capitolo sette

87 11 5
                                    

È passata una settimana da quando io e Claire ci siamo sfogate.

Da quel giorno a oggi posso dire con una certa sicurezza che il nostro raporto si è rafforzato.

Cosa più unica che rara considerando la mia difficoltà nellinteragire con le ragazze.

Solitamente lego di più con i ragazzi.

In questa settimana abbiamo deciso di 'superare il problema' da ragazze mature e giudizose.

In realtà siamo andate vicino un fiume e abbiamo urlato quello che ci passava per la testa.

Claire ha insistito per bere la birra.

Aveva visto la scena in un film.

Lei ha scoperto do essere astemia. Io di poter reggere l'alcol molto facilmente.

Ammetto di aver superato quasi del tutto il problema Nate.

Peccato che si sia aggiunto il problema Orion.

Non sogno nemmeno la morte di Nate.
Non sogno quando ho cercato di uccidere Orion.

Sogno entrambe in un mix raccapricciante.

Credo che il mio inconscio sia confuso.

Non sa nemmeno cosa mi faccia paura.

Uccidere o vedere la morte?

Bho.

<Mal!! Muoviti devo andare anche io in bagno!>

La voce di Gale mi arriva chiara anche sotto la doccia.

Me lo immagino mezzo nudo fuori la porta, tutto rosso, metre urla e cerca di apparire autoritario.

Scoppio a ridere.

Mi costringo a uscire dalla doccia e a vestirmi.

Esco dal bagno e mi faccio i complimenti mentali per quanto sia stata brava a immaginarmi la scenetta.

Gale è davanti a me, in boxer e maglia del pigiama, con i capelli scuri tutti in disordine e gli occhi ancora assonati.

<buongiorno> dico ridendo.

La mattina è proprio buffo.

Poi non so quale miracolo lo renda maturo durante il giorno.

O meglio, quando è fuori casa.

Quando sta qui diventa un pazzo casinista.

<Mera! Vieni> dico al cane e poi entro in camera mia.

Oggi è domenica.

Finalmente.

Da due giorni non vedo Orion ovunque vada.

Il che è una liberazione.

A scuola è quasi normale vederlo. In fondo siamo nella stessa scuola.

Ma io vorrei sapere quale strana forza dell'universo sta giocando a fare la bastarda con me.

Non è possibile. Ogni volta che esco di casa e vado in un posto qualunque lui è lì.

O è appena arrivato e mi guarda male.

stava già lì e pare voglia uccidermi con lo sguardo.

Adesso, io sarò anche paranoica e fissata, ma queste coincidenze sembrano fatte apposta per darmi fastidio.

E che cavolo.

Mentre insulto mentalmente il Karma, il Fato, le stelle e tutto ciò che fare con queste coincidenze mi imbatto nello sguardo di Cerbero.

Mi sta praticamente implorando di uscire.

PRESCELTA. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora