Capitolo 22.

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Eren's pov.

Ero in camera del corvino seduto su una sedia in legno ben rifinita.
Ero nervoso ed ansioso, stavo tamburellando con le mani sul tavolo pensando a cosa avrei potuto dire quel pomeriggio, sentii poi due mani calde e forti appoggiarmisi sulle spalle.

Mi fecero sussultare, girai il viso di lato preso dall'istinto, ma venni interrotto dalle labbra del corvino che si adattarono presto alle mie.

Addolcii il viso per quel contatto improvviso ma allo stesso tempo dolce e rassicurante.
Inizió a massaggiarmi delicatamente le spalle.

"Sei nervoso?"
Mi sussurrò abbassandosi il poco che bastò per raggiungere il mio orecchio sussurrando.

Farlan ed Isabel avevano lasciato la camera ormai da qualche ora ritrovandoci completamente soli.

"Tanto..."
Dissi abbandonandomi al contatto del ragazzo sulle mie spalle socchiudendo gli occhi.

"Sù rilassati un po'."
Disse continuando a massaggiarmi le spalle.
Gli avvolsi le mani con le mie guidandole all'interno della mia maglietta.

"Nel momento stesso in cui hai appoggiato le mani sulle mie spalle mi sono rilassato"
Dissi sorridendo e tenendo gli occhi chiusi godendomi il tocco del corvino sul mio corpo.

"Con così poco?"
Mi fece presente il corvino a tono basso e sensuale.

"A quanto pare."
Risposi seguito da un profondo respiro provocato dalle attenzioni del ragazzo.

"Quando arrivano i tuoi?"
Chiese poi, continuando ad esplorare il mio addome alla cieca.

"Non me lo hanno detto di preciso, ma fra qualche ora, nel pomeriggio insomma"

"Mh, capito"
Disse, cominciando a baciarmi il collo.

"Pensi che potremmo farlo? Giusto per sbollire il nervosismo"
Chiesi con un sorriso puntato verso il corvino.

"Non penso sia la cosa più adeguata da fare ora."

"Levi... per una volta trasgredisci alle regole"
Gli sussurrai appoggiando le mani sulle sue e portandole sempre più in basso.

"Eren-"
Iniziò.

"So che in fondo non sei il bravo ragazzo che vuoi far credere..."
Dissi con aria maliziosa facendo scivolare le sue mani all'interno dei miei jeans.

"Bravo ragazzo? E quando mai?"
Rispose con altrettanta malizia e aria da sfida.

Sorrisi all'idea, sapevo quanto Levi non riuscisse a resistere a quelle provocazioni.

"Mostrami allora quanto sia pericoloso giocare con te"
Dissi in un sussurro.

Ci furono snervanti secondi di silenzio finché il ragazzo non tolse la mani da sotto i miei vestiti piazzandosi davanti a me.
Mi prese in braccio con gran facilità facendomi sbattere la schiena contro il muro.

Avvicinai il mio viso al suo iniziando a baciarlo freneticamente.
Il ragazzo iniziò a sbottonarsi i pantaloni, poi andò dritto verso i miei facendoli scivolare lungo le mie gambe avvolte alla sua vita.

"Così? Direttamente?"
Chiesi malizioso.

"Sì, sei stato tu a volerlo, ricordalo."
Mi disse per poi mordermi il labbro inferiore.

Sorrisi.
In quel momento avevo davvero bisogno di distrarmi e di essere mentalmente più rilassato.

Dopo essersi abbassato i boxer, procedette con l'abbassare anche i miei.
Continuammo a baciarci, baci infuocati pieni di passione ed amore.

𝐌𝐲 𝐂𝐚𝐩𝐭𝐚𝐢𝐧 𝟐  ➣ ᴇʀᴇʀɪ    *in revisione*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora