capitolo ventisei

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Mancano solo quindici giorni a Natale. Penso sorridendo e segnando un altra x sul calendario. 

Guardo la mia camera. 

Tutte le decorazioni mi mettono di buon umore ogni mattina. E credo che sia questa la cosa che amo di più del Natale. Anche più dei regali. 

Come ogni mattina, accendo le luci che ho messo intorno alla tastiere del letto e quelle che ho messo sulle tende.

Guardo per qualche secondo le palline rosse e argento riflettere le luci e sorrido, come una bambina.

Indosso una gonna blu e un maglioncino grigio, infilo le calze blu e gli stivaletti grigi.

Mi trucco come mio solito, abbondando con il correttore per coprire le occhiaie che ormai sono diventate le mie mogliori amiche.

Ammetto che tornare a casa ogni sera tardi e restare buona parte della notte a parlare con Orion forse non è l'antidoto migliore, ma non riesco a farne a meno.

Oggi è domenica. Claire e Camilla hanno dormito da me, ma stanno ancora dormendo.
Io non ci sono riuscita.

Ero troppo emozionata per oggi.

Ancora non ci credo che andremo a Manhattan.

Doveva essere una sorpresa per il compleanno di Noah, ma Claire è una pessima bugiarda, quindi ora lui sa tutto.

E addio effetto sorpresa. Ma non fa nulla.

Sarà una giornata talmente bella che non mi importa della sorpresa o di altri dettagli.

I ragazzi volevano prendere l'auto, ma io mi sono opposta. Usare la macchina ci avrebbe fatto perdere solo tempo. E io non voglio perdermi nemmeno un giorno di questa breve fuga a Manhattan.

Cinque giorni.

Cinque giorni con i miei amici.

E con Orion.

Incurante delle mie amiche, Mera salta sul letto.

Questo è il suo modo per darmi il buongiorno.

Ma le ragazze non ne sembrano particolarmente felici di questo risveglio.

È un miracolo se siamo riuscite ad arrivare in stazione in tempo.

Le ragazze ci hanno messo un eternità per prepararsi, ma una volta arrivate alla stazione ne capisco il perché. Noah e Nash.

Ovviamente, Claire vouole farsi notare da Noah. Come se ce ne fosse bisogno. Noah la noterebbe anche lontano un chilometro.

E Camilla... Camilla pare essersi finalmente resa conto d'esistenza di Nash.

Ci ha messo un paio di mesi, ma ha capito che Nash è abbastanza preso da lei. 

Facciamo i biglietti per il treno e mando un messaggio a Gale.

Avvertendolo su dove sono.

A causa dello stupido tirocino è fuori città da due settimane e dovrebbe tornare tra un paio di giorni. 

<Mal> dice Claire <hai preso tutto, vero? >

Annuisco, distratta.

Mi sento terribilmente in colpa per aver lasciato i cuccioli a casa.  Ma non avevo scelta.

Spero solo che la ragazza che se ne occuperà sia gentile. E che sopravviva a Cerbero.

<staranno bene> dice Orion al mio orecchio.

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