Parte 33

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"Forza alzati che andiamo a fare shopping" Shady prende dei vestiti dal mio armadio e me li lancia sulla testa. 

"Vattene, voglio solo rimanere a dormire e non svegliarmi per il resto della mia vita" mi lamento girandomi dall'altra parte per non vedere la sua espressione. Chiudo gli occhi per riprendere a dormire come facevo, prima che Shady venisse a casa mia. Sto per farcela quando la mia migliore amica mi prende per i fianchi e mi butta, letteralmente, a terra provocando un grande tonfo.

"Ma sei impazzita?" mi massaggio il punto dolorante mentre la guardo male.

"Ti aspetto in cucina" mi sorride come se non fosse successo niente e scende chiudendosi la porta alle spalle. Sbuffo e mi rialzo da terra per andare in bagno. Non ho proprio voglia di uscire stamattina, preferisco, come sempre, stare a casa a vedermi serie Tv e mangiare schifezze per dare un senso alla mia vita. Non esco di casa a due settimane. Non ho il coraggio di uscire e rischiare di incontrare Riccardo o Andreas o nel peggiore dei casi, la gatta morta. Una volta finito esco e mi incammino verso la mia stanza per cambiarmi e mettere un filo di trucco. Appena ho finito scendo le scale e in cucina trovo Shady e mia mamma che conversano tra di loro.

"Sono pronta andiamo" esclamo prendendo un bicchiere e versandoci dell'acqua.

"Dove andate ragazze?" ci chiede mia mamma sorridendo.

"Vorrei saperlo anche io" borbotto per poi cominciare a bere.

"Andiamo a comprare qualche vestito" dice Shady lanciandomi una brutta occhiata.

"Divertitevi allora"

"Grazie mamma, adesso andiamo" trascino la mia migliore amica fuori e cominciamo a camminare.

"Dove vuoi andare?" mi chiede euforica. Mi chiedo come faccia visto che questa vita fa completamente schifo.

"Vorrei ritornare a casa e dormire" esclamo ironica.

"Non fare la guastafeste" alza gli occhi al cielo. " Andiamo da Tally Weijl" continua.

"Così lontano" sbuffo non essendo d'accordo con lei.

"Sei una pressa oggi Ros, devi reagire, non puoi stare tutto il tempo a casa da sola. Non sei venuta per due settimane a scuola e non puoi farlo più visto che tra poco chiude e se ti assenti un'altra volta rischi il debito"

"Hai ragione" dico guardandomi e scarpe. Ho anche trascurato la scuola per evitare Andreas. Sono decisa a raccontagli finalmente la verità o rischio di morire sul serie durante la notte. Prendo il cellulare e compongo il numero del mio "ragazzo" se si può definire tale.

"Cosa fai?" mi chiede Shady confusa ed io le faccio segno di stare zitta. Le racconterò dopo.

"Pronto? Ros?" Andreas mi risponde dopo il secondo squillo e dalla sua voce riesco a capire che è abbastanza preoccupato.

"Ehi ciao" riesco a dire con voce tremante.

"Come stai?" chiedo per iniziare.

"Bene grazie. Sei viva allora. Cosa ti è successo?" mi chiede offeso.

"Andreas, ti racconterò tutto. Possiamo incontrarci alle 11:00 vicino al parco di casa mia? Ho bisogno di parlarti"

"Certo, ci vediamo li. Pretendo delle spiegazioni, ciao" 

"Le avrai, a dopo" stacco il cellulare e lo ripongo nella borsa.

"Hai intenzione di raccontagli la verità oggi?" mi sorride dolcendo la ragazza di fianco a me.

"Si, non voglio continuare con questa storia. Lui ha bisogno di sapere" dico ormai sicura della mia scelta. Anche se vorrei ritirarmi non potrei, ormai ho detto ad Andreas di incontrarci. Non si torna indietro. Ho ancora due ore prima di vederlo.

"Eccoci" non mi ero nemmeno accorta di essere arrivate. Non è stato tanto faticoso come pensavo. Entriamo e mi accorgo subito che non c'è tanta gente ma meglio così. Ci sono tante cose belle...felpe, jeans, gioielli, gonne...

Facciamo un giuro nel negozio e nel frattempo prendo in mano quello che mi piacerebbe provare. Anche Shady fa la stessa cosa. Entriamo nei camerini e una volta aver provato, paghiamo ed usciamo definitivamente dal negozio.

"Cosa facciamo adesso?" mi chiede. Guardo il mio orologio e noto che non manca tanto all'incontro ma che abbiamo un poco di tempo per un altro negozio.

Facciamo un giro e dopo aver finito Shady mi accompagna al parco per poi andarsene.

"Dai stai tranquilla, dopo aver parlato con lui sarai finalmente libera di fare ciò che vuoi" mi aveva detto per poi abbracciarmi forte.

Aspetto Andreas seduta in una panchina e nel mentre cerco di formulare le parole nella mia testa ma non mi viene in mente niente. E' come se il mio cervello si sia completamente spento.

"Eccoti" la voce mi costringe a girarmi e una volta fatto noto Andreas in tutta la sua bellezza. Sarà difficilissimo dirgli la verità, non ho idea di come farò. Spero solo che lui continui a voler essere un mio amico ma ne dubito. Mi alzo e gli stampo un bacio sulla guancia. Lo invito a sedersi con me e lui mi ascolta.

"Allora di cosa volevi parlarmi?" mi chiede curioso e noto dalla sua voce un accenno di preoccupazione.

"Innanzitutto volevo scusarmi con te per essere sparita per tutto questo tempo ma avevo voglia di stare sola per chiarirmi le idee" comincio con la voce che trema.

"Va bene Ros, tutto qui?" mi chiede.

"Aspetta devo dirti altre cose" cerco di non badare al nodo sullo stomaco che mi si è formato appena sentita la sua presenza.

"Ti ascolto" mi sorride rassicurante.

"Ecco...io..." chiudo gli occhi per evitare che le lacrime mi scendano ma in questa situazione è difficile trattenerle. Non so neanche da dove iniziare.

"Ros..." mi stringe forte la mano.

"Perdonami Andreas" 

"Rosalba ti posso semplificare le cose: che ne dici se ti aiuto io a dire le cose come stanno ad Andreas?" mi giro di scatto verso quella voce conosciutissima e credo di aver avuto un mancamento. 

Cosa ci fa qui Giulia Pelegatti?

Il ragazzo della mia peggior nemica./Riccardo MarcuzzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora