The Awakening - L'Oscurità non smette mai di lottare. Dramione COMPLETA

9. Un Invito Inaspettato

E anche Natale è passato.
Ripenso a ieri sera quasi con orrore, non posso cedere alle lusinghe di una serpe.

IO non posso cedere alle lusinghe di QUELLA serpe.

I suoi occhi glaciali che a volte sembrano persi mi fanno sentire quasi in colpa.
E se, ai tempi della scuola, ci fossimo comportati in modo diverso? Se l'avessimo aiutato?
Silente e Piton credevano in lui, perché?
Invece di allontanarlo e comportarci come lui, potevamo cambiare le cose.
Molte vite sarebbero state risparmiate, ed è ingiusto buttare tutta la colpa addosso a quello che un tempo era un ragazzo solo e traviato da un padre pazzo.
Rimugino da ieri sera, colpa delle sensazioni che mi invadono quando siamo così vicini.
Forse sono domande che non troveranno mai risposta.

Il mio sguardo cade sulla scatolina dorata abbandonata sulla scrivania.
Sicuramente lo aveva conservato nella giacca e la mia fuga gli ha impedito di consegnarmi il suo regalo.
Rileggo il biglietto e un sorriso mi scalda il viso pallido nella luce del primo mattino.

Hermione... non mi ha ancora chiamata per nome.
Vorrei tanto sapere che suono ha il mio nome pronunciato dalle sue labbra.

La collana mi guarda luminosa, quasi rilucesse di luce propria. Una sottile catenina d'argento con ancorato un ciondolo tondo rosso come il sangue.
Ho quasi paura a toccarlo perché posso solo immaginare quanto sia costoso.
Vorrei fare un incantesimo rivelatore sul tipo di pietra incastonata, ma la paura di percepire un pietra preziosa è troppa e lascio perdere. 

Per una volta preferirò l'ignoranza.

Un gufo bussa delicatamente alla finestra, è Adelis il gufo delle nevi dei Potter. Uguale in tutto e per tutto alla cara Edvige.
Mi alzo dalla scrivania abbandonando nuovamente la scatolina preziosa per andare a prendere la lettera.
Fuori il tempo volge al peggio e Adelis entra velocemente per appollaiarsi sulla poltrona vicino al camino acceso.

Che gufo atipico.

La raggiungo e mentre mi metto comoda inizio a leggere la smilza missiva.

Cara Mione,
mi spiace che ieri siamo stati poco insieme. Mi hai abbandonato insieme a quelle due serpi che mi hanno fatto ubriacare.
Ho lasciato il castello con Zabini che nemmeno ci reggevamo in piedi.
Come potrai ben immaginare, Ginny mi ha fatto dormire sul divano e poco fa la cara Lily mi ha svegliato con deliziose urla mattutine.
Sono uno straccio.
Ma devo ammettere che mi sono divertito ieri sera e sono sicuro che Malfoy oggi starà peggio di me, perché -il poveretto- è stato lasciato senza giacca ed ha preso freddo.
Ahahah non mi stupirei se oggi non ai vedesse per tutto il giorno al castello.
Ammetto che non è più il Malfoy di sempre, o forse ha solamente deciso di abbandonare la maschera.
Ma tu sta comunque attenta.

Ti voglio bene, Harry.

P.s. Non dovrei essere io ad annunciartelo ma, rimanga tra noi, se venissi alla Tana per il Capodanno sappi che Ron porterà la sua nuova fiamma.
Un abbraccio.
H.P.

Il caldo sorriso che mi aveva provocato la prima parte della lettera, per le disavventure del mio povero amico, svanisce immediatamente.
Sapevo che venire qui era la fine della strana storia con Ron, ma che si rifacesse una vita in questi pochi mesi... non posso crederci.
È come una doccia fredda.

Mi alzo e lascio velocemente la stanza, non senza recuperare la collana dalla scatola e la allaccio con un incantesimo non verbale, mentre percorro i vuoti e silenziosi corridoi del castello senza una meta precisa.
I miei passi mi portano alla Torre di Astronomia, teatro dei uno dei più grandi orrori accaduti in questa scuola.
L'aria fredda ha un effetto energizzante e rimango lì, immobile, per quelle che sembrano ore a fissare l'orizzonte. Quando scendo è quasi ora di cena, recupero il mantello dalla mia stanza e mi controllo allo specchio. Il volto ancora pallido è reso piacevole dal rossore sulle guance provocato dal freddo.
La collana sembra catturare la luce delle torce ed emettere bagliori rossa striscia e ne resto affascinata.