Rosalba è una semplice ragazza come tutte le altre. Ha una famiglia perfetta, una migliore amica fantastica e se la cava a scuola.
L'unica cosa che rimpiange è aver conosciuto Giulia, la sua peggior nemica, ma non sa che tramite lei rincontrerà colu...
PRIMA DI COMINCIARE A LEGGERE, VORREI METTERE IN PRIMO PIANO CHE IO ADORO GIULIA PELEGATTI, E CHE GLI APPREZZAMENTI POCO BELLI DA PARTE DELLA PROTAGONISTA, FANNO PARTE SOLO DELLA STORIA, NON CI E' NIENTE DI REALE QUI'.
QUESTA E' LA MIA PRIMA STORIA, QUINDI IL PRIMO CAPITOLO NON SARA' TANTO BELLO, ANCHE PERCHE' E' DI PASSAGGIO E DEVE POTER DARE ALLA STORIA UN SENSO LOGICO. IO, PERO' CERCHERO' DI MIGLIORARE COL TEMPO.
SOTTO IL CAPITOLO I 2 PROTAGONISTI PRINCIPALI.
METTETE UNA STELLINA E COMMENTATE SE VOLETE, MI FAREBBE PIACERE SAPERE COSA NE PENSATE, CIAOO.
GOOO....
"Io non la sopporto, non la sopporto!" Sto scappando in bagno per chiamare mia mamma, devo dirle di portarmi un altro paio di jeans.
Motivo? Quella gatta morta di Giulia Pelegatti, prima che entrassi in aula ha pensato di farmi un bellissimo scherzo, mettermi la gomma da masticare nella mia sedia. Ma non la passa liscia questa volta, nono. Non è la prima volta che mi ritrovo in situazioni come queste.
"Se tua mamma ti chiede il motivo del cambio, cosa le inventi?" mi chiede la mia migliore amica Shady, ci conosciamo dalle medie e mi è sempre stata vicino nonostante tutto.
"Ah già è vero, cosa le dico ora?" dalla bocca mi esce un sonoro sbuffo, non è possibile, e adesso? Ma io la ammazzo a quella stronzetta, sto già elaborando una vendetta con i fiocchi.
"Dille...ah si, mamma devi portarmi un altro paio di jeans, sai mi sono cacata addosso" scoppia a ridere come se non ci fosse un domani, ma cosa c'è di tanto divertente? Bho, è strana questa.
"Non fare la cogliona e aiutami, sul serio però" la guardo seria per farle capire di smetterla di scherzare, non è il momento.
"Ok, ok scusa, io non so come aiutarti, non mi sono mai ritrovata in queste situazioni"
"Va bene, tranquilla" estraggo dalla mia tasca il cellulare e digito velocemente il numero di mia madre. Cosa mi invento adesso?
"Pronto?" Oh merda.
"Ciao mamma, mi servirebbe un piccolo favore"
"Dimmi tesoro, aspetta, ma tu non dovresti essere in classe?" chiede dubbiosa. In effetti, se non mi avesse sporcato i jeans, sarei ad ascoltare la lezione di matematica e per me è fondamentale visto che io di quella materia non capisco assolutamente niente.
"Sisi mamma, ma ci è stato un piccolo incidente"
"Ros parla, mi fai preoccupare così" la sua voce è seriamente spaventata, forse perché ne combino di tutti i colori e quindi non si fida. E fa benissimo, perché quando rientrerò in classe tirerò così forte i capelli della Pelegatti, che in un baleno se ne ritroverà zero.
"No mamma tranquilla, mi servirebbero soltanto un altro paio di jeans"
"Un altro paio di jeans? Che hai fatto, non credo che saresti capace di farti la pipì addosso come i neonati" ok sta cominciando ad alzare la voce, brutto segno.
"Ma no, che dici ahah? Solo che...ecco...io...si... ci è stato uno scambio di lezione, sai quella di storia manca e allora si cambia con educazione fisica e tu devi portarmi un paio di leggings" tiro un sospiro di sollievo, ho trovato una buona scusa.
"Ma jeans o leggings?" mi chiede confusa, è vero le ho detto jeans...
"leggings mamma, ho sbagliato prima" "Ok tesoro, arrivo subito, ciao" stacca il telefono prima che possa ricambiare il saluto, ma è maleducazione questa uffa.
"Brava sei riuscita ad incastrarla" si complimenta Shady.
"Grazie, adesso aspettiamo che venga mia mamma e poi possiamo andare a picchiare Giulia"
"Non lo vorrai fare davvero vero?" mi chiede spaventata la ragazza difronte a me.
"Ovvio che non lo farò, ma non rimarrò con le mani in mano, gliela farò pagare molto cara"
