Capitolo 54.

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Eren's pov.

Dopo quella proposta seguirono dei giorni pieni di tensione.
Non fra di noi, fra noi andava alla grande, ma nell'aria si accusò del cambiamento.

Eravamo ormai tornati al college riprendendo le nostre normali vite, sperai di lasciare alle terme tutta quella conversazione ma ovviamente non fu così.

Riflettei sulla decisone da prendere, ci pensai molto, non mi piaceva l'idea di dover lasciare tutto, ma allo stesso tempo l'idea di poter stare insieme a Levi mi elettrizzava.

Quel pomeriggio presi una decisione.

Levi's pov.

"Allora, ti ha dato una risposta?"
Farlan era steso nel letto di fronte al mio intento a prendere la mira con una freccetta puntando il bersaglio con un occhio chiuso.

"No, no ovvio che NO. Quel ragazzo è talmente indeciso.."
Dissi agitandomi per un attimo, tutta quella situazione stava diventando frustrante.

Lanciò una freccetta colpendo il bersaglio in pieno, dopodichè si girò verso la mia parte con il viso appoggiato sulla mano.

"Non abbiamo molto tempo"
Aggiunse.
Potei sentire in quelle parole una punta di amarezza, risentimento che in quel momento mi parve fin troppo eccessiva.

Non ci feci caso.

"Lo so, lo so, lo convinco il prima possibile e poi partiamo"
Aggiunsi.

Scesi dal mio letto avvicinandomi al suo, mi accovacciai all'altezza del suo viso.

Lo guardai dritto negli occhi.
"Te lo prometto"
Gli dissi con sguardo deciso.

"Ce ne andremo da qui"
Continuai non staccando lo sguardo dal suo.

Vidi che il primo a cedere il gioco di sguardi intensi fu il biondo.
Abbassò i suoi occhi verso le sue mani.

Ci fu un breve intervallo di silenzio.
"Non promettere cose del genere"
Mi ammonì.

Non me lo aspettai sinceramente.

"Non ne vedo il motivo"
Risposi alzando un sopracciglio abbastanza stranito.

"È che.. chi lo sa come andrà, promettere è un grande impegno"
Disse girandosi di nuovo verso il bersaglio, si sistemò le mani dietro la nuca e rimase così, immobile a fissare un punto indefinito della stanza.

"Sì"
Iniziai.

"Forse hai ragione"
Risposi alzandomi da terra.

Quella conversazione mi fece tornare con i piedi per terra.
E chi l'avrebbe mai detto che sarebbe andato tutto come ci eravamo prefissati?

Era un rischio, tutta la mia vita fu un continuo rischio.

"Levi dimmi"
Ruppe il silenzio.

Mi girai verso di lui, mi stavo vestendo per uscire.
Stavo infilando le scarpe appoggiato con una mano al muro per mantenere l'equilibrio.
Lo guardai facendogli intuire che aveva tutta la mia attenzione.

"Una volta in Europa quali saranno i tuoi sogni?"
Se ne uscì con una frase del tutto incoerente con quello che disse prima, ma Farlan era così.

"Vivere"
Risposi onestamente, in quella risposta era racchiuso un significato molto più profondo.
Girò il volto verso di me che ormai ero all'uscio.

"È un bel sogno"
Ammise.
Non accennò ad un sorriso, era serio, forse fin troppo.

Non gli diedi troppo peso.

𝐌𝐲 𝐂𝐚𝐩𝐭𝐚𝐢𝐧 𝟐  ➣ ᴇʀᴇʀɪ    *in revisione*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora