Are you still my Family? - Owari no Seraph/ Seraph of the End

Capitolo 11: Incontro

La bambina dai capelli castani, era felice, percepiva il calore di una vera famiglia. Era circondata da persone capaci di riempire il suo piccolo cuore di pura gioia e da quando aveva incontrato i nuovi arrivati in quella lussuosa residenza, le sue giornate si erano colmate  di ancor più felicità. Era davvero lieta di aver conosciuto Shinoa, Mitsuba, Yoichi e Kimizuki, con i quali si era instaurato fin da subito, un profondo legame.

Molto spesso notava che il giovane dai capelli color ciliegio, la guardava con gli occhi lucidi di affetto e alla fine le rivelò di avere una sorellina più o meno della sua stessa età, promettendo di presentargliela. Yoichi era molto premuroso, lo vedeva come un fratellino e adorava il suo modo di comportarsi, così timido e gentile nei confronti dei suoi amici. Con Mitsuba e Shinoa si era instaurata, fin da subito una grande amicizia, era veramente contenta di aver conosciuto delle ragazze, con le quali poter condividere le gioie e le preoccupazioni tipiche della età preadolescenziale, nella quale lei si trovava.

Il suo unico rammarico, era quello di non esser riuscita instaurare un'amicizia con la graziosa signorina che molto spesso accompagnava Mika. Inizialmente ne era gelosa, quando gli osservava passare molto tempo insieme. Chiese al diretto interessato informazioni sul suo conto e il vampiro, non senza disagio, le spiegò che malgrado l'apparente gioventù, fosse l'antichissima regina della stirpe maledetta alla quale lui apparteneva, quella notizia la scosse non poco, ebbe paura e solo la dolce voce del vampiro a lei così caro, riuscì a tranquillizzarla. Akane pensò che non avrebbe mai potuto competere con una fanciulla così carina, eternamente giovane e graziosa, che per di più possedeva una carica politica importante, potendo offrire un roseo futuro a quel ragazzo al quale lei era tanto affezionata. Tuttavia, non era certa che lui ricambiasse i sentimenti della nobile fanciulla; aveva compreso che la vampira provava una forte infatuazione,  ammaliata dalla sua fulgida avveneza.

Una notte la piccola si ridestò in seguito di un incubo orribile: sognò di morire per mano di quel vampiro dai lunghi capelli argentei, morsa fatalmente da lui, di fronte agli occhi sbigottiti dei suoi amici d'infanzia. Tremò stringendosi nelle piccole spalle e per distrarsi da quel sogno nefasto, iniziò a osservare dalla sua finestra, la silenziosa luna che veleggiava nel cielo, proprio in quell'istante, con un brivido di paura, video materializzarsi, sulla torre più alta del maniero una figura evanescente.

Cautamente si avvicinò alla vetrata, con il cuore in gola, spaventata, ma allo stesso tempo curiosa, di scoprire di chi si trattasse.

La osservo estasiata: aveva dei lunghi capelli scuri che parevano confondersi con l'empireo di tenebra, meravigliosamente mossi dal vento, indossava un elegante abito signorile e bianco, che lasciava intravedere leggermente le gambe minute e sottili, le braccia erano avvolte in fini guanti neri che esaltavo la curva longilinea della sua figura, immobile ad osservare silenziosa il chiaro di luna, che colpiva il suo viso facendo brillare i suoi occhi di una luce vermiglia.

"E' bellissima!" Sussurrò sopraffatta da quello spettacolo soave. "Vorrei assomigliarle..." Mormorò a se stessa, cercando di immaginarsi da adulta. Con sorpresa si accorse che quel meraviglioso essere, quasi etereo, era scalzo e aguzzando la vista, desiderosa di cogliere i dettagli di quel viso celato da un ciuffo ribelle e oscuro, notò che sulla sua testa, erano incastonate due piccole corna candide. Quella scoperta la fece rabbrividire, un singulto scosse il suo giovane corpicino, sperò fossero strani fermagli ma ricordando la sua inquietante apparizione, si rese conto che molto probabilmente potesse trattarsi di un fantasma o nel peggiore dei casi... di un demone.

La regina dei vampiri, aveva sempre amato il rilassante silenzio della quiete notturna, interrotto unicamente dai piccoli esseri che si ridestavano al calar delle tenebre, figli della notte. Arukanu era uno di loro.