Capitolo 18.

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Eren's pov.

Era mattina, una nuvolosa e poco promettente mattina.
Mi stavo preparando per andare a lezione con gli altri.
A breve sarebbero riniziati tutti i corsi pomeridiani.

Stavano per riniziare gli allenamenti e io avrei avuto bisogno di distrarmi, di spostare tutti i miei pensieri e fare spazio al basket.

Con tutte le cose successe, non fare nulla non fu la cosa migliore.
Nei momenti vuoti infatti venivo pervaso dai ricordi, dal dolore, da tutto quello che successe durante quei tre mesi infernali.

"Ti va di fare un salto al bar?"
Mi chiese il castano.

La sua voce mi distolse dai miei pensieri.
Scossi in modo impercettibile la testa riprendendomi del tutto.

"Sì, certo, va bene"
Dissi prendendo le scarpe.

"Armin tu non vieni?"
Chiesi al ragazzo intento a sistemarsi, si stava facendo un piccolo codino tirando indietro i capelli.

"Oh no, devo finire un progetto, ci vediamo direttamente a lezione"
Disse sistemandosi eventuali ciuffi fuori posto.

Sorrisi, era davvero cambiato in quell'estate.

"Come vuoi"
Aggiunse il castano mettendosi le mani dietro la nuca.

Mi infilai velocemente le scarpe e raggiunsi il ragazzo che era arrivato al ciglio della porta.
Una volta fuori dalla camera tirò fuori un pacchetto di sigarette dalle tasche dei jeans.

Lo guardai storto.

"Oh andiamo Eren, finiscila di fare il santarellino"
Mi smentii il castano accendendosi la sigaretta con un semplice clipper turchese.

"Non ne vedo l'utilità ecco tutto."
Dissi continuando a guardarlo.

"Non trovare un'utilità a tutto."
Disse portandosi la sigaretta alle labbra.

"Marco cosa ne pensa?"
Chiesi guardandolo preoccupato.

"La stessa cosa che pensi tu, d'altronde anche il tuo ragazzo fuma, no?"

Distolsi lo sguardo.
Aveva ragione, non ero ancora riuscito a far smettere di fumare a Levi.

Arrivati al bar, Jean occupò il primo tavolo libero mentre io andai a fare la fila per prendere due brioche.

Tornai con i due piatti.

"Per te, faccia da cavallo"
Dissi ridendo e passandogli il piatto.

Il ragazzo distolse lo sguardo dal suo telefono, verso di me.

"Cazzo Jeager, simpatico come sempre"
Disse sorridendo, spense quello che rimaneva della sigaretta in un posacenere già presente nel tavolo iniziando a mangiare.

"Senti Jean..."
Iniziai prendendo l'attenzione del ragazzo seduto davanti a me.

"N-non hai iniziato a fumare per il fatto del..."
Stavo faticando a finire la frase.

"Per il fatto del coma... vero?"
Finii dopo qualche secondo di pausa.

Non disse nulla e poco dopo iniziò a squillargli il cellulare.

"Io dovrei..."
Iniziò indicando il dispositivo.

"Oh... fai pure"
Avrei voluto sul serio sapere la verità.
Non avrei voluto altro peso sulla coscienza.

Lo vidi rispondere.

"Ehi amore..."
Disse in tono dolce.

"No, sono con Eren-"
Disse puntandomi uno sguardo addosso.

𝐌𝐲 𝐂𝐚𝐩𝐭𝐚𝐢𝐧 𝟐  ➣ ᴇʀᴇʀɪ    *in revisione*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora