PRESCELTA.

capitolo venticinque

Continuo a guardarmi il ciondolo per tutto il tempo che resto fuori, cercando di trovare una spiegazione logica.

Come se tutto questo fosse minimamente logico e sensato.

Infondo, ho solo trovato un ragazzo che ho cercato di ammazzare, un cristallo mi ha scelto, ho aquistato le memorie di altre persone, ho scoperto di amare il ragazzo che volevo uccidere da prima che nascessi e non riesco a stare con qualcuno che vedo i suoi ricordi.

E adesso il mio opale è nero.

Non capisco perché non riesca a trovare una logica, è tutto palesemente normale.

Si, certo. E io sono stata candidata come premio Nobel per la buona condotta.

<Cassandra> mi sento chiamare alle spalle, mi volto e vedo Orion.

Improvvisamente sento come se buona parte del mio buon umore sia tornata.

Se non fosse per l'ansia e la confusione che adesso aleggiano in me, potrei dire di essere perfino serena.

Potrei.

Vorrei che lui non avvertisse sempre ciò che provo. Alcune volte è piuttosto imbarazzante.

<ehi> dico e sforzo un sorriso.

<come mai fuori ?> domanda con un sorriso da furbo.

Penso a quello che è successo e faccio in modo che lo viva anche lui.

Scoppia a ridere, ma poi si ferma sul più bello. Esattamente quando sto ascoltando, innamorata, la sua risata.

<che è successo al tuo opale?> domanda, serio.

Glielo mostro.

Indago sulle altre memorie che adesso mi appartengono, ma non trovo nulla.

Il nulla più assoluto.

<non è nulla> dice risoluto alzando lo sguardo.

Io non dico nulla, non ne sono molto convinta.

<forse il tuo umore lo influenza > ipotizza <o forse è il tempo>

Sorrido, sforzandomi di credergli.

Infondo non abbiamo molte idee.

<a te è mai successo?> domando.

Lui ride, piano.

E io mi perdo nella sua risata. Mi dimentico totalmente di essere in un corridoi scolastico. Adesso siamo solo io e lui.

Vengo invasa da altri ricordi, ma li trattengo.

Vengo invasa da ricordi forti, fortissimi, e incredibilmente vividi.

Come se li avessi vissuti io.

Lo guardo e mi innamoro di lui, forse per la millesima volta.

Mi avvicino e lo bacio.

Non è un bacio delicato, è improvviso e pieno di vita.

Il bisogno di sentirimi viva aumenta quando lui ricambia il bacio con la stessa forza.

Totalmente persa in Orion. Ecco cosa sono.

E non voglio ritrovarmi.

Voglio perdermi ancora in lui.

Lui mi spinge contro la finestra.

Continuiamo così per un pò, finché, esausti, non ci stacchiamo per riprendere aria.

<sai> sussurra con la voce roca <adoro questa maglia, sta benissimo con il tuo ciondolo >