The Awakening - L'Oscurità non smette mai di lottare. Dramione COMPLETA

17. Sconcertanti Verità

Hogwarts al nostro ritorno è brumosa e silenziosa, il gelo avvolge i corridoi vuoti.
Solo i nostri passi risuonano per la scuola, mentre ci affrettiamo a raggiungere la McGranitt.
Su una cosa ci siamo trovati d'accordo nell'ultima settimana, l'obbligo di informare la preside delle nostre scoperte e chiedere il suo aiuto.
Abbiamo lasciato il Manor oggi, di prima mattina, il caldo ed elegante abbraccio di Narcissa come souvenir di questa strana avventura. 

È stata un'ospite silenziosa e riservata, una vera nobildonna. Una donna libera dal peso dei dolori e degli sbagli altrui.

Anche Malfoy ha abbracciato la madre prima di partire, in quel momento mi è sembrato di vederlo più "umano" e raggiungibile... se mai qualcuno desiderasse raggiungerlo, ovvio.

- Api Frizzole al Limone - scandisco la parola al vecchio gargoyle che scatta subito indietro, permettendoci di raggiungere lo studio che è stato di Silente.
Raramente metto piede in questo posto, in cui ben poche volte sono stata in passato, ma tutto ricorda Silente, tutto respira di lui.
Minerva non ha spostato nulla, l'unica differenza che noto sono due quadri appesi dietro la grande scrivania, più vicini di tutti gli altri. In essi sonnecchiano il professor Piton e Silente.

- Professori, che piacere vedervi vicini senza le bacchette puntate! Qual buon gufo..? - l'accoglienza rilassata e pacifica della preside ha un istantaneo effetto Pietrificus su di me.
Come posso distruggere il suo raro buonumore con queste nefande notizie?
Sto quasi per tirarmi indietro e rimandare, quando quel dannato furetto prende la parola, fregandomi sul tempo.

- Preside, vorrei potessimo avere notizie migliori, ma non è così - asciutto e dritto al punto, il tono atono - Dopo qualche dubbio ed attente ricerche siamo giunti alla conclusione che un giovane Grifondoro, Percival per l'esattezza, potrebbe quasi senza dubbio essere un Figlio della Guerra - conclude piccato.
Notando lo sguardo stupefatto mi affretto a chiarire la situazione con parole più diplomatiche.
- Le possibilità sono realistiche ma le varianti infinite. È possibile che sia solo un bambino difficile e che il cappello parlante inizi a perdere qualche colpo... - noto lo sguardo di fuoco che mi rivolge Malfoy  - Ma... Minerva, è un mio studente e lo vedo poco in linea con il nostro status. Dopo quello che è successo ad Halloween, abbiamo iniziato ad approfondire varie possibilità. Da escludere è sicuramente una nascita babbana, rimarrebbe possibile solo un fatto - concludo decisa.
Lo sguardo della preside si è fatto duro e non capisco il perché.
- Quindi voi due avete deciso di ficcare il naso in cose che non vi interessano? - sussurra gli occhi ridotti a due fessure.
Rimaniamo interdetti e ci fissiamo, tutto ci saremmo aspettati tranne questo!
- Non vi è saltato in mente di parlarne prima con me, invece di andare a tentoni per mesi? - la voce si alza di qualche ottava, mentre un movimento alle sue spalle mi fa capire che i quadri dei due ex presidi dietro di lei, si sono svegliati.
- E cosa avremmo potuto dirle, scusi? - chiede Malfoy che inizia a mostrare segni di nervosismo.
- Non molto di meno di quello che mi state dicendo adesso, signor Malfoy - lo zittisce lei gelida - Adesso sedetevi, noi tre dobbiamo fare una chiacchierata che, francamente, speravo di non dover fare -.

Ci accomodiamo nelle sedie di fronte a lei, lo sguardo sospettoso e curioso al tempo stesso. La McGranitt sapeva? Tutto questo è reale?
Per un momento ho sperato che si mettesse a ridere di fronte alle nostre preoccupazioni, evidentemente non è così.

- Tanto per iniziare, esigo che nessuno dei due mi interrompa per nessuna ragione, se alla fine avrete ancora delle domande sarò lieta di rispondervi - sospira lei.
Solo in questo momento mi accorgo del suo volto stanco, solcato da una ragnatela fitta e intricata.
Annuisco capendo benissimo che vuole spiegarci nel minor tempo possibile una questione che, per lei, non è affar nostro.
Appena annuisce anche Malfoy, parte con  il suo monologo.