Capitolo 59. Finale

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Eren's pov.

Non riuscii a finire la frase che la suoneria di Levi riempì la stanza interrompendomi.
Vidi il ragazzo afferrare svogliatamente il suo cellulare allungando un braccio verso il comodino.

Capii subito che qualcosa andasse dal suo sguardo, che cambiò radicalmente nel momento stesso in cui lesse il nome del mittente.
Restò qualche secondo a fissare lo schermo luminoso, quasi per realizzare, finché non passò il dito verso il simbolo del cellulare verde rispondendo, se lo appoggiò all'orecchio con un mossa fulminea, il suo sguardo perso davanti a sè intento ad ascoltare.

Levi's pov.

"LEVI"
Sentii l'inconfondibile voce della rossa dall'altra parte del telefono.
Mi urlò contro prendendone un leggero spavento.

"Isab-"
Non feci in tempo a rispondere che dall'altra parte partirono degli accentuati singhiozzi.

"Levi aiuto.."
Continuò poi, palesemente immersa nelle lacrime.

Iniziai a tremare, l'ansia iniziò a tartassarmi.
"LEVI DEVI SUBITO VENIRE"

"DOVE ISABEL, DIMMI DOVE"
Risposi preso dal panico, non mi interessò minimamente chiedere cosa fosse successo, solo il fatto di sentirla piangere mi fece capire fosse accaduto qualcosa di grave.

Mi rispose fra i singhiozzi.
"Dove i-io ho sparato all'uomo, sbrigati ti prego.."

Stavo per risponderle ma ci pensò lei a chiudre la chiamata.
"Siamo nei guai.."
Dissi con un filo di voce.

D'istinto mi alzai dal letto sotto lo sguardo del moro, confuso e spaventato quanto il mio.
Iniziai a rivestirmi in fretta.
"Che succede?!"
Mi sbottò addosso il ragazzo.

"NON LO SO"
Gli urlai forse troppo sgarbatamente.

"Ma dobbiamo partire fra qualche ora Levi!"
Continuò giustamente lui, coprendosi il busto con la coperta.

"Tornerò in tempo non preoccuparti amore, ma d-devo andare ora"
Dissi mentre mi infilavo le scarpe.

Uscii di corsa dalla camera raggiungendo l'auto, arrivai nel posto stabilito da Isabel nel giro di qualche minuto.
Parcheggiai l'auto per orizzontale nei vari parcheggi vuoti per poi scendere non preoccupandomi nemmeno di chiudere la portiera alle mie spalle.

Vidi in lontananza vari uomini, li raggiunsi correndo senza esitare un momento.

Avvicinandomi vidi chiaramente Isabel dietro Farlan che stava animatamente parlando in modo ravvicinato a Rapahel.

Non feci in tempo a raggiungerli che sentii un colpo d'arma da fuoco partire.
Era buio, solo la fioca luce dei lampioni riusciva a mettere in penombra la scena.

Chiusi gli occhi per il forte rumore e il forte spavento.
Li riaprii poco dopo, tutto sembrò come essersi fermato, immobile.

Durò poco più di un millisecondo, ma in quel momento, quell'istante, parve durare minuti.

Le orecchie mi fischiarono in modo insopportabile, mi guardai attorno cercando di mettere a fuoco la scena.
Tutto sembrò andare a rilento, finché il fischio nelle mie orecchie svanì e la scena riprese a muoversi.

Sentii qualcuno accasciarsi, cercai velocemente con lo sguardo uno degli uomini di Raphael nella speranza fosse uno di loro ma nulla, erano tutti perfettamente in piedi.
Cercai ancora finché i miei occhi non si posarono sulla figura di Farlan.

Era immerso in una pozza rosso cremisi, mi sentii mancare, le urla di Isabel iniziarono a riempire il silenzio creatosi in precedenza.

"Possiamo dire d'aver saldato il conto"
Sentii qualcuno parlare ma non ascoltai, la voce mi arrivò ovattata e lontana.

𝐌𝐲 𝐂𝐚𝐩𝐭𝐚𝐢𝐧 𝟐  ➣ ᴇʀᴇʀɪ    *in revisione*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora