Capitolo 36.

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Levi's pov.

Quella domanda mi fece raggelare.
Sgranai gli occhi rimanendo per qualche secondo in silenzio.

"L-Levi... non dirmi..-"
Iniziò, guardandomi con disprezzo.

Spostai per un momento lo sguardo dal suo.
Odiavo mentirgli, ma non avrei potuto certo dirgli cosa fosse successo, non in quel momento complicato.

"H-hai fatto qualcosa con Farlan?"
Domandò con voce tremante, lo vidi impallidire istantaneamente.

"Eren-"
Iniziai, dopo vari secondi di silenzio.

"Dimmi che non è vero"
Disse allontanandosi, continuando a guardarmi negli occhi muovendo impercettibilmente la testa, come per negare il mio comportamento.

"DIO QUANTO SEI STRONZO!"
Iniziò a sbottarmi contro.

"CHE HAI FATTO CON FARLAN? VI SIETE BACIATI? O PEGGIO, AVETE SCOPATO?!"
Mi urlò contro sempre guardandomi negli occhi.

"Oddio..."
Inizio a ripetersi fra sé e sé, con gli occhi chiusi e le mani fra i capelli, stava facendo qualche passo nervosamente.

"VATTENE DA QUI, SUBITO, NON VOGLIO PIÙ SAPERNE"
Continuò ad urlare, con occhi lucidi.

Mi avvicinai appena.
"Prima ascoltami Ere-"

"NON PRONUNCIARE IL MIO NOME"
Mi urlò contro l'altro tappandosi le orecchie e rannicchiandosi seduto a terra, con la schiena contro il bordo del letto.

Mi sedetti difronte a lui.
Le lacrime gli contornarono gli occhi bagnandogli le ciglia.

"Eren..."
Dissi.
Sapevo non avrei potuto dirglielo, non avrebbe retto tutta quella situazione.

"Non è successo nulla"
Accennai con un filo di voce.
Quella frase mi distrusse interiormente, gli avevo mentito spudoratamente.

"Perchè allora hai il suo profumo addosso?"
Mi chiese nuovamente, poggiando le braccia sulle ginocchia, mostrando gli occhi arrossati e lucidi.

"Siamo nella stessa stanza, ricordi?"
Domandai tentando di apparire normale e senza preoccupazioni.

"Per aver addosso il profumo di un altro bisogna starci a contatto Levi"
Disse serio guardandomi dritto negli occhi.

"Ci siamo abbracciati, ora sei convinto?"
Chiese, sentendo i sensi di colpa sulla coscienza.

"Vi siete abbracciati?"
Domandò accigliato.

"Eren, siamo come fratelli, dovrai abituarti a questi contatti."
Dissi accarezzandogli con due dita la guancia.

"Non fare nient'altro con lui."
Mi disse con tono volutamente infantile.

"Altro come?"
Chiesi stringendomi le gambe al petto.

"Come... non lo so, sembra stupido da dire..."
Disse con un leggero imbarazzo distogliendo lo sguardo dal mio.

"Dai dimmi"
Chiesi con tono calmo.

"Come baciarvi... o peggio scopar-"

"Eren."
Lo interruppi severo.

Mi guardò.
"Finiscila, finiscila subito."
Dissi in tono fin troppo aggressivo.

"O-okay... è che sono così geloso..."
Sussurrò appena passandosi una mano sul viso per l'imbarazzo.

"È Farlan, dovrai conviverci Eren, non sei l'unico uomo della mia vita"
Iniziai a dire in modo scherzoso.

"Invece devo essere l'unico"
Rispose alla provocazione gattonando dalla mia parte con un lieve sorriso che fece contrasto con gli occhi arrossati.

𝐌𝐲 𝐂𝐚𝐩𝐭𝐚𝐢𝐧 𝟐  ➣ ᴇʀᴇʀɪ    *in revisione*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora