Nessun dove

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Ti guardi. Gli specchi sono occhi di vetro.

Rifletti su questi,

espressioni vincenti.

Distanti.

Pensieri latitanti senza ombra.

Speranze lucenti come l'ambra.

Pianeti nascosti, perversioni indisposte.

Lettere coriacee come armature.

Massi sulla nuca nuda.

Trovarsi a casa propria.

In una bolla di sicurezze.

Dove tutto è nostro ma senza appartenerci, saziarci.

Oggetti di disturbo quotidiano.

Piaceri di contorno.

Cosmetici di bellezza.

Mode, tecnologie e rotoli di carta igienica.

Progresso regresso di fittizi compiacimenti.

Giacenti.

Come gesti incompresi.

Ed i nervi tesi che riflessi ci appaiono arresi.

Resi senza tregua.

Pesi senza stazza.

Nessun dove è la mia stanza.

Il mio traffico di riflessioni.

Il mio orgasmo e la mia pena.

La penna.

Un abbraccio, la corda tesa.

Raptus di PoesiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora