PRESCELTA.

capitolo sedici

ORION.

Non avrei mai pensato che lo avesse fatto.

Non ci credo nemmeno adesso.

Mi ha baciato.

So che probabilmente lo ha fatto perché si sentiva obbligata a farlo.

Forse perché tutte quelle immagini l'hanno obbligata.

O forse perché erano ricordi talmente forti che hanno avuto il sopravvento.

Ma preferisco pensare che lo abbia fatto perché le andava.

O almeno, io l'ho fatto per quello.

<Nash arriva tra poco> le dico e lei annuisce.

Sorride e si risiede.

La guardo e un sorriso involontario si forma sulle mie labbra.

Mi fa un cenno e io mi siedo affiaco a lei.

Resto piuttosto sorpreso quando la mia mano cerca la sua, come se fosse il suo posto, e quando stringe le sue dita alle mie.

È la prima volta, in diciotto anni, che mi sembra di aver fatto la cosa giusta.

Restiamo in un silenzio piacevole finché lei non inizia a canticchiare.

<pass, this night will pass, and will probably go back to love. go crazy, I know I go crazy. because there is not enough time, because nothing ever changes, even though in the back of our loves, we use silly words, because it is stupid who think that not even need the pain.> canta.

E la sua voce mi arriva come una delle cose più belle al mondo.

Nella sua voce, e dentro di lei, sento solo felicità e gioia.

Non so a chi, o a che cosa, associare quelle emozioni, ma non mi importa.

Adesso voglio solo perdermi in lei.

Si blocca di colpo metre canta.

Io la guardo, confuso.

Mi sorride dolce, poi capisco.

Deve aver appena visto un ricordo.

<non voglio uscire da qui> sussura guadandomi.

<perché?> domando curioso.

<fuori mi eviterai> dice.

Non c'è traccia di accusa nella sua voce, solo paura di stare sola di nuovo.

<non succederà > le dico <ci ho rinunciato>

Lei sorride, raggiante.

Si sporge verso di me e mi sussurra sulle labbra.

<potevi rinuncuarci prima> dice <mi sei mancato>

<anche tu> rispondo e mi annullo le distanze tra di noi.

La consapevolezza che forse tutto questo sarebbe accaduto comunque si fa spazio nella mia mente.

E io ne sono felice.