Il Pazzo

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Soccombe alla notte di stelle distorte.

Non cede di un passo lo chiamano il pazzo.

Il folle e contorto dal volto irrisolto.

Lontano da voci lui guarda e non dice.

Si siede in disparte restando a sé assente.

A domande e risposte non da mai importanze.

Se parla o sta zitto il tutto è già scritto.

Se ama incosciente per tutti è un demente.

Non trema e non ride mai nulla decide.

Il senno non svolta, la mente contorta.

Rubando le attese si volta e prosegue.

Sparisce in un razzo, per tutti lui è il pazzo.

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