Capitolo 33.

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Levi's pov.

Rimasi impietrito davanti a quella cruda realtà.
Abbassai d'istinto lo sguardo mordendomi l'interno della guancia per reprimere ogni emozione di troppo.

Il biondo fece lo stesso abbassando lo sguardo e posandolo sul suo braccio che iniziò a pulire con una salvietta.

"Perchè non me lo hai detto subito?"
Chiesi poi con un filo di voce.

"Avrei preferito non dirtelo proprio. L'avrei picchiato e l'avrei fatto tacere se non fossi intervenuto tu."
Disse con altrettanto tono basso, continuando a pulirsi dal sangue incrostato.

"Sei arrivato alle mani solo per farlo smettere?"
Chiesi poi, appena imbarazzato da come mi comportai precedentemente.

"Mi sembra ovvio, se non l'avessi fatto io, chi avrebbe dovuto farlo?"
Mi disse alzando lo sguardo sul mio accennando un sorriso sincero.

Sbattei gli occhi un paio di volte riprendendomi da quel sorriso e riportando lo sguardo a terra.
Strinsi i denti per il continuo e persistente senso di colpa.

"Farlan..."
Iniziai non sapendo bene come continuare la frase.

Ci guardammo entrambi.
"Dio mi dispiace così tanto."
Dissi chiudendo gli occhi passandomi una mano sulle tempie, stanco di tutta quella storia.

Mi sorrise.
"Dai, vieni qui Levi"
Mi disse facendomi cenno di raggiungerlo.

Obbedii a testa bassa, lo vidi allargare le braccia, mentre sul suo viso si dipinse un sorriso senza alcuna traccia di rancore.

Mi sentii sollevato e fragile allo stesso tempo.
"Me lo dai un abbraccio?"
Chiese come ultima pretesa.

Mi avvicinai lasciandomi andare fra le sue famigliari braccia, facendoci stendere sul letto.

"Lo sai che non c'era bisogno di difendermi"
Dissi soffocato dal suo abbraccio.

"Mi aveva fatto innervosire tutto qui."
Aggiunse a tono più basso, come se non volesse farsi sentire.

Sospirai e lo strinsi a mia volta addormentandomi forse per sbaglio fra le sue braccia.

Eren's pov.

Tornai in camera, prima di entrare, sentii delle voci da fuori la porta, erano voci maschili che stavano palesemente discutendo.

Avvicinai l'orecchio alla porta, ascoltando.

"Non c'è nulla fra noi Jean! Quante volte devo dirtelo?!"

"A me non sembra Marco, non mi sembra per niente"

"Vuoi dire che ora non ti fidi di me?!"

"Non è quello che ho dett-"

"Sai che ti dico? Vaffanculo, appena ritroverai un po' di buonsenso chiamami"
Aggiunse infine Marco, dirigendosi verso la porta.

Mi affrettai a spostarmi, cercando di assumere un'espressione sorpresa e stranita.

Pochi secondi dopo, vidi la porta spalancarsi e Marco uscire di fretta e furia non notandomi minimamente.

Entrai in camera subito dopo puntando uno sguardo al castano.

"Jean, sei nella merda"
Gli feci notare, stendendomi sfinito sul letto.

"Ahh stai zitto"
Disse con le mani fra i capelli, mentre continuava a massacrarsi il labbro a morsi.

"Ti conviene fare qualcosa di spettacolare se non vuoi perderti Marco. Non l'ho mai visto tanto incazzato"
Dissi disteso con le mani dietro la nuca.

𝐌𝐲 𝐂𝐚𝐩𝐭𝐚𝐢𝐧 𝟐  ➣ ᴇʀᴇʀɪ    *in revisione*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora