Mentre la bimba contemplava estasiata e timorosa quel solitario essere voltarsi improvvisamente verso una finestra, dissolverne la vetrata, trasformandola in meravigliose particelle di luce e tendere la mano alla graziosa signorina corrispondente al nome di Krul, la sua attenzione venne attirata da uno strano rumore. Percepì dei tonfi molto forti, provenire dal piano sotterraneo e delle atroci grida, come se avessero legato una bestia feroce. Spaventata, provò il fortissimo impulso di rifugiarsi nella suo lettino, ma il desiderio di capire cosa stesse succedendo era troppo intenso: aveva un tragico presentimento.
Desiderosa di conoscere l'origine del fragore, iniziò a scendere le scale, con passo instabile, avvolta nella sua candida vestaglia da notte, tremante mentre il buio pareva avvolgerla in un tragico abbraccio.
"Non devo avere paura, andrà tutto bene...io devo essere forte..." Ripetè a se stessa, cercando di calmare il suo cuore impazzito che aveva iniziato a pulsare nervosamente, iniziò a percepire quel lancinante e misterioso dolore al collo che si risvegliava costantemente quando aveva paura.
Le scale e i bui corridoi erano illuminati unicamente dai sottili raggi del chiaro di luna, che si infrangevano silenziosi sulle luminose finestre, facendo risplendere l'ambiente di una soffusa luce argentea. La bambina, osservò la leggiadra statua del Serafino, alla quale rivolse la sua preghiera giorni prima, era meravigliosa, immersa nella dolce luce lunare, sfiorò quell'ala di candido alabastro, congiungendo le mani, e inginocchiandosi sussurrò con voce malinconica:"Ti prego, san Michael, proteggi la mia famiglia e tutta l'umanità dal male, grazie al tuo potere e infondimi un po' del tuo coraggio!"
La piccola osservò quella raffigurazione del Santo a lei tanto caro, il suo cuore parve essere invaso da un sottile senso di pace, che si irradiò al suo animo, placando leggermente il terrore che l'attanagliava in quella buia e vuota solitudine.
"Coraggio...io non ho paura...sono forte!" Pensò sospirando,iniziando timidamente a inerpicarsi lungo il corridoio , avviandosi verso le scale per giungere al piano sotterraneo, muovendo cauti passetti nell'oscurità. Improvvisamente, si rese conto che gli strani rumori, parevano essersi placati, dopo un attimo di smarrimento continuò imperterrita la sua timida ricerca, nonostante avesse perso la fonte di quell'arcano suono.
Uno strano silenzio assordante regnava inquietante nel buio maniero, si accorse di esser arrivata nelle segrete poiché l'ambiente divenne a un tratto buio, i raggi lunari scomparvero, annientati da una nuvola più grande e dalla totale assenza di finestre.
Si rese conto di non esser mai scesa fin laggiù. Mosse cautamente un passo, il cui rumore si disperse nell'ambiente, risvegliando quegli strani rantolii, trattenne per un attimo il respiro, spaventata mentre l'atroce dolore al collo le sconvolgeva la mente, facendole dimenticare per un attimo chi fosse e del perché si trovasse in quel luogo. La paura attanagliò il suo cuore che pulsò freneticamente, le parve che volesse uscire dal petto, tuttavia fu lieta di percepire quel battito, poiché ebbe la strana e rassicurante certezza di essere viva.
"Sono viva"
Quelle rassicuranti parole si materializzarono nella sua mente, sfuggendo alla sua razionalità come fugaci fantasmi, dandole un senso di strano sollievo. Non capiva il motivo, ma fu stranamente certa, in quell' istante, che in passato quella certezza fosse stata più flebile, nel suo animo. Sospirando continuò a muoversi, tremante, tastando i muri, per orientarsi nell'oscurità e a un tratto, svoltata una curva, notò delle silenziose scale, che portavano ad una stanza solitaria, illuminata da una pesante fiaccola accesa, che brillava tragicamente nell'aere buio, facendo rifulgere l'ambiente di una inquietante luce rossastra. Si avvicinò cautamente, la vuota oscurità iniziò a dissolversi, soprafatta da quella inquietante bagliore, che ricordava le fiamme dell'inferno. Arrivata tremante e silenziosa, sul misterioso uscio, all'improvviso percepì quel forte rumore di catene tirate seguite da rantolii. Spaventata, il cuore le balzò nel petto e confusa dall'atroce dolore che le sconvolse la testa si strinse il capo e instabile sulle sue gambe tremanti involontariamente, si mosse.
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Are you still my Family? - Owari no Seraph/ Seraph of the End
FanfictionCosa succederebbe se una importante figura del passato di Yuu e Mika tornasse in vita e i due amici d'infanzia scoprissero di essere collegati a delle entità spirituali che trascendono la loro stessa dimensione? Questa fanfiction inizia dopo il cap...