Capitolo 1: Risveglio

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Percepì dei suoni confusi, un leggero calore iniziò a propagarsi languido per il suo esile corpo.

Non aveva ricordi di chi fosse o del luogo nel quale si trovasse, ma quei rumori, pian piano si tramutarono in voci e come il dolce suono di un carillon, una strana nenia pronunciata in una lingua criptica e sconosciuta le fece desiderare ardentemente una sola visione: la luce!.

I suoi occhi si aprirono, ma non videro nulla, solo il buio di una arcana dimensione, tuttavia, l'istante seguente, delle sagome iniziarono ad apparire sfocate ed evanescenti di fronte a lei: "Si sta' svegliando!" "A-Akane!" Udì, erano suoni incrinati dall'emozione, soprattutto la seconda frase, sicuramente colui che aveva pronunciato quella strana parola stava piangendo.

"...Akane... Che cosa è? C-Chi sono io?Perché ...è tutto così debole e fioco?" I suoi pensieri vennero interrotti da brividi, che squassarono il suo corpo, improvvisamente i sensi ricominciarono a ridestarsi, percepì una stretta nervosa e instabile: "Q-qualcuno mi sta tenendo la mano... sicuramente è ...t-triste, s-sta' tremando... d-di rabbia" .

I suoni ridivennero confusi  amalgamandosi a quella vuota oscurità, desiderò nuovamente addormentarsi, in quello strano buio che intorpidiva le membra avviluppandole la mente, le bianche sagome svanirono inghiottite dalla silente oscurità della quiete fatale.

In quell'istante un'altra voce, più pacata e controllata della prima, giunse al suo orecchio, una mano delicata le sfiorò il viso e una preghiera trafisse come l'estasi scagliata da un Serafino, il suo immobile cuore: "Ti prego Akane, svegliati!" . La sua mente dipinse l'eccelsa e nobile effigie di una creatura celeste, meravigliosa, avvolta in una veste bianca, che soave le sorrideva amabilmente, sei candide ali sovrastavano gloriosamente la sua figura, facendo intravedere in essa, l'incontrastabile forza dell'Altissimo.

Gli occhi cerulei e scintillanti rifulsero di gioia, mentre la contemplavano gentili, le ceree labbra erano incurvate in un dolce sorriso, i capelli biondi e mossi incorniciavano il suo viso perfetto, stranamente familiare; la bambina esclamò estasiata: "Hai sei ali!Sei... un Serafino!" La figura fece un nobile cenno di assenso con la testa, facendo tremare leggermente la chioma dorata che risplendette nell'aere divenuto limpido, le grandi ali emisero un leggero fruscio; solo in quell'istante la piccola si rese conto che l'abbagliante luce era irradiata proprio dall'essere celestiale; si concentrò su di lui, cercando di osservarlo socchiudendo gli occhi, quasi feriti da quel bagliore e notò con grande sorpresa, come i suoi abiti non fossero una veste bianca, bensì una candida armatura scintillante, impreziosita da leggeri disegni dorati. Impugnava una spada cremisi e infuocata, cesellata da fiamme vermiglie che emanavano inquietanti bagliori rossastri, la bambina pensò che un'arma simile non sarebbe dovuta appartenere a una creatura tanto gentile, le dispiacque: " Probabilmente è un guerriero di Dio..." Pensò rabbuiandosi appena, ciò non sfuggì al Serafino che si rattristò a guardarla, percependo l'angoscia stringere in una morsa d'acciaio il debole cuore della piccola, oramai prossimo a fermarsi.

La bambina indietreggiò leggermente verso l'oscurità, resasi conto che molto probabilmente la guerra e la sofferenza non erano estranee neanche a delle creature eteree come gli angeli. In quell'istante il messaggero divino, in un battito d'ali, le si avvicinò, fulmineo tendendole la mano, lei contemplando quel viso etereo a una così ridotta distanza, per un attimo, rimase soavemente ammaliata dalla sua disarmante mansuetudine, smarrendosi nella dolcezza dei suoi occhi: le parve di sciogliersi come neve al sole, quel leggiadro essere, risplendeva di pura grazia divina.

"Voglio rimanere qui con te, per sempre!" Gli sussurrò in un soffio mentre le loro mani stavano per sfiorarsi, a quelle parole lo stupore si dipinse sul niveo viso dell'anima celeste, che le dedicò un triste sorriso, le parve di vedere le stille di una lacrima rifulgere, per un istante, in quegli occhi lucenti color del empireo.

Are you still my Family? - Owari no Seraph/ Seraph of the EndDove le storie prendono vita. Scoprilo ora