Fame

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Nell'oscuro cielo della mente un pensiero bussa incessante.

Ubriacarmi di lacrime non è mai una scelta ma una chiave.

Nuotando tra le nuvole amare di un ricordo e sorvolando quel sole stordente come il suo sguardo.

In bilico tra la folla e me stesso, la follia e il rigetto.

Caffè e sigarette come compagne di sbronze e urla mute tra la testa che gira.

E ruota la notte intorno a me.

Intorno alle facce cupe della metropoli.

Intorno a chi come me sfida se stesso per una farfalla che non può afferrare ma soltanto ammirare.

E allora vola libera come libero è il pensiero che mi porta a te.

Vola incurante del bene che provo e di quanto il dolore alza il gomito.

Vola e volo...

... lontano dall'ennesimo ricordo che porta il tuo nome.

Che porta la mia fame di te.


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