Capitolo 55.

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Levi's pov.

Subito dopo la conferma di Eren la mia reazione fu di estrema tenerezza.
Sarebbe stato disposto a lasciare tutto pur di venire con me.

Gli passai una mano sulla guancia accarezzandola con delicatezza mentre lui di rimando socchiuse gli occhi andando incontro al mio contatto dolce e comprensivo.

Nessuno dei due riuscì a trovare qualcosa da dire, qualche parola da spendere su tutto quello successo in quella sera, le uniche cose che parlarono in quel momento furono i nostri sguardi.

Era buio, nessuna luce filtrò all'interno dei finestrini oscurati, eppure i suoi occhi brillavano come la luna nel bel mezzo del buio, c'era e riusciva comunque ad illuminare nell'oscurità più totale.
Lui era un po' così, positivo, la mia luce.
Dopo una lunga pausa incoronata solo di sguardi ripresi la parola.

"Ricordati solo che voglio il meglio per te."
Gli confidai guardandolo dritto negli occhi.

"Lo so bene."
Mi disse di rimando accompagnato da un lieve sorriso.

"Penserò a tutto io, non ti farò mancare nulla Eren e so che questa decisione è molto egoistica, ma senza di te non riesco stare"
Dissi con parole talmente veritiere che non ci pensai sù prima di pronunciarle.

"Voglio starti accanto anche io Levi e so per certo che ancora siamo giovani, che un giorno siamo convinti di essere i padroni del mondo e il giorno dopo non sappiamo ancora chi siamo..-"
Fece una piccola pausa per prendermi la mano e avvolgerla nella sua.

"- Ma per ora mi sento il padrone del mondo con te affianco, ho scoperto chi sono e non ho paura di affrontare il domani."
Aveva gli occhi lucidi.

Fece un discorso che mi lasciò sbigottito, dalla prima volta che lo incontrai cambiò tanto, fui orgoglioso di quanto fosse maturato.
Lo guardai con tanta intensità.
Mi avvicinai a lui iniziando a stampargli dolci baci sulle labbra.

"Sei maturato tanto moccioso, io..-"
Non riuscii a finire la frase, le parole mi morirono in gola.

"Oh, oh, capitano.. si sta forse emozionando?"
Eren tentò di sdrammatizzare, eravamo a pochissimi centimetri di distanza e lo vidi sorridere dolcemente, mentre delle lacrime iniziarono a contornargli gli occhi.

Eren fu sempre un grande paradosso per me, così contraddittorio in tutto quello che faceva e diceva, come il mettersi a piangere ed un attimo dopo iniziare un puro sorriso.

Fu una delle serate più belle della mia vita.

Eren's pov.

La mattina successiva ci trovammo costretti a fare una cosa che mai avremmo pensato di fare.

Annullare l'iscrizione, smontare la squadra di basket e dire addio a tutti i nostri compagni.

La sera non riuscii a chiudere occhio una volta tornato in camera dopo la discussione con il corvino.
Mi ripetei fosse la cosa giusta, che con lui al mio fianco sarebbe andato tutto per il meglio, ma in fondo sapevo che una parte del mio cuore apparteneva ancora alla High School Basket e che ci sarebbe rimasta per sempre.

Era mattina inoltrata ormai ed eravamo tutti a lezione come da routine.
Mi tartassai la mente di pensieri mentre passavo piano piano uno sguardo lesto su tutti i miei compagni.

Come faccio a lasciare tutto questo?
Continuai a ripetermi mentre un nodo alla gola iniziò a farsi spazio nelle mie emozioni.

Levi's pov.

Finite le lezioni obbligatorie di inizio semestre di quella mattina, feci un salto in camera per poggiare lo zaino e darmi una sistemata, una volta aperta la porta della stanza vi vidi Farlan.

𝐌𝐲 𝐂𝐚𝐩𝐭𝐚𝐢𝐧 𝟐  ➣ ᴇʀᴇʀɪ    *in revisione*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora