Cassandra, stai bene?>

Scuoto la testa e vedo Bella vicino a me.

L'immagine di lei che si bacia con Matt è ancora fresca nella mia mente.

Non so se sto impazzendo o altro.

Molto probabilmente sto impazzendo.

<si, sto bene> affermo e mi concentro sulla lezione di filosofia.

Smettila di fare la strana. Mi ripeto.

Da quando ho avuto la prima... Visione, continuo ad averne in continuazione.

Alcune volte vedo i miei amici da bambini, altre in situazioni recenti.

E la cosa più imbarazzate e quando vedo... Le loro scene private.

Mi sento una ladra, perché io non dovrei immaginarmi quelle cose.

Non lo faccio di proposito. Penso, ed è vero.

Vorrei non vederle certe scene.

Ma...non so perché, continua a succedere.

Le visioni su Orion sono le più frequenti. E la cosa mi fa imbestialire.

Io e lui non siamo nemmeno amici. Non dovrei immaginarlo.

Non dovrei avere la mente occupata da immagini di lui da piccolo che va sulla bici o che legge un libro.

Dovrei farmi i fatti miei.

Non è diffilice ed è anche l'unica cosa che voglio.

Vorrei sapere qual'è la forza soprannaturale che si diverte a complicarmi la vita.

Anche perché sta facendo un ottimo lavoro.

<Railly, potrebbe prestare attenzione?> mi domanda la prof.

<lo sto facendo> dico e lei mi guarda storto, ma non dice nulla.

Il suono della campanella è musica per le mie orecchie.

Pranzo con i miei amici, al nostro solito tavolo.

Oggi Claire non è venuta a scuola, quindi dovrò fare l'ora di recitazione da sola.

Ah, giusto. Ci sarà anche Orion. Penso e sbuffo rumorosamente.

Mancano ancora venti minuti quando mi alzo per andare in auditorium.

Arrivo nello stanzone ma non mi siedo.

Vado sul palco e inizio a giradarmi intorno.

<probably as clear as the sun, my tendency to continuity, contrary to all expectation, I'm here. > inizio a canticchiare a bassa voce, con gli occhi chiusi.

<you want a rose that has no thorns, but this is not the norm. For you I'll be wrong, but I am here. It falls in love with an imperfection, I'm here.> alzo la mia voce di qualch ottava, dimenticandomi di tutto e di tutti.

<for you I'll be wrong, but I am here. I live every second as the last second, I believe in a few things but I believe all the way. I love irresponsibly so much that I can not stop.> la mia voce si ferma di colpo.

Apro gli occhi e lo vedo.

Orion.

Di fronte a me e che mi fissa intensamente.

Il suo sgurado non mi mette in soggezione o in imbarazzo. Così continuo, guradndolo.

<I would do all the steps back to quarrel make a car the house to live in and hold you to be sure that I'm gonna lose. another time.>

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